Sindrome da shopping compulsivo

Sindrome da shopping compulsivo

Lo shopping compulsivo o sindrome da shopping rappresenta un disagio psicologico e comportamentale caratterizzato da una tendenza a manifestare vere e proprie crisi di acquisto, una forma di mania delle spese che, nei primi anni in cui è stato descritta, ha fatto guadagnare a questo disturbo anche il termine di oniomania o mania del comprare (Kraepelin E., 1915).

Quante volte avete sentito parlare di shopping compulsivo? Vi siete mai sentiti dire che ne siete affetti?

Spesso non c’è nulla di patologico dietro, eppure vi sono casi in cui ci troviamo di fronte ad una vera e propria sindrome da shopping compulsivo. 

Shopping compulsivo: cos’è e cosa sappiamo in merito

Iniziamo subito con il dire che lo shopping compulsivo è un disturbo che si caratterizza per quel bisogno esagerato di fare spese, quando è inutile e quindi non servirebbe affatto: in un certo senso, chi ne soffre non risponde ad un reale bisogno. L’acquisto più che altro è un impulso che non si riesce a controllare e ha come unico scopo quello di appianare uno stato di tensione.

Chi si ritrova puntualmente in magazzini e negozi a spendere e ancora a spendere in un primo momento prova sollievo, ma poco dopo arriva a provare sentimenti di colpa e questo, seppur possa sembrare un disturbo dell’ultimo secolo, era noto già nel diciannovesimo secolo: fu Kraepelin ad identificarlo.

Oggi gli esperti la definiscono Sindrome da shopping compulsivo e affermano come i numeri a tal proposito stiano crescendo di gran lunga: questa patologia sembra infatti colpire il 6% della popolazione italiana, ma cosa si nasconde dietro questo disturbo?

Quali sono le cause dello shopping compulsivo?

Al momento dell’acquisto, chi soffre di shopping compulsivo prova sentimenti di eccitazione, poiché vengono rilasciati neurotrasmettitori come la dopamina, responsabile appunto del piacere: questo è ciò che si verifica da un punto di vista neurobiologico, ma un punto di vista prettamente psicologico, cosa sappiamo?

La compulsione negli acquisti può poter essere sintomo di altri disturbi, come quello dell’umore o d’ansia, per esempio, ma gli acquisti compulsivi possono essere inoltre legati anche alla necessità di poter colmare un vuoto emotivo: in un certo senso si cerca di trovare appagamento attraverso l’acquisto di cose materiali.

Da alcune ricerche fatte si è evinto non solo che il disturbo inizia a manifestarsi in età adolescenziale per diminuire in età adulta, ma che le più vulnerabili sono le donne che, spesso, acquistano così tanto perché troppo estroverse o perché appunto ansiose, depresse e con una bassa autostima.

Shopping compulsivo o no? Ecco i segnali di allarme

Ma come bisogna fare per capire se si soffre o meno di questo disturbo? Cosa differenzia una persona che fa normalmente acquisti da una che invece lo fa in modo patologico?

Le persone con una dipendenza da shopping vivono l’atto dell’acquisto come un impulso che non riescono proprio a frenare e si dedicano agli acquisti in modo frequente, anche se non si hanno delle possibilità economiche.

La preoccupazione di acquistare risulta essere inoltre così pervasiva tanto da causare stress e problemi in diversi ambiti della propria vita. Chi ne è affetto può arrivare, infatti. ad avere problemi economici oltre che personali.

Secondo la ricercatrice Cecilie Schou Andreassen, vi sono dei segnali di allarme per rendersi conto se si soffre o meno di tale disturbo, vediamoli qui di seguito:

  • pensare allo shopping continuamente,
  • acquistare e spendere per stare meglio da un punto di vista di umore,
  • comprare così tante cose che ciò che viene acquistato interferisce con le proprie attività quotidiane,
  • desiderio costante di fare spese, per provare eccitazione ed euforia,
  • tentativi di non acquistare falliti,
  • malessere per il fatto stesso di non poter fare shopping,
  • acquisti sempre più costanti che mettono a rischio il proprio benessere.

Come guarire dallo shopping compulsivo: terapia e consigli

Sicuramente è necessario affrontare un percorso psicoterapeutico per riuscire a mettere fine a quel circolo vizioso di cui si è vittime: molto utile sembrano essere l’approccio cognitivo-comportamentale e quello strategico-breve, al fine di agire un maggior controllo sui propri impulsi.

Esistono delle strategie per poter fronteggiare questo problema?

Certo: lo shopper compulsivo potrebbe mettere in atto piccoli comportamenti, tra cui:

  • annotazione delle spese su un diario per comprare solo ciò che serve;
  • domande circa l’utilità della spesa che si vuole fare;
  • prediligere una passeggiata o dell’esercizio fisico quando si avverte il bisogno di andare per negozi.

Come abbiamo visto è l’ansia spesso a stimolare l’acquisto, al fine di scaricare la tensione in eccesso, per questo sarebbe consigliabile rivolgersi ad uno psicologo online o dal vivo o dal vivo un training di rilassamento, anche solo per iniziare a gestire il problema.


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