Net semiology: addio tecnici, benvenuti umanisti!
Il mondo di oggi è sempre più “connesso”. Il mondo virtuale ha gradualmente compreso come sia importante prestare attenzione alla realizzazione di siti web in grado di soddisfare le esigenze del popolo internauto. Sempre più si parla per esempio di web usability che suggerisce come progettare e creare un sito web usabile.
Un sito web si definisce usabile se soddisfa i bisogni informativi dell’utente, cioè il portale deve essere facile da accedere e da navigare e i suoi contenuti facili da comprendere. Proprio l’aspetto relativo all’accuratezza dei contenuti ha condotto ad una constatazione: sono tanti i siti che chiudono i battenti a causa di una scarsità nei contenuti o una cattiva organizzazione degli stessi. Per quale motivo? Parte della risposta al quesito risiede in una parola: comunicazione. Il mondo virtuale senza un’adeguata comunicazione rappresenta un corpo privo di anima. A partire da tali premesse per mantenere in vita il mondo virtuale risultano sempre più di fondamentale importanza, al pari di ingegneri e informatici, figure professionali che provengono dai cosiddetti studi umanistici.
Psicologi, sociologi, esperti in comunicazione sono ormai indispensabili per coordinare e progettare soluzioni Internet oriented ed il loro contributo ha permesso il consolidamento di una disciplina ben definita: la Net Semiology vale a dire la semiologia applicata al mondo virtuale.
La Net Semiology è una disciplina che si pone l’obiettivo di individuare tutti quei segni di comunicazione che risultano più idonei dal punto di vista grafico, sonoro e testuale, di navigabilità, di animazione e sistemico.
Gli studi condotti dalla Net Semiology hanno messo in evidenza che «i partecipanti all’azione comunicativa sono l’emittente (il responsabile del messaggio che vuole trasmettere un immagine di se attraverso i segni offerti da internet) e il destinatario (al quale è indirizzato il messaggio e che si spinge a compiere particolari azioni). La comunicazione web è una comunicazione cooperativa, nel senso che, chi invia un messaggio tramite la rete si aspetta dal suo navigante una collaborazione, un contributo, alla creazione del testo che sta fruendo (rappresentata da conoscenze di base che permettano di cogliere il contenuto di un sito specialistico, all’interesse che già l’URL o l’Home Page possono provocare nel Navigante). Anche se il destinatario assume una funzione importante per quanto riguarda la strutturazione della comunicazione web, questa non è utentecentrica, ma una relazione bipolare in quanto l’emittente ha bisogno di libertà nell’espressione della propria figura. Una comunicazione efficace genera risonanza cognitiva attraverso il feedback altrimenti genera entropia».
Risonanza cognitiva, comunicazione, entropia, tutti termini che caratterizzano la vita relazionale reale e che con il contributo delle “scienze umane” possono essere traslate nel virtuale, a riprova del fatto che tecnologie e psicologia percorrono la medesima strada.
Simona Lauri
Fonte: Netsemiology
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