Cos’è e come si manifesta un attacco di panico?
Parlare di attacco di panico ormai è quasi naturale: quando si sente parlare di come si manifesta un attacco di panico, molti di noi si attivano e iniziano ad associare una serie di situazioni ed eventi che hanno vissuto o di cui hanno sentito parlare anche indirettamente. Effettivamente gli attacchi di panico sono, ad oggi, molto frequenti e quindi se ne sente parlare sempre di più.
Perché si parla di attacco di panico?
A questa popolarità dobbiamo dare merito anche a tutti i film ed alle serie tv che parlano proprio di questi episodi e di questo disturbo.
Sempre più, infatti, ci si occupa dell’informazione dei disturbi di carattere psicologico e gli attacchi di panico sono tra quelli di cui si fa spesso informazione e divulgazione. Questo, però, ha anche dei lati negativi in quanto spesso si parla di attacchi di panico secondo etichette o immagini comuni e stereotipate che, quindi, non danno il giusto credito a questi eventi. Insomma, nonostante se ne senta spesso parlare, non è così facile sapere cosa sono gli attacchi di panico e, soprattutto, come si manifestano nella realtà. Le domande, infatti, riguardano molto spesso questi aspetti proprio per cercare di comprenderli a pieno e capirne il meccanismo alla base.
Attacco di panico: cos’è realmente?
La prima vera domanda a cui dobbiamo dare risposta è “cos’è l’attacco di panico? “Ovviamente per rispondere a questa domanda, dobbiamo cercare di andare oltre rispetto a ciò che magari abbiamo osservato in tv e a quello che ci è stato raccontato da terze persone.
Quando parliamo di attacco di panico, infatti, parliamo di una manifestazione di un disturbo estremamente complesso che quindi va conosciuto, analizzato e compreso a fondo. L’attacco di panico è un evento caratterizzato da uno stato di angoscia e di ansia davvero molto intenso che spesso si manifesta in modo improvviso nella vita del soggetto e che, proprio per questo, è spesso vissuto come particolarmente intenso e invalidante da parte di chi ne soffre.
L’attacco di panico, infatti, ha una componente psichica e una fisica; oltre allo stato di angoscia e di ansia, infatti, sono presenti anche una serie di sintomi fisici che quindi amplificano lo stato di ansia. In questo caso, quindi, il corpo e la mente vanno di pari passo e, ovviamente, mandano un segnale molto forte alla persona ossia quello di malessere, disagio e angoscia.
Di solito, l’attacco di panico può durare dai 10 ai 15 minuti e, ovviamente, proprio per la sua intensità chi lo vive ha spesso la sensazione che sia molto più durevole nel tempo. Inoltre, per la sua intensità, spaventa chi lo vive tanto che di solito quando accade per la prima volta la persona sente il bisogno di recarsi al pronto soccorso perché teme e ha paura di essere in pericolo di vita.
Insomma, tutto ciò ci aiuta a comprendere quanto, effettivamente, sia invalidante e quanto sia difficile gestirlo ottimamente per chi lo vive. La paura principale, infatti, è quella di non avere il controllo del proprio corpo e anche quella di morire.
Come si manifesta l’attacco di panico: vediamolo insieme qui di seguito
Altra domanda che spesso ci si pone riguardo l’attacco di panico è “come si manifesta?“ Cosa ci può aiutare a capire che ciò che viviamo è proprio un attacco di panico? Come già accennato, l’attacco di panico è un episodio di angoscia e di ansia davvero molto intenso che è anche caratterizzato da una componente fisica e una psichica.
Sono presenti, infatti, sintomi tipicamente fisici come la tachicardia, il battito cardiaco accelerato, la sudorazione eccessiva o anche la difficoltà a respirare in quanto si percepisce un’oppressione toracica. Spesso sono anche presenti vertigini, senso di nausea o di svenimento, tremori, palpitazioni e formicolio. La maggior parte dei sintomi fisici, quindi, riguarda proprio la respirazione e anche il battito cardiaco ed è per questo che subito ci si allarma quando si vive un episodio di questo tipo.
A ciò si aggiungono i sintomi psichici come la paura di morire, l’angoscia, l’ansia, la paura di non avere il controllo del proprio corpo e della situazione che si sta vivendo oltre alla depersonalizzazione, ossia la sensazione di irrealtà, che ciò che sta accadendo non sia reale abbinate alla paura di star per diventare matto perché senza alcun controllo.
Tutto questo, quindi, può innescare anche una paura verso la ripetitività di questi eventi; ed è questa paura ad innescare, poi, un circolo vizioso.
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