Sono feticista: cosa faccio?
Seppure quella del feticista, ad oggi, sia considerata una vera e propria pratica sessuale che accomuna sempre più persone, per molti resta un argomento tabù, tanto che spesso è difficile anche solo parlarne.
La nostra società è sicuramente cambiata nel tempo ed infatti molte tematiche che prima erano “vietate”, oggi rappresentano dei temi di discussione su cui ci si confronta e ci si può confrontare, anche in modo alquanto maturo e interessato.
Sicuramente nel tempo si è fatto tanto, se si parla di feticismo, eppure risulta ancora complicato parlarne pienamente: è difficile confidare a qualcuno di essere feticisti. Questo timore è sicuramente dovuto a tutto ciò che si respira nella nostra società: per questo “cercare aiuto” a volte è ancora più complicato.
Cosa fare nel caso in cui ci si accorge di essere un feticista?
Il feticismo è una patologia?
Una prima questione su cui è necessario fare chiarezza? Sicuramente è importante chiedersi e capire se il feticismo sia patologico o meno. Partiamo dunque con una premessa fondamentale: il feticismo non è necessariamente associato o da associare ad un disturbo o ad una patologia.
E’ opportuno chiarire questo perché nel senso comune, spesso si sente parlare di questa tematica come se fosse un disturbo, una patologia o un qualcosa che vive soltanto chi soffre di un disagio mentale.
Sicuramente questo non è vero: il feticismo può assumere varie sfumature diverse. Se, per esempio, ci si limita ad un’ossessione e/o ad una pratica sessuale, individuale o anche condivisa nella coppia, sicuramente non si può parlare di vero e proprio disturbo perché appunto non lo è.
In questo caso, infatti, parleremo di una perversione che il soggetto nutre e che assume la forma di un pensiero in grado di soddisfare le sue fantasie e in grado di fargli raggiungere un’eccitazione sessuale. Insomma possiamo dire che si tratta di una preferenza sessuale che assume significato rispetto al vissuto del soggetto e a alla persona specifica che lo porta.
Questa è una situazione non patologica: bisogna anche considerare, però, che il feticismo può assumere forme patologiche. In questo caso, la situazione che il soggetto si ritrova a vivere è totalmente diversa.
Principalmente, la situazione patologica si caratterizza per il fatto che il feticista vive questa preferenza sessuale come un’ossessione e, in quanto tale, diviene disfunzionale, nel senso che la perversione ed “il feticcio” si sostituiscono ad un rapporto sessuale completo.
In questo caso, quindi, il soggetto arriva a perdere interesse per il rapporto sessuale con l’Altro in quanto l’oggetto del suo desiderio, il feticcio, lo sostituisce completamente. Ecco perché parliamo di situazione patologica perché è disfunzionale e soprattutto perché impatta in modo importante sulla vita del soggetto: sulla vita del singolo e sulla relazione di coppia.
Cosa fare in caso di feticismo?
Per capire come bisogna agire in caso di feticismo è necessario considerare innanzitutto la situazione che il soggetto vive per capire se si tratta di un feticismo non patologico oppure di feticismo patologico.
Feticismo non patologico
Sicuramente la situazione cambia: se siamo in presenza di una condizione non patologica, il feticismo può essere percepito come una preferenza e una pratica sessuale che si può anche condividere col proprio partner. Cosa fare in questi casi?
In questo caso, il primo grande passo da compiere per il feticista è cercare di ammettere a se stesso di provare questa fantasia e questa attrazione, per poi parlarne col proprio partner. Sicuramente può non essere semplicissimo perché, come già accennato, le perversioni feticiste, spesso, non sono molto condivise o “comprese” dall’esterno.
Nel caso in cui, però, voi abbiate una relazione duratura e stabile o nel caso abbiate la fortuna di incontrare una persona aperta e comprensiva, apritevi. Poter condividere questo lato della propria sessualità con qualcuno può solo essere un grande vantaggio anche dal punto di vista relazionale, perché potrete sperimentare queste fantasie insieme all’altro.
Feticismo patologico
Nel caso in cui, invece, vi ritroviate a sperimentare una situazione di feticismo patologico, sicuramente la situazione dovrà essere affrontata in modo diverso. Prima di tutto dovrete riuscire a comprendere che si tratta di una patologia e che, quindi, in quanto tale, richiede l’aiuto di un professionista che possa aiutarvi a comprendere l’origine e soprattutto il significato che questa assume nella vostra vita.
Un bel percorso con uno psicologo formato in questo senso, può essere la strada più giusta da seguire.
Inoltre è molto importante cercare di essere onesti con il proprio partner in quanto, nel caso di feticismo patologico, molto probabilmente egli sentirà di vivere una relazione non soddisfacente. In questo caso, quindi, è utile aprirsi con l’altro e, magari, lavorare insieme con un professionista tramite una terapia di coppia.
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