Anestesia emotiva: come riconoscerla?

Anestesia emotiva: come riconoscerla?

Avete mai sentito parlare di anestesia emotiva o di persone alessitimiche?

Le persone alessitimiche sono degne di essere chiamate tali quando sono totalmente incapaci di esprimere le emozioni che provano.

Sono, insomma, fredde emotivamente: con loro si avvertono sempre distacco, disagio e mancanza di emozioni. I soggetti alessitimici ci sono e non ci sono.

Cerchiamo di capirne in cosa consiste l’alessitimia, come si manifesta, cosa può comportare in una relazione ma, soprattutto, perché è correlata alla freddezza emotiva.

Cos’è l’alessitimia

Il termine alessitimia, che deriva dal greco, sembra essere composta da “ a” che sta per negazione, exis che sta per “parola” e thimos che sta per “emozione”: questo significa che le persone che ne soffrono hanno problemi ad esprimere i propri sentimenti.

Le persone alessitimiche sembrano essere incapaci nello spiegare quello che provano e tendono a stabilire prevalentemente relazioni di dipendenza fino ad arrivare, nel peggiore dei casi, ad isolarsi.

Sono, inoltre, soggetti che tendono ad arrabbiarsi raramente, non piangono quasi mai e sono inconsapevoli delle proprie emozioni. Non amano sicuramente un linguaggio poetico e prediligono una comunicazione dove tutto rimane sempre molto razionale.

Ma è un disturbo mentale? No, non lo è: infatti non è presente nel Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali (DSM- 5), ma può essere considerato come sintomo di diversi disturbi (ad esempio la sindrome di Asperger) o di alcuni disturbi di personalità, come il narcisismo  o il disturbo ossessivo-compulsivo.

Come riconoscere l’anestesia emotiva?

Se volessimo, dunque sintetizzare il tutto e individuare le caratteristiche principali di questa condizione, cosa potremmo dire?

Sicuramente che l’alessitimia è caratterizzata da:

  • incapacità ad individuare ed esprimere le proprie emozioni;
  • difficoltà a collegarle alle sintomatiche fisiche;
  • incapacità di individuare le ragioni delle proprie emozioni;
  • incapacità nel mettersi nei panni degli altri.

E’ bene sottolineare come questi soggetti non siano incapaci di amare, ma semplicemente di esprimerlo.

Quali sono le cause dell’anestesia emotiva?

Alla base di queste difficoltà sicuramente c’è il rapporto instaurato con i propri genitori durante l’infanzia: da questo sembra dipendere lo sviluppo di ognuno di noi, da un punto di vista psicologico.

Se, per esempio, si è vissuti in un ambiente caratterizzato dalla mancanza di un’idonea relazione affettiva, il bambino rischia di non sviluppare le proprie abilità e capacità cognitive e affettive.

Mettiamo il caso che un bambino sia cresciuto in un ambiente familiare dove le sue emozioni erano mal viste e nemmeno ascoltate. Il bambino finisce per maturare la convinzione che le emozioni siano un qualcosa da nascondere. E da adulto si ritroverà a reprimerle.

Anche l’aver avuto dei genitori autoritari, o aver vissuto eventi traumatici come l’essere stati abbandonati, sembrano essere alla base di questa condizione.

L’alessitimia sembra essere inoltre associata anche ad alcuni disturbi fisici, come patologie gastrointestinali, ipertensione e disfunzioni sessuali.

Ma come è il rapporto con una persona alessitimica?

Cosa significa vivere una relazione con una persona caratterizzata da anestesia emotiva?

Sicuramente amare una persona alessitimica può portare dolore, dato che è fredda emotivamente e, molto probabilmente, risulterà assente l’intimità che dovrebbe essere presente in una coppia.

Secondo alcuni studi, è una delle cause della rottura di alcune relazioni, dato che viene a mancare quella connessione autentica portando a provare sentimenti come solitudine, incertezza, incomprensione.

Proprio questo si prova quando si ha una relazione con una persona alessitimica, poiché la sua condizione non gli permette di capire cosa prova il partner.

Chi vive una condizione di anestesia emotiva è incapace di riconoscere le proprie emozioni e quelle degli altri. Ecco perché non sono in grado di capire se il proprio partner è ferito o no, o quali siano le sue reali necessità.

Cosa possiamo fare se il nostro partner è alessitimico?

Sicuramente bisogna evitare di colpevolizzarlo: ma farlo sentire al sicuro, affinché comprenda il proprio mondo interiore e ce ne renda partecipi: occorre sostenerlo e apprezzarlo, ma senza pressioni, lasciandogli i propri spazi.

Un altro punto da non sottovalutare, è di prendere in considerazione la possibilità di farvi aiutare da uno psicologo esperto affinché possiate migliorare il vostro rapporto di coppia.

Insomma se il vostro partner è freddo, non pensate sia colpa vostra, né colpa sua. Cercate di andare sempre a fondo perché non tutto è sempre come appare.


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