5 sintomi che indicano la presenza di depressione

5 sintomi che indicano la presenza di depressione

I sintomi che indicano la presenza di depressione e alcuni suggerimenti

Chi di voi non ha sentito parlare, almeno una volta, di depressione? E quanti sanno davvero cosa sia? Forse pochi.

La depressione è uno di quei disturbi di cui sentiamo parlare spesso e volentieri, eppure sono in pochi a  conoscerlo, nonostante colpisca diverse persone: si stima, infatti, che siano circa 15 persone su 100 a soffrirne.

Ma quanto conosciamo davvero questo disturbo?

Si può dire che, seppur sia molto “diffuso”, è effettivamente poco conosciuto, soprattutto nelle sue manifestazioni evidenti: infatti è descritto come un disturbo difficile da individuare, soprattutto da chi è “meno esperto” e che, sempre più frequentemente, passa inosservato.

Quali sono i sintomi che indicano la presenza di una depressione ovviamente significativa dal punto di vista clinico?

I sintomi della depressione

I sintomi della depressione molte volte si confondono con quelli che tutti, più o meno una volta nella vita, hanno sperimentato in stati di tristezza; ma cosa differenzia la depressione dalla tristezza?

Sicuramente un elemento fondamentale è la questione dei tempi: nel caso di una depressione clinicamente significativa, i sintomi durano per un lungo periodo di tempo.

Umore depresso: primo segnale

Il primo tra i sintomi della depressione e quindi anche un grande segnale che manifesta chi soffre di questo disturbo è l’umore depresso presente per molto tempo. Con Umore depresso si intende principalmente l’insorgenza di stati d’animo negativi quali tristezza continua ed intensa, disperazione, rabbia ed apatia che possono portare il soggetto anche a pensieri e ideazioni suicidarie.

Diminuzione di interesse e piacere: secondo segnale

Un altro grande segnale della depressione è la mancanza di interesse e di piacere che il soggetto vive e che, molto spesso, manifesta: insomma, un soggetto potrebbe non aver interesse per alcune attività, anche quelle che prima svolgeva volentieri, e spesso questo è dovuto ad una mancanza di piacere. Questa mancanza di interesse e piacere può coinvolgere diverse sfere, anche quella sessuale.

Autosvalutazione: terzo segnale

Un altro grande segnale della depressione è l’autosvalutazione: il soggetto può poter essere letteralmente bombardato da idee negative di sé stesso, della sua vita, del suo lavoro e quindi di ogni sfera della propria vita. Questo porta anche ad una bassa autostima che, involontariamente, rende il soggetto ancor più depresso causandogli un vero e proprio malessere.

Insonnia o ipersonnia: quarto segnale

Chi soffre di depressione può sperimentare anche insonnia o ipersonnia, ovvero un cambiamento del ritmo del sonno. Questo sicuramente è un segnale molto evidente proprio perché riguarda la sfera fisica, quindi tangibile.

Cambiamento nel peso e nell’appetito: ultimo segnale

Un altro segnale che, spesso, viene riconosciuto e può diventare un vero e proprio campanello d’allarme, soprattutto per chi sta intorno al soggetto depresso, è il cambiamento di peso e dell’appetito: il soggetto potrebbe, infatti, dimagrire senza aver attuato una dieta oppure ingrassare in modo sicuramente anomalo. A ciò si potrebbe aggiungere anche un cambiamento nell’appetito: potrebbe quindi verificarsi un maggior appetito, che ovviamente a sua volta porta ad un aumento di peso, oppure ad una perdita di appetito e quindi al dimagrimento.

Consigli: cosa fare in caso di sintomi depressivi?

Pensate che questi segnali abbiano qualcosa di familiare? Li state vivendo in prima persona o qualcuno che è al vostro fianco li sta sperimentando?

Se avete capito che questi segnali si avvicinano o sono esattamente ciò che state vivendo in quest’ultimo periodo, potete seguire questi consigli utili.

Accetta la Depressione: primo consiglio

La depressione viene spesso confusa con la tristezza o la malinconia. Seppur qualche segnale possa essere simile, sicuramente nel caso specifico della depressione i sintomi sono più intensi e durano per un tempo molto più lungo. Nonostante questo, spesso vengono ignorati o minimizzati.

Vediamo come dunque sia presente in chi vive questo disturbo in prima persona una tendenza a minimizzare e a non accettare ciò che si vive davvero.

A tal proposito non possiamo non dare un prezioso consiglio: quello di accettare e riconoscere la depressione, perché solo successivamente si potrà agire.

Non vergognarti: secondo consiglio

Un altro sentimento molto comune nei soggetti che soffrono di depressione è la vergogna: in molti non si sentono in diritto di esprimere la propria sofferenza e si vergognano ad ammettere che soffrono di una malattia. Questo molto probabilmente è legato al fatto che le malattie psichiche, ancora oggi, sono considerate come malattie di cui bisogna vergognarsi e che non possono essere espresse.

Tutto ciò è assolutamente una costruzione sociale: non c’è nulla di male a soffrire di depressione, quindi perché vergognarsi e non cercare aiuto?

Chiedere aiuto: terzo consigio

È bene cercare di capire se i sintomi elencati perdurano da almeno due settimane e se stanno portando  a disagi  in diversi ambiti perchè, in questi casi, sarebbe opportuno ricorrere all’aiuto di uno psicologo professionista che possa aiutare il soggetto che ne soffre ad uscirne.

Tra gli interventi possibili abbiamo la terapia cognitivo-comportamentale, che ha lo scopo di aiutare la persona depressa ad adottare nuovi punti di vista, individuando i modi di pensare negativi, che  quindi mantengono ll disturbo stesso.

Alla base di questo disturbo, insomma, ci siamo noi ed i nostri pensieri: per questo bisogna intervenire su di essi.


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