Social network e influenza sulla nostra autostima

Social network e influenza sulla nostra autostima

Social network e autostima

Spesso e volentieri diversi momenti della nostra vita sui vari social network: foto, notizie; è diventato quasi un rituale: ci succede qualcosa? I nostri amici su Facebook, Instagram devono saperlo.

Quasi tutto, ormai, viene reso pubblico: questo perché vogliamo ricevere l’approvazione altrui. I loro mi piace. Chissà perché ne abbiamo così bisogno, starà pensando qualcuno. Sicuramente una motivazione c’è: i Social network sembrano avere un impatto sulla nostra autostima.

Autostima: cos’è e come si sviluppa

Poco fa abbiamo detto una cosa importante: i social hanno un impatto sulla nostra autostima. Prima di andare a capire cosa si nasconde dietro questa frase, cerchiamo di capire cosa sia l’autostima. Definirla sicuramente non è semplice, poiché si tratta di un concetto che ha subito nel tempo varie elaborazioni teoriche.

Una definizione che però sembra aver trovato ampia condivisione descrive l’autostima come quell’“Insieme dei giudizi valutativi che l’individuo dà di se stesso” (Battistelli, 1994). Dunque, la definizione appena data mette in rilievo come l’autostima si riferisca a ciò che noi stessi pensiamo della nostra persona.

Ma come si sviluppa?

Secondo alcune teorie psicologiche, l’autostima dipende per la maggior parte dalle relazioni primarie che abbiamo avuto nella nostra infanzia con le nostre figure di riferimento: un’infanzia difficile, per esempio, può creare problemi di insicurezza personale e quindi portare ad avere una bassa autostima. Ma anche alcuni eventi di vita “in età adulta” possono portare ad un calo dell’autostima. Facciamo riferimento ad eventi traumatici, un divorzio o la perdita di una persona a noi cara.

I Social network e l’autostima: alcuni aspetti del loro rapporto

Oggi i social network sembrano avere un grande impatto sulla nostra autostima, perché strettamente legati non solo all’immagine che abbiamo di noi stessi, ma anche a quella che vorremmo avere.

Il bisogno di essere perfetti: la prima faccia della medaglia

Spesso, quest’ultima coincide con quella mostrata ed esibita dalla maggior parte degli influencer: vogliamo tutti essere belli, magri e perfetti, proprio come si presentano loro. Va da sé che tutto questo, per chi ha una bassa autostima, non può che essere deleterio, poiché è come se si avesse l’ulteriore conferma di non essere abbastanza, solo perché non rientriamo in quelli che sono i canoni della bellezza odierna. Una bellezza presente sui social, ma non nella nostra vita. Almeno non in quella reale.

Dunque è come se i social ci offrissero uno stereotipo di bellezze e stili di vita che ci sembrano difficili da raggiungere: è proprio a questo che ci riferiamo quando parliamo di impatto dei social sull’autostima: si attiva un conflitto interno quando ci rendiamo conto che la nostra realtà non coincide con quella presentata sui social.

Da qui non possono che derivare delle conseguenze importanti: ci si arriva a prefissare obiettivi irrealistici, e più non li raggiungiamo, più la nostra autostima arriva a risentirne.

L’altra faccia dei social: like e approvazione

Ma parlare di social e autostima porta a parlare anche di un altro aspetto: quello dei like; come abbiamo accennato ad inizio articolo, oggi rendiamo pubblica tutta la nostra vita, o quasi tutta. Questo perché andiamo continuamente a caccia di “like” e tutto questo non fa altro che denotare una grande insicurezza, una bassa autostima e soprattutto un forte bisogno di consenso.

Vedete come torna nuovamente il termine autostima? Ebbene si: come afferma anche Patricia Wallace, “la maggior parte di noi costruisce online una persona che risulta solo essere una versione potenziata di se stessa.

Tendiamo a valorizzare le nostre caratteristiche positive, pubblichiamo anche l’inverosimile, con il solo scopo di ricevere approvazione e like. Tutto questo perché vige in noi un innato bisogno di essere apprezzati.

Ecco perché un like, per chi lo riceve, non equivale solo ad un like: ma è una conferma di quanto siamo desiderati, apprezzati e di conseguenza ci dà appagamento. Questo meccanismo sembra funzionare proprio con chi ha una bassa autostima: ovvero con chi avendo una bassa considerazione di se stesso, ha bisogno di un riconoscimento esterno.

Consiglio per gestire il bisogno di approvazione

I social sembrano influenzare molto la nostra autostima e l’abbiamo ampiamento visto: chi non ha forti fattori di protezione, rischia di rimanere vittima di quel circolo vizioso che si instaura sui social, un circolo vizioso in cui pretendiamo di essere perfetti, come il mondo che ci viene presentato, un mondo che ci fa sentire solo inadeguati, perché in realtà noi, prima di ogni cosa, ci sentiamo tali.

E di conseguenza, sempre sui Social network, cerchiamo di costruire una versione di noi maggiormente positiva, al fine di sentirci più sicuri e apprezzati: è un po’ come dire che sui social viene fuori la nostra inadeguatezza e sempre sui social cerchiamo di riprenderci un po’ di consensi; ma al centro di tutto questo non ci sono i social: ci siamo noi e la nostra autostima.

Come fare per accrescerla e quindi come fare per evitare di rimanere vittime di questi meccanismi?

Evitate di trascorrere troppo tempo sui social: come affermava Louise Gillespie-Smith “quando le distrazioni scompaiono, le idee arrivano”.

Buttatevi in sfide nuove, che vi piacerebbe fare, impegnate le vostre giornate in modo diverso: fate palestra, andate al cinema. Avete voglia di raccontare le vostre esperienze? Fatelo, ma con i vostri amici reali.

E se proprio non riuscite a stare lontani dai social, rivolgetevi ad un terapeuta, affinché vi aiuti a lavorare sulla vostra autostima.

Le soluzioni ci sono, basta cercarle e trovarle.


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