Non riesco a fidarmi di nessuno: come mai?

Non riesco a fidarmi di nessuno: come mai?

Spesso capita di essere diffidenti e di non riuscire a fidarci di nessuno. Questa sicuramente è una condizione che non ci consente di essere sereni fino in fondo: la fiducia è uno degli ingredienti fondamentali di un rapporto e quando manca, non può che venir meno anche la nostra serenità.

Ma come mai accade questo? Perché spesso arriviamo a diffidare degli altri?

Non riesco a fidarmi, questa è la verità

Come accennato poc’anzi, spesso ci capita di essere diffidenti nei confronti degli altri: amici, parenti, partner; insomma non ci fidiamo di nessuno, poiché nutriamo sospetti e timori: il timore di essere traditi, delusi, mortificati e tanti altri ancora.

Ecco che quindi si arriva spesso ad una conclusione; bisogna aver gli occhi ben aperti. Ma perché?

Questa diffidenza sicuramente è una forma di auto-difesa: come dicevamo prima, dietro questa in realtà si nasconde un’emozione ben specifica, la paura. La paura di essere feriti e ingannati, per questo evitiamo di esporci, per evitare di mettere in pericolo il nostro mondo emotivo.

Se questo però avviene sempre e comunque, non può che diventare disadattivo: insomma non possiamo avere costantemente sospetti e dubbi, poiché questo significa andare anche alla ricerca di prove e conferme e questo alla fine non può che debilitarci fino ad avere una visione distorta della realtà.

Perché non mi fido di nessuno?

Non fidarsi degli altri dunque significa questo: non credere all’altro, a quello che dice e a quello che fa.

Ma perché arriviamo a non fidarci degli altri? Sicuramente per rispondere a questa domanda dobbiamo far qualche passo indietro e andare a rispolverare i ricordi della nostra infanzia, all’interno del nostro contesto familiare.

Ebbene sì, sin da subito siamo immersi in un determinato contesto familiare ed è attraverso questo che impariamo a relazionarci agli altri, sulla base di quello che apprendiamo attraverso il rapporto con mamma e papà che fungono da modello anche in termini di sentimenti, tra cui, appunto, la fiducia. Questo significa che se siamo persone diffidenti è probabile che anche le nostre figure di rifermento lo siano.

A tal proposito bisogna dire una cosa altrettanto importante: man mano che cresciamo siamo immersi in altri contesti di apprendimento, come la scuola e anche questi hanno un’influenza su di noi e sulla nostra capacità di fidarci degli altri.

Sicuramente alla base di questa mancanza di fiducia possono esserci diverse esperienze di maltrattamenti, abusi, incuria che possono portare il soggetto a non fidarsi del prossimo. Anche l’essere stati traditi dal proprio partner può essere un’esperienza che può portarci a non fidarci degli altri. Per non parlare di altri episodi  come il bullismo: insomma, possiamo imparare a non fidarci dell’altro ogni qualvolta veniamo feriti o traditi da qualcuno.

Voglio imparare a fidarmi: come posso fare?

Arrivati a questo punto vi starete chiedendo “ma come posso fare per fidarmi degli altri?”

Cerchiamo di capire se effettivamente in una situazione specifica abbiamo davvero motivo per non fidarci: analizziamo la situazione e chiediamoci “ho ragione a non fidarmi”? Questo ci permetterà di avvicinarci all’altro ed eviteremo di cadere nella nostra stessa trappola

Voglio fidarmi, ma proprio non ci riesco, sono stata ferita troppe volte: vi dite questo vero?

Questo però non significa che ogni persona che incontrerete vi tradirà: evitate dunque le generalizzazioni e comportatevi tenendo in considerazione la situazione attuale e non quelle passate.

Come fare per riuscire a focalizzarsi sulla persona che abbiamo di fronte? Beh sicuramente in tal senso potrebbe essere utile far leva sulle cose positive che questa fa e che ha fatto per noi. Proviamo a metterle per iscritto e proviamo a rileggerle. Magari questo ci aiuterà a focalizzarci sul nostro qui e ora.

Come abbiamo detto nel paragrafo precedente alla base di tutto ci siamo sempre noi: proviamo a mettere in discussione quel meccanismo automatico che si innesca e proviamo a chiederci “è il mio passato a parlare”?

Ho davvero motivo di dubitare di questa persona? Se no, perché lo faccio? Perché non mi fido? Queste domande possono aiutarvi a toccare con mano la vostra diffidenza e a farvi rendere conto che forse il problema non è tanto l’altro, ma il modo in cui abbiamo imparato a vederlo.

Se siete arrivati alla conclusione che non vi fidate di nessuno e che avete bisogno di un supporto in questo senso, rivolgetevi ad un esperto affinché possa aiutarvi ad abilitare e ri-abilitare questa capacità che per un motivo o per un altro avete perduto.


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