Come vivere al meglio la quarantena
In questo periodo di quarantena, che sto vivendo anche io come tutti, senza sottovalutare il fatto che tutti noi abbiamo un’ansia ed una paura oggettiva comprensibile per il periodo, vorrei dare dei consigli per rendere più gradevole la permanenza in casa visto che dovremo starci ancora per un po’.
- Per prima cosa, fondamentale per l’equilibrio è mantenere un ritmo di vita regolare nel quotidiano, nel risveglio, nella cura della persona, mantenere un orario per i pasti e per il momento di andare a dormire. Per alcuni è più facile perché possono avere orari precisi di smart-working o di lezione online a scuola o in università, però anche per gli altri che non hanno attività precise suggerisco di stabilire una routine per le cose che possono fare in casa.
- A proposito dei pasti cercare di mangiare in modo moderato, tenendo conto che non si può uscire di casa e si fa poca attività. Al di fuori dei pasti interrogarsi se si ha veramente fame o se si tratta di noia o di ansia. Il rischio è di usare il cibo in maniera consolatoria e, se un minimo può essere normale, troppo può diventare un problema da gestire anche successivamente.
- Trovare il modo di fare un pò di attività fisica in casa, anche per chi non era abituato a farla, fa bene al corpo e alla psiche. Ci sono per esempio dei tutorial di ginnastica per tutti i gusti, oppure anche ballare che fa molto bene all’umore. (Leggi come mantenerti in allenamento in periodo di quarantena)
- Se si vive con altre persone, suddividere gli spazi personali operativi in casa. Se si è fortunati in stanze diverse, se si ha una casa piccola, almeno in postazioni diverse. Ad esempio per lo smart working e per i compiti e condividere gli spazi comuni in determinati orari.
- Instaurare dei turni nella preparazione dei pasti e dei compiti domestici, non deve essere sempre la stessa persona ad occuparsi di tutto. Anche i bambini possono essere responsabilizzati a seconda dell’età, se sono già abbastanza grandi potrebbero improvvisare un pranzo o una cena per i genitori, è un’occasione per renderli autonomi e farli imparare.
- Collegarsi con gli amici via Skype è un modo per stare vicini meglio che con le chat che annullano la comunicazione emotiva, questo vale per tutte le età. I ragazzi utilizzano anche altri modi di comunicazione per fare delle videochiamate soprattutto al cellulare. Io suggerisco il computer perché lo schermo è più grande e dà un effetto di realtà, di relazione più efficace. In generale si può constatare che le relazioni importanti si selezionano da sole.
- Se si è in famiglia, vivere la quarantena come un’opportunità di trascorrere più tempo con i propri famigliari nel bene e nel male. Per quanto riguarda i figli è un’occasione per stare con loro. Unica al di fuori dei tanti impegni quotidiani e di far sperimentare loro la noia, sanissima per l’equilibrio psichico, almeno in questi primi giorni di quarantena. Ai miei tempi giocavamo tantissimo con i giochi di società, perché non ritirarli fuori? Se si hanno figli di diverse età responsabilizzare i più grandi con una piccola ricompensa per aiutarci nella gestione dei più piccoli.
- Punto importantissimo: dosare l’uso dei cellulari, computer e videogiochi. Per quanto possa essere una bella tentazione ed un riempitivo di tempo, il rischio è di aumentare la dipendenza da internet e poi di non poterne più fare a meno una volta finito il periodo. Vale per tutte le età.
- Le relazioni di coppia possono essere messe a dura prova, ma se sono salde resistono. E’ anche per la coppia un’occasione per stare insieme più a lungo. Ci si può riavvicinare emotivamente anche per l’effetto rifugio positivo che può avere la casa, di riparo nei confronti di un nemico esterno, in questo caso una malattia. D’altra parte ci si può invece rendere conto di una relazione ormai finita che prima si cercava di nascondere attraverso mille attività esterne o facendo semplicemente finta di niente, può essere un momento di consapevolezza.
- Il tempo vuoto può essere produttivo di nuove idee e di progetti che potrete realizzare una volta usciti. E’ anche il momento ideale per disegnare, suonare, cucinare, scrivere, imparare l’inglese. Un tempo da riempire con tutte quelle attività che avremmo sempre voluto fare ma che non abbiamo mai potuto fare con calma.
- Ultimo punto, ma Cruciale: non dimentichiamoci che se stiamo in casa è perché al momento non stiamo così male. Ricordiamoci che la vita da sani è fantastica. Se usciremo indenni da questo periodo la divoreremo come non mai e queste settimane saranno solo un granello di sale del tempo che avremo ancora davanti.
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Irene Muller
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