Il genitore che ricatta con i sensi di colpa: il ricatto emotivo

Il rapporto genitore-figlio è uno tra i più complicati e anche quello più difficile da gestire sia per il genitore sia per il figlio, specialmente quando ci troviamo davanti ad un ricatto emotivo.  Seppur diventare padre o madre sia uno dei desideri di molti di noi, bisogna sicuramente ammettere che si tratta di uno dei compiti più difficili della vita di ognuno di noi, in quanto essere genitori significa, prima di ogni altra cosa, prendersi cura del proprio figlio sotto tutti i punti di vista.

Riflessioni introduttive: l’importanza del ruolo genitoriale

Ovviamente, il ruolo genitoriale non include solo e soltanto la cura anzi i compiti che i genitori devono affrontare sono molti e, soprattutto, cambiano col crescere dell’età del bambino stesso. Ad esempio, nelle prime fasi di vita è necessario e indispensabile che il genitore si prenda cura del bambino sia dal punto di vista emotivo sia dal punto di vista fisico, proprio perché il benessere e la salute del bambino dipende completamente dal proprio genitore.

Col crescere dell’età, il rapporto genitore-figlio cambia così come cambia anche il ruolo che il genitore ha nei confronti del proprio figlio; allo stesso modo anche il figlio ha dei diritti e dei doveri nel rapporto genitoriale e, soprattutto, ha il compito di tendere alla propria indipendenza. Ogni fase di vita del rapporto genitoriale ha, in sé, delle difficoltà e degli ostacoli così come si possono creare delle dinamiche difficili da gestire sia all’interno che all’esterno del rapporto stesso. Un meccanismo che spesso può innescarsi all’interno di questa relazione è quello del ricatto morale: ne avete mai sentito parlare?

In questo articolo parleremo proprio di questo cercando di capire di cosa si tratta e, soprattutto, degli effetti che può avere su chi lo mette in atto e su chi lo subisce.

Il genitore e il ricatto emotivo: di che cosa parliamo?

Come abbiamo già accennato, il rapporto genitoriale è un rapporto estremamente importante nella vita sia del figlio sia del genitore. Per chi diventa genitore, infatti, si tratta della realizzazione di un sogno che, spesso, è stato desiderato e immaginato per un lungo periodo di tempo. Per il bambino, invece, il rapporto genitoriale è quel porto sicuro a cui aggrapparsi e a cui fare riferimento per tutto l’arco della vita. Sono i genitori, e quindi il rapporto che si ha con loro, ad essere la fonte di protezione e di cura, oltre che della sopravvivenza fisica soprattutto nei primi anni. Ed è per questo che il rapporto genitoriale è fondamentale per ogni figlio. Quello che però può accadere è che in questa relazione si insinui un meccanismo molto sottile di cui, però, spesso sono i figli ad esserne vittime. Parliamo del ricatto morale.

Cos’è il ricatto morale dei genitori?

Si tratta di un meccanismo manipolatorio per cui, di solito, il genitore ricatta il proprio figlio proprio dal punto di vista morale. In che modo?  Questo meccanismo si basa sul ricatto che il genitore innesca proprio tramite il senso di colpa, ovvero il genitore cerca di manipolare il proprio figlio innescando il senso di colpa facendo in modo che si senta del tutto inadeguato e inappropriato. Ad esempio, si potrebbe innescare il senso di colpa per il bisogno di indipendenza che, naturalmente, il figlio prova ad un certo punto della propria vita.

Oppure si potrebbe innescare il senso di colpa sul bisogno del figlio riguardo al rivendicare i propri bisogni o i propri desideri che, magari, non corrispondono a ciò che il genitore si aspetta dal figlio stesso. Tutto può innescare il senso di colpa e ciò deriva dal fatto che il genitore, spesso, confonde i propri bisogni e i propri desideri con quelli del proprio figlio.

Quali sono gli effetti di sensi di colpa da ricatto emotivo?

Una volta compreso il meccanismo del ricatto emotivo, potremmo chiederci: “quali sono gli effetti?” Cosa provoca in chi lo subisce e in chi lo mette in atto?

Sicuramente gli effetti più evidenti si hanno proprio nei figli che, infatti, subiscono la manipolazione. In questo caso, il bambino si sentirà poco accettato o comunque spesso messo in discussione dal proprio genitore, perché non si sentirà supportato. È come se il figlio sentisse che i propri bisogni non sono legittimi e, quindi, che non possono essere neanche espressi. Inoltre, il figlio si sentirà comunque sminuito e non sarà indipendente nel vivere la sua vita ampiamente e in modo autonomo. Il controllo tenderà a non far sviluppare la Personalità del figlio, perché è come se il genitore dovesse controllare tutto.

Gli effetti, però, si hanno anche nei genitori in quanto questo bisogno di controllo e la confusione dei propri bisogni con quelli del proprio figlio non permettono di vivere pienamente il rapporto e questa proiezione sui figli ostacola il sano rapporto con i figli.


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