La paura di addormentarsi. L’hai mai provata?

La paura di addormentarsi. L’hai mai provata?

La paura di addormentarsi: quando e come si manifesta.

Tutti noi abbiamo le nostre paure: c’è chi ha paura di guidare, chi ha paura di volare e chi, invece, ha paura di addormentarsi: per quanto possa sembrare singolare, la paura di addormentarsi esiste e può arrivare a colpire più persone, donne e uomini, non importa.

Ma cosa c’è alla base di questa paura e come si manifesta? Perché mai qualcuno dovrebbe aver paura di addormentarsi?

Paura di addormentarsi: cos’è e quali sintomi si sperimentano?

Iniziamo subito con il dire che questa paura è nota sotto il nome di somnifobia o clinofobia. La clinofobia, altro non è che la paura di perdere il contatto con la realtà quando appunto si va a dormire. Questo termine deriva dal greco, dall’associazione di due parole, klinein che significa piegarsi e phobos che sta appunto per paura.

Chi è affetto da questa fobia teme dunque il sonno che viene considerato come una minaccia: chi ne soffre ha paura di avere incubi o addirittura di non svegliarsi più: questa fobia, infatti, è associata anche alla paura di morire dato che il clinofobo, pur riconoscendo l’irrazionalità della sua paura, arriva comunque a manifestarne i sintomi che sono vari come nausea, tremori, tachicardia, ansia e paura che possono poter sfociare in dei veri e propri attacchi di panico.

Chi ha paura di andare a letto può inoltre voler tener accese le luci o la tv per avere compagnia. Si tratta di una fobia che deve essere diagnosticata da uno psicologo psicoterapeuta se dura da più di 3 mesi e soprattutto se influisce sulla qualità e sulla quantità del sonno, fino a provocare ansia e angoscia persistenti e problemi di relazioni sociali e lavorative.

Ma cosa c’è alla base di questa fobia? Veniamo alla domanda cruciale della questione.

Le cause ed i possibili rimedi della paura di aaddormentarsi

A tal proposito iniziamo con il dire che le cause alla base possono essere diverse: un trauma avuto nel periodo dell’infanzia, vissuto da noi o da una persona vicino a noi o, nei soggetti che hanno una spiccata sensibilità, può essere dovuta anche ad altri tipi di eventi, come la visione di un film.

Un adulto potrebbe, inoltre, sviluppare questa fobia a causa di altri problemi legati al sonno o a causa di gravi problemi di insonnia o ancora a causa dell’eccessiva preoccupazione che qualcuno possa entrare in casa di notte o che possa succedere qualcosa durante il sonno.

Come superare la clinofobia?

È necessario richiedere l’intervento di un professionista che, attraverso alcuni interventi psicoeducativi, può aiutare il soggetto affinchè arrivi a capire cosa gli succede, da dove proviene il suo problema, come si è sviluppato e soprattutto cosa lo mantiene e cosa può essere fatto per gestirlo.

Lo stesso, inoltre, attraverso ulteriori tecniche può aiutare il soggetto a venirne fuori, a partire dalle cause.

Per convivere con il problema sicuramente possono essere seguiti dei preziosi consigli.

Tra questi ritroviamo:

  • l’utilizzo di bevande rilassanti,
  • la pratica di attività fisica per alleviare lo stress,
  • il ricorso a diverse tecniche di rilassamento, come il training autogeno, condotto da professionisti che ha come scopo il rilassamento dell’individuo ed il suo benessere psico-fisico,
  • l’utilizzo di strisce nasali, che riducono il rischio di apnee notturne e migliorano così la qualità del sonno,
  • la sostituzione del materasso soprattutto se è vecchio,
  • la pratica di discipline come lo yoga che aiuta a rilassarci e ad addormentarci più velocemente.

Come abbiamo avuto modo di constatare, con il termine clinofobia indichiamo la paura irrazionale di andare a letto che può arrivare a danneggiare la vita di chi ne soffre.

Il soggetto affetto, pur rendendosi conto del fatto che l’andare a letto non è assolutamente una minaccia, non riesce a gestire la sua ansia e le sue paure ed è proprio per questo che arriva a sperimentare i sintomi associati.

Nel corso dell’articolo abbiamo visto come alla base di tale paura possano esserci dei traumi vissuti nel periodo infantile o altri fattori di rischio.

Per poter uscirne, abbiamo visto come sicuramente possa essere benefico e a volte necessario rivolgersi ad un professionista psicologo online o dal vivo, al fine di poter effettivamente capire cosa ci sia alla base della propria paura e trovare così la soluzione più adeguata.

Al contempo, però, si possono mettere in atto anche dei piccoli accorgimenti che possono essere utili al fine di migliorare la qualità del proprio sonno e quindi la qualità della propria vita.


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