Cosa sono i pensieri intrusivi?
Vi è mai capitato di avere dei pensieri intrusivi che disturbano il vostro sonno o magari le attività che normalmente fate durante il giorno?
Sicuramente sarà capitato anche a voi di pensare troppo ad una determinata questione o cosa.
Noi tutti siamo in grado di pensare a mille cose in un giorno solo e questo non è certo un male.
Pensare a cose positive, utili non può che essere un bene, al contrario essere colpiti da un pensiero intrusivo può essere deleterio.
Cos’è un pensiero intrusivo? Cerchiamo di scoprirlo qui di seguito.
Ansia e pensieri intrusivi
Iniziamo con il dire che i pensieri intrusivi emergono in modo inconsapevole, irrazionale e sono del tutto disturbanti e disfunzionali.
Quando parliamo di pensieri intrusivi parliamo dunque di quei pensieri che non riusciamo a controllare e che possono arrivare a spaventarci.
Secondo il dizionario, un pensiero intrusivo altro non è che un pensiero che percepiamo come esterno e che quindi non riconosciamo come parte di noi.
Per questo il soggetto che lo sperimenta può arrivare a provare paura, disgusto e tanta ansia.
Che tipo di pensieri intrusivi possiamo sperimentare?
Questi pensieri possiamo ritrovarli in delle macrocategorie e possono dunque riguardare diversi timori, come quello di commettere azioni violente su se stessi o sugli altri.
Un esempio di pensiero intrusivo di questo tipo?
“E se facessi del male al mio vicino”? E se facessi del male a me?
Tali pensieri possono riguardare anche la sfera sessuale o la propria identità di genere.
Si può aver, per esempio, il dubbio di essere omosessuali.
A seguito di questi pensieri, il soggetto può arrivare a porsi ulteriori domande: perché penso queste cose? Sono una persona cattiva?
Insomma in un certo senso si arrivano a formulare dei giudizi sui pensieri che si fanno, fino a dare luogo ad una vera e propria ruminazione mentale.
Secondo lo psichiatra Christophe André “la ruminazione mentale è il focalizzarsi, sulle cause, i significati e le conseguenze dei nostri problemi, della nostra situazione, del nostro stato.”
Questo non può che essere deleterio, perché il fatto stesso di riflettere implica un maggior invischiamento in quelli che sono i nostri pensieri intrusivi.
Come capire se siamo in presenza di ossessioni?
Una domanda potrebbe sorgere spontaneamente in questo momento: come fare per capire se siamo in presenze di pensieri intrusivi o di vere e proprie ossessioni?
Per capire se siamo in presenza di un pensiero intrusivo ossessivo, bisogna far riferimento alla costanza e alla frequenza dei pensieri intrusivi.
Se quest’ultimi arrivano ad interferire con la nostra vita quotidiana, fino a mettere in atto comportamenti controllanti, allora potremmo trovarci di fronte ad un disturbo ossessivo compulsivo.
Il soggetto che ne soffre arriva a nascondere le sue preoccupazioni poiché consapevole della loro assurdità e può arrivare a mettere in atto dei comportamenti compulsivi al fine di alleviare l’ansia creata proprio dai propri pensieri ossessivi.
Come fermare i pensieri intrusivi
Ma torniamo ai pensieri intrusivi: come possiamo fare per gestirli? Come possiamo fare per non ritrovarci in un circolo vizioso da cui può essere difficile uscire?
Sicuramente bisogna innanzitutto tener conto del fatto che spesso questi non hanno un vero e proprio significato e non sono necessariamente indice del fatto che siamo persone cattive.
Accettiamone l’esistenza
Fatto questo, per gestire i nostri pensieri intrusivi dobbiamo semplicemente accettarli e accettare il fatto stesso che esistono e che questo non significa necessariamente che dobbiamo farci condizionare.
Per fare questo bisogna imparare a gestire dunque i propri stati d’animo, la propria ansia e fare affidamento sul nostro coraggio.
Insomma accettiamo la loro esistenza e il fatto che non si possono evitare, e prendiamo consapevolezza del fatto che possiamo decidere, però, che uso farne.
Rimuginare sui problemi è dannoso
Il secondo step?
Dobbiamo prendere consapevolezza del fatto che rimuginare sui pensieri negativi per problemi reali è dannoso.
Fare questo ci fa quasi convincere del fatto che questi pensieri possano esserci utili e invece ci allontanano sempre più dalla soluzione.
Agiamo
Un altro modo per gestire questi pensieri? Impedire a noi stessi di bloccarci, rifiutandoci di obbedire al nostro sabotatore interno.
In un certo senso dobbiamo costringere noi stessi ad agire, ignorando il sabotatore interno che vuole solo mandarci fuori strada.
Soluzioni a livello fisico
Anche a livello fisico possiamo trovare delle vie d’uscita: provate a fare attività fisica, imparate ad attuare delle tecniche di rilassamento, ascoltate della buona musica, mantenete una routine sana.
Tutto questo non può che fare bene alla nostra mente, oltre che al nostro corpo.
Cercare aiuto
Se tutto questo non dovesse bastare e vi capita ancora di sperimentare questi pensieri intrusivi, chiedete aiuto ad uno psicologo online.
La Terapia Cognitivo Comportamentale, per esempio, può essere molto utile, proprio perché può aiutarvi a distinguere tra i pensieri che sono davvero utili e funzionali e quelli disfunzionali e che sfuggono al vostro controllo.
Hai bisogno di aiuto? Chedi ai nostri psicologi online
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