Calo di erezione: come affrontarlo
Quando si parla di calo di erezione spesso si sente parlare anche di ansia da prestazione e di uomini con difficoltà a mantenere un’erezione soddisfacente.
La condizione in cui si verifica il calo di erezione ha un nome ben preciso: disfunzione erettile. È un problema diffuso tra gli uomini con età maggiore di 40 anni.
Prima di parlare nello specifico delle cause, però, chiediamoci cosa sia un’erezione per non lasciare nulla sullo sfondo.
Focus sull’erezione
Come tutti noi sappiamo, l’uomo è dotato del pene, l’organo attraverso il quale trasferisce lo sperma all’interno dell’utero della donna. Nel pene possiamo riconoscere diversi elementi tra cui i due corpi cavernosi, il corpo spongioso, la testa (o glande) e il prepuzio.
Stiamo facendo riferimento a questo per spiegare il fenomeno dell’erezione del pene che comporta proprio un maggior afflusso di sangue ai corpi cavernosi e quindi un aumento delle dimensioni dell’organo riproduttivo.
Durante un’erezione, solo se tale afflusso è corretto si ha anche l’aumento delle dimensioni del pene, altrimenti ciò risulta essere molto limitato. L’erezione dunque possiamo dire essere una risposta che va di pari passo all’eccitazione sessuale maschile.
La disfunzione erettile e le sue cause
Ora veniamo alla problematica in questione: la disfunzione erettile che è l’incapacità di avere o mantenere un’erezione del pene.
La Disfunzione Erettile è stata definita dalla Consensus Conference dei National Institutes of Health del 1993 proprio come “l’incapacità persistente a raggiungere e/o mantenere un’erezione sufficiente per avere un rapporto sessuale soddisfacente”.
Come possiamo dedurre da quanto appena detto, questa è una condizione che può arrivare a compromettere il benessere fisico e mentale-psicologico della persona e avere quindi delle conseguenze negative sulle sue relazioni sessuali e sentimentali. Secondo alcuni dati la metà degli uomini che hanno tra i 40 e i 70 anni lamentano tale difficoltà.
Alla base possono esserci delle cause fisiche traumatiche e quindi un trauma al pene, per esempio.
Oppure possono esserci delle cause fisiche vascolari che arrivano a compromettere l’afflusso di sangue al pene, tra cui varie malattie cardiovascolari, malattie di cuore, diabete.
Non trascuriamo le cause fisiche neurologiche che possono minare il sistema nervoso e la sua azione di controllo sul pene, tra cui la sclerosi multipla, il morbo di Parkinson.
Alla base possono anche esserci delle cause fisiche ormonali e quindi quelle condizioni che possono alterare la produzione degli ormoni coinvolti nel fenomeno dell’erezione, tra cui l’ipogonadismo, l’ipertiroidismo, l’ipotiroidismo .
In tutto questo non dobbiamo trascurare il fatto che alla base possono esserci delle cause psicologiche e quindi problematiche come la depressione. Avere costanti periodi di tristezza e basso tono dell’umore può compromettere la capacità dell’erezione. Anche l’ansia, i problemi di relazioni o l’aver avuto abusi sessuali può portare a manifestare tale problematica.
Per non parlare di una percezione negativa del proprio corpo, che può generare vergogna e quindi sentimenti d’inadeguatezza e un’eccessiva ansia verso il proprio corpo, che può incidere proprio su questi aspetti.
Come superare il calo di erezione
Sicuramente il primo passo consiste nel contattare un andrologo per effettuare una prima diagnosi a partire dall’anamnesi, dal momento che le cause alla base possono essere diverse.
Per poter affrontare il problema si può far riferimento ad una terapia farmacologica, ma come abbiamo visto questa problematica è anche il risultato dell’intreccio di vari fattori, tra cui anche quelli psicologici, per questo può essere opportuno iniziare e associare alla terapia farmacologica una terapia psicosessuale proprio per migliorare la funzione sessuale dell’individuo.
Se si vogliono rinvigorire i tessuti, inoltre, si possono tenere in considerazione vari trattamenti tra cui la terapia con onde d’urto.
I pazienti con problemi vascolari, per esempio, proprio perché possono non rispondere alla terapia farmacologica possono sottoporsi proprio alla terapia con onde d’urto al fine di migliorare il microcircolo vascolare e dunque avere dei risultati soddisfacenti per quanto riguarda la disfunzione erettile.
All’interno dei trattamenti oggi disponibili si ricordano anche le protesi peniene (strutture meccaniche o idrauliche, che realizzano uno stato di erezione a richiesta, attraverso un dispositivo manuale), la chirurgia vascolare e l’utilizzo di sostanze vasoattive, la più nota delle quali è la papaverina (Dèttore, 2001).
Poiché può esservi anche una correlazione con patologie come il diabete o altre malattie, si può arrivare a modificare il proprio stile di vita, abituandoci ad abitudini più sane, a partire da una sana alimentazione.
L’impotenza sessuale maschile può infatti essere causata da cattive abitudini di vita, come la mancanza di esercizio fisico, il riposo insufficiente, il fumo (con conseguente riduzione della velocità del flusso ematico nelle arterie che irrorano i corpi cavernosi del pene e un deterioramento delle vie respiratorie), e l’abuso di alcol e droghe (Metz e McCarthy, 2004).
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