Elaborazione del lutto nel post pandemia

Elaborazione del lutto nel post pandemia

Il lutto post pandemia e la sua elaborazione

Il momento storico che stiamo vivendo è molto particolare: nonostante in molti lo paragonino alla Guerra, in realtà la pandemia, e nello specifico quella che stiamo vivendo, è profondamente diversa.

Quello che viviamo ogni giorno è un evento improvviso che ci ha profondamente scosso e toccato e che ancora stiamo combattendo: da un giorno all’altro non solo siamo stati costretti a cambiare abitudini e stile di vita, ma ci siamo anche dovuti adattare ad una “nuova socialità”: quello che prima era scontato e ci faceva stare bene, come abbracciare o baciare un nostro conoscente, ora invece è diventato un elemento di pericolosità e di possibile contagio.

Un altro aspetto sicuramente rilevante è proprio quello psicologico, non soltanto rispetto ad abitudini e stile di vita, ma anche rispetto alla tematica della morte e del lutto: questi due momenti prima venivano vissuti in completa vicinanza dei familiari e dei cari mentre ora tutto questo non è possibile.

Come si può elaborare il lutto nel post pandemia?

Il lutto nella pandemia: cosa è cambiato?

Molte cose sono cambiate, giorno dopo giorno ci stiamo adattando a vari cambiamenti e novità: questo cambiamento ha travolto anche il mondo del lutto: a causa del Coronavirus, infatti, questo momento si vive in modo totalmente diverso rispetto a qualche tempo fa; non è più possibile vivere questo momento nella propria comunità, la quale forniva un grande aiuto per l’elaborazione della perdita.

L’elaborazione del lutto, infatti, è possibile proprio grazie a due momenti importanti: il saluto personale ed il saluto collettivo.

Saluto personale

Il saluto personale è un momento davvero cruciale per l’elaborazione del lutto: proprio grazie a questo momento, infatti, i cari della persona morente riescono a dargli l’ultimo saluto e ciò ha un profondo valore simbolico in quanto si riesce a “stare meglio” proprio perché si sente di aver accompagnato il proprio caro in questo passaggio: dirsi addio è sicuramente un primo passo affinché la perdita venga elaborata correttamente.

Questo, durante la pandemia, non è più possibile: ogni persona malata in ospedale muore, con buona probabilità, da solo e senza sentire la vicinanza fisica o emotiva di un proprio caro e questo non è solo tragico per chi muore ma anche per la sua cerchia stretta: non si riesce più ad avere il momento di saluto personale così tanto importante. A ciò si aggiunge il fatto che spesso i familiari non riescono nemmeno più a vedere il proprio caro prima di questo triste evento.

Saluto collettivo

L’altro momento cruciale, che ormai viene meno a causa della pandemia, è proprio il momento del saluto collettivo: ogni rituale è proibito. Seppur questo sia ragionevole, non aiuta il momento dell’elaborazione del lutto; la collettività, infatti, ha un ruolo ben preciso nell’elaborazione di questo momento.

Grazie a questi rituali, infatti, i cari sentono e percepiscono la vicinanza, l’empatia e la socialità della propria comunità e ciò non può che aiutarli nel darsi la forza per affrontare questo momento particolare.

Questo è, da sempre, un momento cruciale per l’elaborazione del lutto che oggi invece viene a mancare prepotentemente. Ci si ritrova, infatti, a dover affrontare la perdita da soli, imprigionati nella propria solitudine.

Come gestire il lutto durante il Coronavirus?

Come abbiamo delineato, la pandemia ci ha sottratto di moltissime certezze e ci siamo dovuti adattare a nuove abitudini; per quanto riguarda il lutto, questi cambiamenti sono ancora più difficili da affrontare: chi ha vissuto perdite in questi momenti di pandemia si sente come “congelato” o “in una bolla”.

I rituali che prima ci davano modo di affrontare anche i momenti difficili, ora sono venuti meno e ci hanno lasciato inevitabilmente confusi e spaesati. Cosa fare, quindi? Come elaborare il lutto in questo momento?

Non isolarti

Seppur possa sembrare una contraddizione considerando il periodo, in realtà è quello che si deve fare in momenti così delicati: spesso succede che, stando da soli, ci si abitui alla solitudine e quindi ci si allontani anche da chi tenta disperatamente di starci vicino; a ciò bisogna aggiungere che, in questo periodo, molti si rassegnano alla solitudine soprattutto di fronte a difficoltà e momenti difficili.

Questo è da evitare: apprezzate e cogliete l’opportunità di un semplice messaggio o di una telefonata e abituatevi a questo modo di vicinanza, sicuramente diversa rispetto a quella fisica. Probabilmente per alcuni può risultare strano ma col tempo ci si abitua…  e avere una parte della giornata occupata da questi rapporti, seppur a distanza, aiuta ad elaborare meglio il lutto.

Recupera alcuni rituali

Un buon modo per elaborare il lutto nel post pandemia potrebbe essere quello di ripartire da ciò che è stato interrotto. Ad esempio potete pensare di organizzare un funerale collettivo, seppur simbolico, dopo l’emergenza così da ripartire da quel momento e avviare nuovamente il momento di elaborazione che, inevitabilmente, il lockdown ha interrotto o cambiato. Questo potrebbe essere un modo per avere nuovamente delle certezze e, soprattutto, per ripartire  da quel momento.

Inoltre, potrebbe aiutarvi a sentire la vicinanza di tutti quelli che vi vogliono bene.


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