Genitori manipolatori: che danni creano?

Genitori manipolatori: che danni creano?

Genitori manipolatori e conseguenze sui figli

La relazione tra un genitore e un figlio è sicuramente molto complicata, perché ci sono tantissimi fattori e variabili che entrano in gioco e che, dunque, bisogna considerare.

Pensate al momento in cui due partner scoprono di dover diventare genitori: già lì si attivano una serie di rappresentazioni e di aspettative riguardanti il proprio figlio, aspettative su come dovrebbe essere o di chi o cosa dovrebbe diventare in futuro. Inutile dire che tutto ciò diviene reale con la nascita del bambino; da quel momento in poi, i genitori diventano tali e hanno la responsabilità di accudire, supportare, prendersi cura e amare il nuovo arrivato.

Questo evento di vita, come sappiamo, mette alla prova ciascuno di noi tanto che, spesso, sentiamo parlare dei dubbi e delle incertezze tipiche di chi vive questa nuova situazione; probabilmente anche noi, nel momento in cui ci siamo approcciati a questa situazione, ci siamo chiesti: “sarò in grado?” Sarò un buon genitore? Chi non si è posto mai questa domanda?

Non esistono risposte assolute e universali, ognuno di noi si rapporta al proprio figlio in modo diverso, in base ai propri ideali e ai propri valori; una dinamica che, però, può subentrare nella relazione genitoriale è quella della manipolazione e, nello specifico, il genitore che diviene manipolatore del proprio figlio.

Si tratta di una dinamica che, spesso, si instaura in modo inconsapevole o che semplicemente molti genitori giustificano facendo riferimento all’autorità genitoriale. Quali sono gli effetti sul figlio?

Genitori manipolatori: perché si instaura questa dinamica?

Quando pensiamo ad un genitore, di solito non pensiamo ad aspetti e a caratteristiche negative. Il genitore, nell’immaginario comune, è colui che è disposto a sacrificare la propria vita per un figlio e che quindi si prende cura di lui in modo amorevole.

In alcuni casi, però, questa associazione non può essere applicata; una dinamica che in molte relazioni genitoriali si instaura è quella della manipolazione che, di solito, viene esercitata dal genitore nei confronti del proprio figlio.

Sicuramente la manipolazione può essere di vario tipo ma, di solito, si fa riferimento alla manipolazione psicologica, una manipolazione in cui si sfruttano i punti deboli dell’altro per avere dei vantaggi. Ad esempio, ci sono casi di genitori che manipolano i propri figli per riuscire a soddisfare i propri bisogni personali; in questo caso, quindi, i genitori manipolatori lo saranno verso il figlio per soddisfare aspetti del Sé.

Parliamo, ad esempio, di una realizzazione professionale che non si è riusciti a raggiungere. In altri casi, invece, il genitore può svalutare costantemente il proprio figlio in quanto al centro viene posto il proprio Sé.

In altre situazioni invece si può avere una manipolazione agita tramite il vittimismo: in questo caso, il genitore reciterà la parte della vittima per riuscire ad avere attenzioni dal proprio figlio facendolo sentire in colpa e in dovere di salvarlo, magari riuscendo a soddisfare i propri bisogni.

Tutto ciò ci fa capire quanto, effettivamente, la manipolazione entri in gioco in questa relazione e spesso viene giustificata con la scusa “dell’autorità genitoriale”,  in quanto molti genitori pensano sia normale che, avendo questo ruolo di responsabilità, debbano farsi “valere” e sopraffare così  i loro figli.

Questo sicuramente è sbagliato: sappiamo bene che un genitore deve riconoscere il proprio figlio come staccato da Sé e non come un prolungamento di se stesso.

Quali sono gli effetti dei genitori manipolatori?

Una domanda che possiamo quindi porci è: “quali sono gli effetti di questa manipolazione sui figli?”. Sicuramente ce ne sono diversi.

Svalutazione di Sé stesso; una prima conseguenza

Uno degli effetti che si presenta perlopiù nei figli è proprio la svalutazione di Sé stessi. In questo caso il bambino crescerà con la consapevolezza di non essere amato dal proprio genitore e ciò non verrà attribuito al genitore: il bambino sentirà di non essere amabile, di avere solo caratteristiche negative e penserà che sia giusto che il genitore non lo ami.

Scarsa Autostima: ulteriore effetto

Un altro effetto che la manipolazione può generare nel figlio è proprio una bassa autostima e, quindi, anche un’incapacità di amarsi. Proprio per via del vissuto genitoriale, infatti, questi bambini cresceranno con l’idea di non valere nulla e, quindi, avranno un’opinione di Sé stessi altamente negativa. Tutto ciò li porterà a non riuscire ad accettarsi.

Bisogno di attenzione e amore: altra conseguenza

Un altro effetto che spesso si osserva nei figli di genitori manipolatori è proprio un bisogno di attenzione e amore. In questo caso potreste chiedervi: “non è così per tutti i bambini e, poi, per tutti gli adulti?”

Sicuramente il bisogno di essere amati accomuna tutti noi, ma l’intensità con cui questo bisogno si manifesta è diverso. In questo caso si tratta di un bisogno “ossessivo” perché il soggetto cercherà sempre amore e approvazione dagli altri non sapendo amare Sé stesso.


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