Buone abitudini: come mantenere quelle apprese durante la quarantena

Buone abitudini: come mantenere quelle apprese durante la quarantena

Semplici strategie per mantenere le buone abitudini

La quarantena ha modificato le nostre abitudini quotidiane. I ritmi di lavoro sono stati stravolti e spesso “annullati; tutto ciò, però, ci ha permesso di occupare diversamente il nostro tempo facendoci scoprire nuove attività come ad esempio lo sport, la meditazione e la cucina solo per elencarne alcuni.

Alcune persone hanno persino vinto delle sfide personali, come lo smettere di fumare o il migliorare la propria alimentazione.

Come fare allora per mantenere queste buone abitudini?

Ecco alcune semplici strategie;

  • Prendere consapevolezza che il primo passo e quindi lo sforzo maggiore è stato fatto. Alcuni studi condotti dalla University college di Londra hanno dimostrato che ci vogliono circa 66 giorni per far si che si formi un’abitudine. Due mesi di quarantena sono quindi stati sufficienti per consentire l’instaurarsi delle buone abitudini. A questo punto, possiamo convincerci che ci resta solamente un piccolo sforzo per mantenere tali nuove routine in maniera stabile nella nostra vita quotidiana.
  • Associare le nuove abitudini a quelle vecchie buone abitudini già consolidate. Gli esseri umani vivono di abitudini. Quello che si raccomanda è di affiancare le nuove abitudini apprese durante il lockdown a quelle già esistenti. Per esempio, possiamo continuare a mangiare un piccolo snack durante la pausa lavorativa, ma anziché scegliere un junk food potremmo optare per uno spuntino sano come un frutto. Questo necessita anche di scardinare le cattive abitudini e le cattive associazioni, come ad esempio quella di bere un caffè accompagnato da una sigaretta.  Un altro esempio: se durante la quarantena abbiamo adottato un’alimentazione migliore, ma la nostra vecchia abitudine era quella di fare la pausa pranzo in un fast food, cerchiamo di cambiare location e evitiamo di passarci davanti, di modo tale da allontanare la tentazione di entrarci; oppure un’altra strategia utile potrebbe essere quella di pianificare in anticipo la nostra alimentazione e di preparare il pranzo da portare al lavoro il giorno prima.
  • Dare un senso alle azioni. Chiedersi quale importanza e valenza questa nuova buona abitudine ha per noi. Se desideriamo mantenerla, anche dopo la quarantena, probabilmente è perché ci ha procurato dei benefici tangibili. Per esempio se abbiamo smesso di fumare possiamo ritrovare il gusto di certi alimenti e avere migliori capacità fisiche e respiratorie; se abbiamo iniziato a praticare sport, ci sentiamo più in forma e più forti di prima… Per dare valore e capire l’interesse legato a queste buone abitudini è utile guardare ai risultati. Sia i risultati positivi che quelli negativi ci possono aiutare a mantenere o eventualmente correggere le abitudini. In generale, i risultati positivi funzionano come  rinforzo alle nostre abitudini, mentre quelli negativi possono essere da stimolo per lavorare sui nostri punti di debolezza.
  • Non mettere troppa pressione a noi stessi. Una volta compiuti questi passi dobbiamo fissare degli obiettivi intermedi, cercando di essere realisti e non troppo rigidi con noi stessi: poniamoci quindi obiettivi semplici e a breve termine che siano compatibili con la nostra routine quotidiana, seguendo la strategia dei piccoli passi. Se ci poniamo obiettivi troppo ambiziosi, rischiamo di non riuscire a raggiungerli e di conseguenza ne rimarremmo delusi; tutto ciò, in ultima analisi, potrebbe portarci ad abbandonare la nostra nuova buona abitudine. Inoltre dobbiamo considerare il fatto che le condizioni attuali possono essere fonti di stress: durante la quarantena abbiamo speso molte energie e ne stiamo spendendo altrettante di nuovo in questo momento. Durante il lock down, ci siamo abituati a vivere dentro un “guscio” e ora ci troviamo a muoverci un po’ a tastoni per uscire e per riaprirci verso l’esterno. L’incertezza, che caratterizza questo periodo storico, è una grande fonte di stress per tutti noi. L’importante, in questo momento, è di riprendere fiducia in noi stessi: anche se all’inizio imbocchiamo la strada sbagliata e commettiamo degli errori, dobbiamo essere in grado di andare avanti, nonostante gli errori commessi, e riprendere le nostre buone abitudini.
  • Adottare la “Tecnica Pomodoro”. Il nome curioso di questa tecnica deriva da quei timer a forma di pomodoro, spesso utilizzati in cucina per tenere sott’occhio i tempi di cottura. Questa strategia consiste nell’imporsi un tempo limite per portare a termine un’attività e lavorare su questa senza distrazioni, finché il tempo non sarà scaduto. Questa tecnica risulta essere molto utile per  le persone che sono portate a procrastinare; infatti il fatto di avere a disposizione un lasso di tempo limitato ci porta a fissare un obiettivo a nostra portata e quindi concretamente raggiungibile.
  • Annotare le nuove buone abitudini sulla nostra agenda. Non dobbiamo esitare a dare posto alle nuove abitudini. Per esempio possiamo prendere nota sulla nostra agenda degli spazi che abbiamo riservato per fare sport. Dobbiamo porci la seguenti domande: “voglio veramente portare avanti questa abitudine e instaurarla in maniera duratura: si o no?”; “sono disposto a tenermi uno spazio libero nella mia quotidianità?” Passiamo quindi da una “debole intenzione” in cui fare sport non è una vera intenzione, (infatti per esempio non prepariamo la borsa per la palestra, posticipiamo di continuo l’allenamento…), ad una vera decisione di stabilire e portare avanti questa abitudine.

La chiave per riuscirci? Fare di questa abitudine una delle nostre priorità!


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