Quando si parla di amore malato? Come riconoscerlo?

Quando si parla di amore malato? Come riconoscerlo?

Caratteristiche dell’amore malato

Siamo tutti alla ricerca dell’amore: quello vero, quello che ci fa stare bene… ma, spesso, incappiamo in amori malati, che non ci fanno essere sereni.

A chi non è mai successo di vivere una relazione malata? Chi ha avuto modo di sperimentarla, sa benissimo di cosa stiamo parlando.

Prima di capire cosa sia un amore malato e quali siano le sue caratteristiche, però, è bene sottolineare cosa invece sia un amore sano: quando possiamo davvero dire di essere in una relazione sana?

Relazione sana: quando possiamo parlare di amore vero

Essere in due e stare bene, sereni e felici: spesso vogliamo solo questo. Un rapporto di coppia, d’altronde, dovrebbe assicurare tutto questo: serenità, felicità, benessere psicologico e non.

Un rapporto sano, forse… perché non sempre ci ritroviamo ad avere dei rapporti sani.

Cosa intendiamo per relazione sana?

Sicuramente un rapporto in cui i partner sanno aiutarsi a vicenda, sanno comunicare e trovare insieme soluzioni ai vari problemi che si presentano.

La comunicazione è fondamentale per un rapporto: solo attraverso l’esternazione delle nostre emozioni possiamo riuscire a stabilire un contatto profondo con il nostro partner.

Attenzione, però: un rapporto sano non è un rapporto esente da litigi: al contrario, è un rapporto che cerca di superarli, ma insieme.

La parole d’ordine è infatti questa: insieme. In un amore sano, i partner riescono a dare il meglio di loro, insieme.

Un amore sano è, inoltre, un amore contraddistinto dal rispetto, dall’accettazione dell’altro.

Ma siamo davvero tutti capaci di avere un tipo di rapporto come quello appena presentato?

Purtroppo non sempre. E Bowlby in questo, ci viene in aiuto, con la sua teoria dell’attaccamento, spiegando come il rapporto che abbiamo avuto sin da piccoli, con i nostri genitori, possa influire sulle nostre future relazioni.

Come? L’autore afferma come i bambini che hanno sviluppato legami d’attaccamento sicuri, siano capaci da adulti di sviluppare dei rapporti sani.

Al contrario, chi non si è sentito amato e incoraggiato, potrebbe ritrovarsi a vivere delle relazioni non sane, andando alla ricerca qualcuno, anche se a livello incoscio, su cui riversare le proprie insoddisfazioni.

Quando un amore è malato? Come fare a riconoscerlo?

Quando l’amore non è amore. Quando la libertà dell’altro non è più degna di essere chiamata tale. Quando il rapporto che stiamo vivendo diventa tossico.

Un amore malato è facile da riconoscere: solitamente, in rapporti come questo, uno dei due partner sembra prevaricare, manipolare o controllare l’altro.

Chi vive un amore malato è costantemente controllato dal partner: un partner possessivo che cerca di vivere la relazione a due, escludendo terzi.

Di solito a fare questo è proprio chi ha una bassa stima di se stesso, come conseguenza di quei modelli disfunzionali sviluppati durante l’infanzia.

Un amore malato dunque genera sensazioni ed emozioni negative: insicurezza e senso di inadeguatezza sono all’ordine del giorno.

Per non parlare dell’umore: chi si ritrova a vivere un rapporto di questo tipo, si irrita facilmente, sperimentando ansia e disturbi anche a livello del sonno e non solo.

Chi vive un amore malato non può certo vantarsi di vivere dei momenti felici: di solito il partner antepone i propri bisogni a quelli dell’altro.

Non si comunica, ma allo stesso tempo non si riesce ad uscire da questo circolo vizioso, in cui c’è chi comanda e chi sembra solo incassare.

Cosa fare se si è vittima di un amore malato?

Chi vive un rapporto del genere, spesso lo nega anche a se stesso e non riesce a coglierne i segnali.

Un consiglio per venirne fuori? Sicuramente cercare di capire, fino in fondo, che tipo di rapporto si sta vivendo, ponendosi delle semplici domande:

  • Siamo davvero felici?
  • Riusciamo ad essere noi stessi?
  • C’è una buona comunicazione con l’altro?
  • Abbiamo una vita di coppia che ci soddisfa o no?

Capire questo è fondamentale.

Rispondere a queste domande sarebbe davvero un buon inizio per raggiungere una vera e propria consapevolezza di voi e del rapporto. Provate a scrollarvi di dosso i sensi di colpa che vi tengono accanto al vostro partner.

Se nel vostro rapporto non riuscite ad “emergere”, se vi rendete conto che mancano le basi per un rapporto sano, è meglio mettere la parola fine.

Ricordatevi che tutti noi ci meritiamo un amore che ci faccia stare bene.

Per questo iniziate a prendervi davvero cura di voi stessi.

E l’amore vero arriverà.


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