Attrazione per i carcerati e le persone da strada

Attrazione per i carcerati e le persone da strada

Per quanto riguarda l’ambito della sessualità e dell’attrazione sessuale, ci sono tantissimi aspetti poco noti che possono effettivamente sorprendere in quanto, appunto, poco noti. Sicuramente questo è da attribuire a tutti i vari tabù che dominano l’ambito sessuale e le relazioni: nonostante l’Amore sia il sentimento che domina e riesce a dominare il mondo e tutti noi,  allo stesso tempo rappresenta un tema scottante soprattutto per ciò che riguarda la variabile sessuale connessa.

Nel mondo sessuale e delle attrazioni, ci sono spesso fenomeni che conosciamo poco e che dall’esterno possono apparire del tutto folli o comunque poco ragionevoli. Uno di questi fenomeni è l’attrazione per i carcerati, pluripregiudicati o le cosiddette “persone da strada” che quindi siamo soliti vedere per strada e guardare con sufficienza.

Per molte persone, invece, questo diviene motivo di attrazione e soprattutto di avvicinamento. Insomma, ci si sente attratti da persone che, per molti versi, possiamo definire diverse da noi. Molti si pongono però una domanda a tal proposito: “perché questo accade? “

Insomma perché si prova attrazione per i carcerati e in generale per questa tipologia di persone?

Ibristofilia: ne avete mai sentito parlare?

Partiamo subito col dire che questo fenomeno e questa forma di attrazione è alquanto comune o, comunque, non è così strana e folle come si potrebbe osservare dall’esterno. Seppur possa sembrare assurdo provare attrazione per chi, comunemente, è visto come fonte di pericolo e anche di malessere, in realtà ciò per alcuni assume una particolare attenzione e può diventare forma di attrazione e di fascino. Insomma può effettivamente diventare anche una forma di fonte di piacere ed infatti il termine Ibristofia è proprio legato ad una parafilia che è legata al provare eccitazione sessuale per chi sappiamo essere un criminale e quindi  per chi agisce contro la Legge.

In questo caso, quindi, la nostra attrazione sessuale è diretta verso chi sappiamo agire contro qualcuno e dunque verso chi è grado di causare danno ad altri. Ecco che, quindi, l’attrazione per carcerati così come per i pluripregiudicati possono diventare fonte di attrazione.

Si tratta di un fenomeno che è stato osservato per la prima volta dallo psicologo John Money che ha osservato diversi casi in cui soprattutto le donne erano attratte da uomini che avevano avuto problemi con la Legge e che in alcuni casi stavano anche scontando la loro pena.

La storia è piena di serial killer che avevano, o hanno, una serie di ammiratrici e di amanti reali.

Perché si prova attrazione per i carcerati?

A questo punto potremmo chiederci: ma perché? Quale meccanismo si trova alla base di questo fenomeno che spesso può anche determinare esiti negativi per chi ne è coinvolto? Partiamo con il dire che, perlopiù, sono le donne eterosessuali a subire questo fascino.

Dunque sono queste donne, in misura maggiore,  ad essere  coinvolte in questa situazione e che quindi soffrono di questa parafilia.

Teoria evoluzionista

La prima teoria che ci è stata fornita circa questo fenomeno sembra essere nettamente evoluzionista e afferma come le donne siano più attratte sessualmente dai soggetti “forti”, i cosiddetti “uomini alfa”, che quindi sono anche quelli dotati di geni più forti. In questo caso, quindi, l’uomo che è in grado di andare contro la Legge e la morale è percepito essere più forte, poiché riesce a prevalere sull’altro.

Teoria culturale

Accanto a questa prospettiva, ne abbiamo un’altra  che potremmo definire come culturale. In questo caso, quindi, si pensa che questa attrazione possa essere determinata dalla cultura patriarcale portata all’estremo che porta le donne ad essere affascinate dall’ideale dell’uomo che deve sottometterle.

In questo caso, la violenza e la sottomissione dell’altro possono essere lette come un sinonimo di mascolinità e di forza e, soprattutto, trovano giustificazione nella visione patriarcale della società in cui le donne sono viste proprio come “qualcosa da dominare e sottomettere”.

Sono soprattutto le donne a subire l’influenza di questa coltura e, quindi, ad alimentare la propria attrazione verso uomini che sono in grado di combaciare con questo modello.

Altra teoria: il fascino della diversità, della novità e del proibito

Un’altra spiegazione possibile potrebbe essere quella che vede l’altro come affascinante soprattutto per la sua diversità: in questo caso, quindi, vedere che l’altro così diverso dai nostri “canoni” e criteri può alimentare una forma di curiosità e di attrazione in quanto ci si sente di essere coinvolti nell’andare oltre il proprio limite.

Insomma è come se si volesse esplorare questo campo e, soprattutto, è come se ciò diventasse affascinante perché conduce a quello che è “proibito” e poco raccomandato. Tutto ciò affascina perché ci spinge oltre i nostri limiti, in ciò che è nuovo e la novità si sa, spesso attrae proprio come il proibito.


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