Lo psicologo capisce se stiamo mentendo?
Quando parliamo della figura dello psicologo si apre un mondo davvero molto ampio che attira la curiosità di molti di noi, soprattutto di quelli poco informati circa queste tematiche.
Inutile dire che questa figura è, con buona probabilità, una delle più amate e odiate allo stesso tempo; per molti, infatti, si tratta di una professione del tutto blasonata e che in alcuni casi è piuttosto sopravvalutata. Non sono poche, infatti, le opinioni secondo cui la psicologia e lo psicologo non sono una reale professione scientifica quanto piuttosto una figura amica e quindi anche poco formale.
Ovviamente, e per fortuna, esistono pareri contrastanti e anche ricerche scientifiche che mostrano come, in realtà, lo psicologo sia una figura d’aiuto realmente importante in grado di aiutare e supportare molte persone in varie circostanze di vita. A ciò si aggiungono i riconoscimenti, anche formali, che vedono la psicologia come una disciplina scientifica e, quindi, lo psicologo come un professionista a tutti gli effetti.
Nonostante non si dovrebbero avere più dubbi riguardo la professionalità dello psicologo, c’è ancora molta strada da fare e soprattutto c’è molta curiosità riguardante la professione e la sua azione. Sicuramente questa curiosità nasce dalla poca diffusione dello psicologo e, soprattutto, delle scarse testimonianze che si hanno rispetto a tutto questo mondo.
Tra i vari dubbi che riguardano le sedute psicologiche ce n’è uno molto comune; le persone spesso finiscono col chiedersi “lo psicologo si accorge se il proprio paziente sta mentendo?” Durante la terapia è possibile distinguere ciò che è finto da ciò che è reale?
Lo psicologo: tra mito e realtà
La figura dello psicologo, probabilmente, è una di quelle poche professioni per cui si hanno ancora mille dubbi e domande. A proposito di ciò non possiamo dimenticare i mille stereotipi che circondano questa professione per cui spesso si crede che lo psicologo sia un amico o addirittura uno stregone in grado di comprendere ciò che realmente si pensa solo tramite uno sguardo.
Tutto questo, inevitabilmente, si associa a stereotipi negativi che circondano chi chiede aiuto ad uno psicologo; in questo caso, infatti, si ritiene che chi va dallo psicologo sia pazzo e viene visto e additato in modo negativo.
Cosa ha portato tutto questo?
Sicuramente a poca conoscenza e informazione rispetto a ciò che realmente fa lo psicologo, al motivo per cui si decide di seguire un percorso psicologico e a ciò che realmente accade durante una seduta psicologica. C’è poca informazione perché spesso si ha paura di parlare e discutere di ciò che realmente accade e del lavoro che c’è dietro la figura dello psicologo. Ecco perché oggi ci sono ancora molti dubbi rispetto al suo ruolo; potremmo quindi definire che si tratta di una figura che conosciamo poco e di cui, inevitabilmente, ci fidiamo poco.
Lo psicologo capisce se stiamo mentendo?
Una domanda che molti si pongono quando devono intraprendere un percorso psicologico è “lo psicologo capisce se stiamo mentendo?”
Importante, prima di ogni altra cosa, è capire il perché sentiamo il bisogno di mentire e le ragioni possono essere molte. Ad esempio, spesso ci si sente di dover mentire, soprattutto riguardo a temi molto delicati e importanti per noi, per proteggersi; è come se si avesse timore di aprire quel bagaglio che contiene tutte le proprie emozioni. Mentendo, quindi, ci si protegge da quelle emozioni intense.
Allo stesso modo, si potrebbe mentire perché non si ha certezza di potersi fidare dell’Altro. In questo caso, quindi, si cerca di raccontare una storia diversa per comprendere le reazioni dello psicologo e per capire se realmente ci si può fidare. Insomma, i motivi possono essere diversi e del tutto validi; si può avere paura di esporsi, di raccontarsi, di affidarsi completamente all’Altro e anche di entrare in contatto con emozioni intense, sia positive sia negative.
E veniamo ora alla domanda cruciale: lo psicologo capisce se il paziente sta mentendo?
Lo psicologo sicuramente non ha una sfera di cristallo per comprendere ciò che c’è dietro le nostre parole. Quello che sicuramente possiede, in quanto psicologo, è la capacità di analisi e di andare oltre; ad esempio spesso analizza le nostre parole ma anche i nostri comportamenti e tutta una serie di dettagli che fanno parte della comunicazione non verbale.
Altra cosa importante è che lo psicologo non ricerca sempre e comunque la verità, ma ascolta quella che è la verità del paziente e parte da essa per questo diviene poco importante capire se si sta mentendo. Quello che conta è capire perché si racconta una bugia, cosa c’è dietro e che valore ha nella propria storia.
Infine potremmo definire che, col tempo e una volta instaurata la fiducia terapeutica, le bugie spesso vengono a galla e danno spazio alla verità. Ma anche in quel caso è importante comprendere perché, in quel momento, le bugie abbiano preso piede.
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