Uno psicologo può avere bisogno di uno psicologo?
Il mondo della psicologia, spesso, è visto come qualcosa di lontano con tantissime incertezze e perplessità rispetto a questo ambito; probabilmente anche voi vi sarete posti qualche domanda rispetto al mondo della psicologia perché molte questioni sono spesso difficili da comprendere fino in fondo.
Una domanda che molti si pongono, sia che si tratti di persone “al di fuori” di questo ambito sia che si tratti di studenti o di persone che da poco si sono approcciati ad esso è la seguente: “uno psicologo può avere bisogno, a sua volta, di uno psicologo quindi dell’aiuto di un suo collega?”
È sicuramente una domanda difficile a cui dover rispondere anche perché tocca diversi ambiti della psicologia e soprattutto della deontologia professionale. Cerchiamo quindi di rispondere al meglio, per mettere in evidenza degli aspetti rilevanti.
Lo psicologo può vivere un disagio psicologico?
Come abbiamo già accennato, la risposta alla domanda che ci siamo posti precedentemente non è semplice da dare perché ci sono vari aspetti da considerare: prima di tutto dobbiamo partire col dire che lo psicologo è, a tutti gli effetti, una persona che ovviamente ha un ruolo e quindi svolge un lavoro. Sicuramente, però, non dobbiamo dimenticare che dietro questo ruolo e questa professione c’è un essere umano a tutti gli effetti.
Questa premessa è fondamentale per capire che lo psicologo non è un essere mitologico e, quindi, perfetto. Anche lo psicologo, infatti, può vivere situazioni di stress e disagi di vario tipo che può arrivare a percepire come pericolose e che quindi possono mettere a rischio il suo benessere psicologico e, alla luce della premessa iniziale, non dovremmo stupirci di tutto ciò, proprio perché lo psicologo è una persona.
In alcuni casi, questo disagio può anche emergere in relazione a delle situazioni con cui viene a contatto proprio per via del lavoro da “psicologo”. Nel suo lavoro, infatti, lo psicologo entra a contatto e si approccia a tantissime situazioni che possono anche essere molto delicate e che possono riattivare alcuni vissuti della propria vita.
Può succedere che egli a causa, o grazie, alla sua professione entri a contatto con questi vissuti che, quindi, possono causare disagio e malessere, pertanto la prima domanda a cui dobbiamo rispondere è: “lo psicologo può vivere un disagio psicologico?”
Sicuramente sì, e per tantissimi motivi diversi, così come può succedere a tutti gli altri esseri umani. Questo perché lo psicologo è questo: un essere umano.
Lo psicologo può avere bisogno di uno psicologo?
Veniamo ora alla domanda posta inizialmente: lo psicologo può avere bisogno, a sua volta, dello psicologo? Sicuramente sulla base di quello che abbiamo discusso poc’anzi, possiamo rispondere con fermezza di sì. Lo psicologo non è perfetto: nel momento in cui sente o si ritrova a vivere un disagio e un malessere psicologico, è giusto che si rivolga ad un professionista che possa aiutarlo in questo senso.
Anzi, proprio per la sua formazione e per la sua forma mentis, lo psicologo sarà più propenso a recarsi da uno psicologo perché sicuramente sarà in grado di riconoscere l’importanza del dover prendersi cura del suo benessere psicologico che, quando viene meno, alla fine si riversa sui vari aspetti della vita, ad esempio sulla salute fisica come sul lavoro stesso.
Ecco perché lo psicologo può aver bisogno di uno psicologo e ovviamente non c’è alcuna regola deontologica che lo vieti, anzi ci sono varie situazioni che vedono questo passaggio come una “tappa obbligata”, ad esempio nel percorso di formazione per la psicoterapia, lo psicoterapeuta in formazione deve affrontare un percorso di questo tipo così da “risolvere” i nodi della propria esistenza; ovviamente è obbligatorio in tutti gli orientamenti, ma molti lo includono nel percorso di formazione quinquennale.
Un’altra situazione in cui è possibile che lo psicologo si rivolga e abbia bisogno di un suo collega, riguarda l’ambito lavorativo: in questo caso lo psicologo potrebbe aver bisogno di un supporto sia perché, magari, avverte un malessere che deriva proprio dall’ambito lavorativo, ma anche per una supervisione, un supporto lavorativo in cui, appunto, lo psicologo viene affiancato da un suo collega.
Questo può avvenire in varie situazioni, ad esempio quando lo psicologo sperimenta delle difficoltà riguardo una diagnosi o anche nel caso in cui sia necessario usare alcune tecniche specifiche per un trattamento. Insomma, in questo caso si viene ad instaurare una collaborazione tra due psicologi che lavorano, insieme, al caso.
Ovviamente, in quest’ultimo caso, si parla di un bisogno prettamente lavorativo: effettivamente, lo psicologo potrebbe avere bisogno di un suo collega per lavorare al meglio.
Tutto ciò ci riporta alla domanda iniziale: lo psicologo può aver bisogno di uno psicologo? A questo punto possiamo rispondere con un bel sì.
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