Come elaborare un passato traumatico?

Come elaborare un passato traumatico?

L’importanza di conoscere il passato traumatico in psicologia.

Quando sentiamo parlare della psicologia, sicuramente vari aspetti vengono alla mente.

La psicologia, senza ombra di dubbio, si occupa di vari ambiti della nostra vita e della nostra quotidianità che non necessariamente hanno a che vedere con qualcosa di patologico o di “rotto”.

Sicuramente la psicologia c’entra con tutto ciò che ci riguarda come i nostri pensieri, le nostre azioni ma anche i comportamenti che mettiamo in atto; tutto può essere letto in vista di ciò che siamo e di quella che è la nostra struttura di personalità.

Nonostante ciò, la psicologia è la disciplina che, per eccellenza, si occupa del vissuto emotivo e quindi è chiamata ad avere un ruolo importante nella vita delle persone; è grazie alla psicologia e agli psicologi che molti possono recuperare serenità, benessere, equilibrio mentale e quindi anche fisico.

Tutto ciò è particolarmente importante e necessario soprattutto quando si ha alle spalle un passato traumatico un po’ complicato o quando nell’arco della propria esperienza di vita è stato vissuto un trauma che, quindi, determina anche un malessere nel presente. In questo caso, quindi, il ruolo della psicologia e dello psicologo è fondamentale in quanto aiutano il soggetto ad elaborare ciò che di traumatico c’è stato prima.

Una domanda che molti si pongono è “come si può, effettivamente, elaborare un trauma del passato?” È sempre necessario rivolgersi ad un professionista? E come si agisce?

Passato traumatico: dove viene immagazzinato?

Proviamo a pensare a ciò che ci è accaduto ieri; se ci pensiamo bene, riusciamo sicuramente a ricordare la gran parte della nostra giornata. Ovviamente questo non vale anche per ciò che è accaduto un anno fa; probabilmente ricorderemo solo determinati eventi, anzi quelli più significativi per noi.

La memoria, infatti, è quella funzione cognitiva che permette di immagazzinare ciò che ci accade e di rievocarlo, quando necessario. Ovviamente non è possibile immagazzinare tutto ed ecco perché, effettivamente, il sistema mnemonico funziona in modo tale che tutto ciò che è superfluo venga eliminato mentre è mantenuto ciò che per noi è rilevante.

Quando rievochiamo gli eventi per noi importanti, inoltre, li raccontiamo utilizzando un nostro filtro speciale e quindi la narrazione dell’evento dipenderà dal nostro punto di vista. Spesso questo racconto viene anche modificato in base agli stimoli esterni; ad esempio se una persona che era lì con noi ricorderà un dettaglio in più che ci riguarda, tenderemo ad includerlo nella narrazione e nella nostra memoria, appunto.

Quando ci accade qualcosa di traumatico, esso viene immagazzinato e spesso ottiene una rilevanza non indifferente in quanto spesso riusciamo a ricordare ogni singolo dettaglio. Tutto ciò è spiegato dal fatto che quel ricordo è strettamente legato all’adrenalina che il corpo produce in quel momento quando, appunto, dobbiamo far fronte a questo evento traumatico.

L’evento traumatico è immagazzinato in un tipo di memoria specifica che è, appunto, la memoria traumatica che di solito viene attivata da alcuni stimoli legati al trauma stesso. Si tratta di una memoria non controllabile tramite le nostre azioni e che quindi non siamo noi a rievocare ma che, appunto, giunge all’improvviso. Ecco perché, quando un ricordo traumatico viene rievocato, si tratta di un’esperienza alquanto impattante che di solito aliena chi lo sta vivendo.

Come elaborare i ricordi traumatici?

I ricordi traumatici hanno un potere davvero impattante sulla nostra vita e sul nostro funzionamento. Nel momento in cui avviene l’attivazione dell’evento traumatico, o di una serie di eventi, il soggetto difficilmente riesce a controllarli quindi ne è sopraffatto completamente.

È questo il motivo per cui è estremamente necessario elaborare il passato traumatico e riuscire ad accedervi senza farsi sopraffare. Importante è diventare, quindi, padroni anche del proprio passato traumatico.

Normalizza ciò che vivi: primo consiglio utile

Un aspetto importante è il proprio atteggiamento e il proprio approccio rispetto a ciò che si vive. Cosa significa? Le emozioni forti e spesso negative provate rispetto ai ricordi traumatici sono del tutto “normali” in quanto sono reazioni della nostra mente a ciò che, appunto, viene rievocato che spesso è ricco di dolore e sofferenza. Importante è anche comprendere quello che effettivamente è il ruolo di queste emozioni e di cosa ci trasmettono.

Psicoterapia: secondo consiglio da poter seguire

Un vero e proprio supporto per l’elaborazione del passato traumatico è la psicoterapia. Durante le sedute, infatti, sarete in un ambiente protetto e potrete rievocare i ricordi traumatici, raccontarli e quindi anche comprenderli. È proprio tramite la rievocazione e la narrazione che riuscite a darli significato e comprenderete la loro funzione anche rispetto al vostro presente.


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