Famiglia iperprotettiva che non riesce a dare affetto

Famiglia iperprotettiva che non riesce a dare affetto

Quando si parla di famiglia, non si può non associarla a termini come amore, affetto, protezione: eppure esistono famiglie iperprotettive che non riescono a compiere gesti affettuosi nei confronti dei loro figli.

Essere una famiglia iperprotettiva non significa necessariamente essere in grado di dare affetto, anzi, in un certo senso, agendo un iper-controllo ed un’iper-protezione, si può arrivare a ledere l’autonomia dei propri figli e non solo.

Ma cerchiamo di capire meglio cosa intendiamo per famiglie iperprotettive e che conseguenze può avere tutto questo.

Famiglia iperprotettiva: come si presenta?

Quando parliamo di famiglie iperprotettive, parliamo sicuramente di famiglie che non sono in grado di mostrare affetto ai loro figli, in modo funzionale, famiglie che non riescono a far prevalere dunque la loro autorità con le giuste dosi d’affetto, perché alla base sembra vigere una visione di famiglia in cui le emozioni sembrano quasi passare in secondo piano.

Qui l’amore non si sente: l’iperprotezione avviene sicuramente non attraverso gesti di affetto, a livello visivo o tattile, ma attraverso regole impartite per proteggere i propri figli. Da fuori, per quanto questi genitori possano essere considerati come dei genitori presenti, in realtà a livello emotivo non lo sono, proprio perché vengono a mancare le emozioni, le dimostrazioni di affetto.

Questi genitori si preoccupano in modo eccessivo dei loro figli, fino ad essere iperprotettivi: diventano quasi la loro ombra, camminano costantemente vicino a loro, ma allo stesso tempo non li abbracciano, non li coccolano, li soffocano e si sostituiscono a loro, fino a privarli della possibilità di sperimentarsi nelle situazioni più  varie.

Ma che conseguenze può avere tutto questo sui figli stessi? Figli questi che non si sentono amati ma che sentono di avere il fiato sul collo perennemente.

Conseguenze delle famiglie iperprotettive

Sicuramente, un modello educativo di questo tipo che privilegia l’iperprotezione non accompagnata dall’affetto, ha delle conseguenze importanti sui figli. Come si evince da alcuni studi, questi bambini, con molta probabilità, saranno adulti che potranno sviluppare una personalità dipendente, proprio perché non hanno avuto modo di sperimentarsi; è stato anche messo in evidenza il fatto che questi soggetti possono sviluppare in età adulta disturbi d’ansia.

D’altronde, le famiglie iperprotettive sono ansiose e, alla fine, insegnano questo ai loro figli: a reagire alle varie situazioni della vita con paura ed ansia costante; non stupiamoci, dunque, se questi bambini saranno adulti con una bassa capacità per quanto riguarda la gestione delle proprie emozioni e non riusciranno a gestire la frustrazione e la delusione.

Questo ci fa  capire una cosa importante: queste famiglie non permettono ai loro figli di sviluppare una personalità sana ed una piena autonomia e non permettono di rispondere in modo adeguato a varie situazioni difficili.

A  questi  bambini, infatti, non è stata data la possibilità di mettersi alla prova e questo, a sua volta, può portarli a sviluppare una bassa autostima. In alcuni casi possono anche essere sperimentati disturbi depressivi o relazionali come il narcisismo.

Consigli: come comportarsi con una famiglia iperprotettiva

Insomma le conseguenze, se parliamo di famiglie iperprotettive, non sono sicuramente da sottovalutare: cosa può fare dunque un genitore, affinchè possa riuscire a ricoprire efficacemente il suo ruolo, dal momento che anche da questo dipende il benessere psico-fisico dei suoi figli?

Sicuramente i genitori devono riuscire a rapportarsi ai loro figli considerandoli come esseri umani dotati della capacità di pensare e di sentire. Esseri che sicuramente hanno bisogno di regole, ma anche di  abbracci, coccole e attenzioni: i figli hanno il diritto di provare emozioni, di provare a gestirle da soli, senza l’ingombrante e costante presenza dei genitori. Solo così possono imparare a credere di più in loro stessi, per questo occorre accompagnare i propri figli in questo percorso, senza però sostituirsi a loro.

Riflessioni conclusive

Insomma,  essere genitori sicuramente non è facile e spesso si può poter incorrere in degli errori e questo è del tutto naturale. Alcuni errori, però, possono essere davvero “salati” da pagare: per questo è importante che i genitori riescano a ricoprire il loro ruolo, senza però diventare l’ombra dei loro figli.

I genitori devono abbracciare i loro figli, devono baciarli, coccolarli, poiché questo significa farli sentire amati e degni d’amore, altrimenti i figli cresceranno con la consapevolezza di  non poter essere amati, perché per primi i genitori non sono riusciti  a farlo, ma daranno a loro stessi la colpa di questa mancanza d’amore.

I bambini hanno dunque bisogno di protezione e non d’ iper-protezione, hanno bisogno dei loro spazi e di sbagliare. Hanno semplicemente bisogno di genitori in grado di offrir loro la possibilità di fare tutto questo, con una sana presenza, ma soprattutto con un sano amore.


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