Coronavirus e insonnia: 10 consigli per combatterla
Insonnia: come cambia ai tempi del coronavirus
La diffusione pandemica del Covid-19, come ben sappiamo, sta avendo diverse ripercussioni sulla nostra vita: le nostre abitudini sono cambiate e la nostra vita sociale ne sta risentendo.
L’isolamento sociale, in un certo senso, ci sta mettendo davanti a situazioni che non eravamo abituati o preparati a fronteggiare. D’altronde, eravamo sempre di corsa, a fare mille cose… ora siamo a casa fermi e questo, per la maggior parte di noi, risulta essere una situazione non facile da gestire.
Insomma, siamo in piena emergenza sanitaria, economica e psicologica.
Chi in questo periodo riesce a dormire tranquillamente come faceva qualche mese fa?
Sono in tanti oggi a soffrire di ansia e insonnia. Questo perché le preoccupazioni quotidiane che ci attanagliano, stanno diventando le nostre peggiore nemiche anche di notte.
Il nostro sonno, in un certo senso, è disturbato e questo non può che farci provare ulteriormente ansie e preoccupazioni.
L’insonnia: cos’è?
L’insonnia è una particolare condizione in cui un soggetto si ritrova a dormire poco e male e il cervello lo tiene sveglio. Come mai?
Avete presente i due ormoni, melatonina e cortisolo? Il primo ormone è quello che veicola il sonno, a livello biochimico, il cortisolo è, invece, l’ormone correlato allo stress e di notte il suo livello dovrebbe essere basso, al contrario della melatonina.
È in queste condizioni che riusciamo a dormire: quando la ghiandola pienale secerne la melatonina e il livello di cortisolo risulta basso. Succede esattamente il contrario quando non riusciamo a dormire.
Tipi di insonnia e sintomi
A tal proposito è bene dire come vi siano diversi tipi di insonnia: abbiamo quella occasionale che dura pochi giorni, quella transitoria che dura per qualche settimana e quella cronica, che sembra essere quella più aggressiva.
Ma quando possiamo parlare di insonnia? Ovvero che sintomi dobbiamo poter sperimentare?
Beh, l’insonnia, essendo un disturbo del sonno, vede come primo sintomo proprio questo: non riuscire a riposare bene; tra gli altri sintomi abbiamo un senso di sonnolenza durante il giorno, tanta stanchezza e una bassa concentrazione.
Insomma, se fate fatica ad addormentarvi, vi svegliate spesso durante la notte, e di giorno sperimentate i sintomi visti poc’anzi, molto probabilmente state soffrendo di una deprivazione del sonno.
Le cause della mancanza di sonno
Tra le cause abbiamo la presenza di episodi stressanti, soprattutto per chi ha già una personalità particolarmente ansiosa e incline alla preoccupazione.
Detto questo, sicuramente risulta più chiara l’associazione data dall’emergenza coronavirus. Questa pandemia, infatti, è un fattore altamente stressante per la maggior parte di noi e l’insonnia è una delle probabili risposte a questo periodo senza eguali.
Un sonno disturbato porta ad instaurare un circolo vizioso in cui preoccupazioni ed ansie aumentano sempre più, poiché si ha una ridotta capacità di gestione delle proprie emozioni, non solo dovuta al periodo di stress, ma anche ad un mancato buon sonno.
Insonnia e coronavirus: i dati
Il diffondersi del Coronavirus, sta provocando una situazione di emergenza psicologica che sta generando una condizione di forte preoccupazione, che a sua volta sta avendo ripercussioni sul sonno di molti di noi.
Secondo i primi risultati di indagini condotte proprio per valutare le ripercussioni psicologiche che questo lockdown sta avendo sugli Italiani, si è evinto come su 18000 soggetti intervistati, circa il 22% soffrisse d’ansia e circa l’8% d’insonnia.
Insomma circa 1300 persone su 18000 manifestavano i sintomi visti poc’anzi.
Da altri dati internazionali, si evince come questo dato arrivi a toccare il 30-35% delle persone, che hanno riferito di avere sintomi, riferiti all’isolamento da coronavirus, come ansia, insonnia e sintomi da stress post traumatico.
Insomma, il Coronavirus sta lasciando i suoi segni anche sotto l’aspetto psicologico.
E, in riferimento all’insonnia, un sonno inadeguato non può che rendere ancora più vulnerabili questi soggetti che in un momento come questo vivono già nell’incertezza e nella paura.
A questo punto arriva la domanda cruciale: che consigli possiamo dare a chi soffre d’insonnia e non riesce a mantenere stabile il suo ritmo sonno-veglia, durante questo periodo di quarantena?
10 consigli per gestire la deprivazione del sonno
State soffrendo d’insonnia e non riuscite a dormire bene?
Secondo gli esperti potete mettere in atto questi piccoli consigli che possono fare davvero la differenza:
- limitate il consumo di caffè o di altre sostanze stimolanti;
- limitate l’uso di dispositivi, come tablet, pc, soprattutto la sera;
- praticate attività fisica durante il giorno;
- concedetevi a delle attività rilassanti, per ridurre la tensione e allontanare i brutti pensieri;
- limitare le informazioni relative al Coronavirus a determinati momenti e fonti;
- alzatevi sempre alla stessa ora, anche se la notte dormite poco;
- se non riuscite ad addormentarvi, alzatevi e provate a far qualcosa, e andate a letto solo quando avvertirete segnali di sonnolenza;
- evitate di cenare troppo tardi;
- accettate le vostre emozioni: lottare contro di esse non vi libererà;
- Scrivete le preoccupazioni che non vi faranno dormire, lasciate andare la notte e quando vi svegliate scoprite quali effettivamente non vi hanno fatto chiudere occhi.
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