Revenge Porn: quando la violenza si sviluppa su internet

Revenge Porn: quando la violenza si sviluppa su internet

Il Revenge Porn e le conseguenze psicologiche

Il web è un luogo virtuale dove possiamo imbatterci in tantissime informazioni e nelle notizie più disparate.

Un tema molto attuale è quello del “Revenge Porn“, letteralmente una vendetta che passa dalla condivisione in rete di materiale sensibile riguardante una persona, nello specifico una figura femminile.

E’ una dinamica che vede la popolazione maschile nel ruolo del figura prevaricante e la popolazione femminile nel ruolo della vittima.

Moltissime dinamiche legate al “Revenge Porn” sono state di recente oggetto di interesse dei media, nello specifico ne hanno parlato i principali quotidiani nazionali. Anche programmi come “Le Iene” che hanno svolto delle importanti inchieste a riguardo.

Revenge porn: di che si tratta

È un fenomeno internazionale e non peculiare del nostro paese.

Recentemente, “Telegram”, una delle piattaforme social che ha ospitato uno dei gruppi di “Revenge porn” più importanti in termini di numerosità, ha fatto molto scalpore. Oltre 30.000 “maschietti” hanno infatti condiviso in rete materiale sensibile, foto, video di nudo di ex fidanzate, amiche o fidanzate di amici fino ad arrivare addirittura alla condivisione di materiale pedo-pornografico.

Cause del Revenge porn

Ma cosa porta questi uomini a radunarsi virtualmente e sfogare il proprio vissuto emotivo frustrato contro una vittima nella maggior parte dei casi sconosciuta e che uno dei membri  ha “postato” nel gruppo condividendone foto e video. Nei casi più gravi, il numero di telefono da origine a vere e proprie dinamiche di “stalking”.

A volte dietro lo “sharing” di materiale foto e video sensibile c’è un vero e proprio business online nel quale una persona in possesso di contenuti intimi di una vittima vende questi contenuti all’amministratore di un gruppo di “Revenge Porn”.

Da qui parte il meccanismo di condivisione e di commenti denigratori, umilianti e aggressivi diretti alla “vittima” che sarebbe protagonista inconsapevole di questo teatrino raccapricciante online. A questo punto un’intera community virtuale commenta e insulta l’ignara vittima che magari viene a saperlo a distanza di mesi o magari non verrà mai a sapere dell’accaduto.

Conseguenze psicologiche del Revenge porn

Le implicazioni psicologiche sottese a questo tipo di comportamento prevaricante ed abusante riguardano tantissime sfumature emotive:

  • una repressione della sessualità significativa;
  • un senso di insicurezza e frustrazione generalizzato che trova pace nell’incontro con un gruppo di persone simili;
  • una rabbia “gender target” rivolta specificatamente alla popolazione femminile considerata come “colpevole” di aver più volte rifiutato questi uomini nel corso della loro vita.

In un certo senso, in questo sistema valoriale orientato alla vendetta, l’umiliazione della vittima è il comportamento che ripristina il senso di giustizia “curando” illusoriamente la ferita narcisistica del proprio “ego” storicamente devastato dai rifiuti ricevuti.

Conseguenze sulla vittima

Le implicazioni psicologiche della vittima invece sono devastanti. La vittima di questa forma virtuale di abuso viene letteralmente sommersa da vissuti di ansia, terrore, paura, pietrificazione. La sua identità, inoltre, viene demolita dalla consapevolezza di essere stata violata nelle sue più intime e segrete sfumature dell’Io.

Provate a immaginare i vissuti emotivi della vittima che vede la propria intimità violata a tal punto da restare per sempre nell’etere del web. Spesso l’esito è fatale e la vittima. In molti casi potrebbe arrivare a togliersi la vita per disperazione e per quel senso generalizzato di umiliazione e violazione della propria sfera intima, non vedendo altre possibili soluzioni. DI sicuro tanto dipende dal proprio livello di resilienza.

È importante che la vittima sappia che, con il supporto dei propri familiari e di uno Psicologo, è possibile muoversi legalmente così da richiedere la rimozione del materiale condiviso online per poi trovare supporto in uno spazio protetto per elaborare questa drammatica ferita e ricostruire il proprio futuro.

Lo Psicologo, inoltre, può fare un enorme lavoro di prevenzione di tali comportamenti sfruttando i canali scolastici ed istituzionali. Questo al fine di informare giovani e genitori della portata di tale fenomeno e può fornire ascolto e supporto alle vittime.

Anche il soggetto prevaricante può essere aiutato così da abbandonare queste condotte che portano ad esiti funesti per sé e per l’altro.


Hai bisogno di aiuto? Chedi ai nostri psicologi online


Nessun commento

Pubblica un commento