Cos’è l’eiaculazione precoce e come affrontarla
L’eiaculazione precoce è un problema che affligge il sesso maschile e che, per alcuni, può diventare un vero e proprio incubo difficile da affrontare.
Insomma, quando tocchiamo la sfera sessuale è difficile che qualcuno non ne resti colpito: questo è ancor più vero se la problematica riguarda i maschi che, spesso, danno grande rilevanza a quest’aspetto della loro vita.
Cos’è l’eiaculazione precoce e come si può affrontare?
Quando parliamo di eiaculazione precoce, facciamo riferimento ad una disfunzione sessuale maschile che colpisce maggiormente gli uomini sotto i 60 anni. Tale disturbo non è così raro, come potremmo credere: anzi, si ritiene che circa il 20-30% di uomini ne soffra, a prescindere dall’età.
Ma in cosa consiste?
In pratica si tratta di una risposta sessuale caratterizzata da una sequenza eiaculatoria abbreviata che si verifica più velocemente e con minore controllo da parte dell’uomo.
Sono presenti alcune caratteristiche di questo disturbo:
- avviene alla minima stimolazione sessuale, ma soprattutto prima che il soggetto lo voglia;
- l’individuo ha poco controllo dell’eiaculazione che, quindi, avviene in modo quasi incontrollato;
- il soggetto vive un disagio personale molto intenso e un’insoddisfazione per i rapporti sessuali, proprio a causa di questo disturbo.
La craterizzazione ed i sintomi di questo disturbo sono pervasivi: il soggetto, oltre che ad avere un disturbo sul piano “fisico”, soffre anche da un punto di vista psicologico e personale.
Questa sofferenza è molto intensa anche perché, per un uomo, la sfera sessuale ha molto importanza e rilevanza. Tutto ciò spiega perché, nonostante sia diffuso e pervasivo, questo disturbo sia poco diagnosticato e poco trattato.
Se leggiamo ciò alla luce della grande difficoltà di parlare di problematiche sessuali, capiamo come questo porti molti di loro a non parlarne e, quindi, a non trattare questo disturbo.
Quali sono le sue cause?
In realtà non c’è un’unica causa, ma sono diversi i fattori scatenanti. Alcuni sono di natura fisica: stati infiammatori, prostatiti oppure stress da parte del soggetto. Questi fattori, generalmente, causano il disturbo in modo transitorio: quando presenti lo causano ma, se trattati, o comunque al loro diminuire, possono determinare un’eliminazione dell’eiaculazione precoce.
Quello che, però, generalmente causa il disturbo e ne determina poi un mantenimento, è lo stato psicologico del soggetto: i fattori psicologici possono causare l’eiaculazione precoce e generare un vero e proprio circolo vizioso.
In che senso? Molte volte, ciò che determina il disturbo è un’iniziale inesperienza: il soggetto alle prime esperienze sessuali, difficilmente, riesce ad avere controllo della propria eiaculazione.
Cosa può succedere, quindi?
Che ciò diventi una vera e propria fobia per il soggetto: essendo consapevole di questa difficoltà, tenderà a farsi dominare dall’ansia da prestazione e dalla vergogna di poter essere scoperto dal partner. In questo caso, inevitabilmente, il disturbo si ripresenterà con più forza: il soggetto tenderà ad essere dominato da queste preoccupazioni e dalla paura di “fallire” e, quindi, fallirà.
Come una profezia che si auto-avvera.
Si viene a creare, quindi, un circolo vizioso che potrebbe causare anche un allontanamento del soggetto dall’attività sessuale, a causa di un forte senso di disagio e di vergogna.
Come affrontare l’eiaculazione precoce?
Come accennato, il disturbo spesso ha delle cause psicologiche che ne determinano la stabile presenza.
Quello che è necessario fare è rivolgersi ad uno specialista, per le diverse visite mediche: in questo modo, potranno essere rilevati, se presenti, i fattori biologici e quindi si potrà procedere con cure specifiche.
Nel caso in cui non ci siano cause mediche alla base, è inevitabile rivolgersi ad un esperto, per trattare i fattori psicologici che causano il disturbo.
La terapia spesso utilizzata per il trattamento di questo disturbo mira ad aumentare i tempi di latenza eiaculatoria cercando di sviluppare, nel soggetto, la consapevolezza circa le sensazioni fisiche che precedono l’orgasmo. Questo grazie ad un lavoro di riflessione cognitiva e sulla gestione dell’ansia da prestazione, che è uno dei fattori che rende stabile il disturbo.
Molto utile è anche la psicoterapia di coppia dato che anche alcune dinamiche relazionali possono determinare il disturbo, come conflitti tra partner. Inoltre, anche se non presenti fattori relazionali alla base del disturbo, spesso l’eiaculazione precoce produce effetti anche sulla coppia, come insoddisfazione e tensione.
In questo caso, la psicoterapia è molto utile.
Consigli per gestire l’eiaculazione precoce
Come abbiamo visto, è un disturbo da non sottovalutare, poiché può determinare un vero e proprio malessere nella vita del soggetto. Ma come affrontarla, praticamente?
Uno dei consigli più ovvi, ma anche più efficaci è: rilassatevi.
Infatti, molte volte il disturbo è causato da stress o comunque dall’ansia di prestazione: ciò, inoltre, può mantenerlo stabile. Molto utile è rilassarsi, dunque: questo è possibile farlo in diversi modi. Per esempio, regolarizzando la propria routine e i propri ritmi e alleviando il carico di lavoro nella propria vita.
Oppure, molto utile può essere concentrarsi sulle sensazioni corporee e fisiche che il proprio corpo sperimenta durante il rapporto: concentrandovi su ciò che vi “fa stare bene”, riuscirete a diminuire la tensione e l’ansia, riuscendovi a godere ciò che di bello state vivendo.
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