Sei vittima di violenza psicologica? Ecco come scoprirlo.

Sei vittima di violenza psicologica? Ecco come scoprirlo.

Spesso sentiamo parlare di violenza psicologica che, al giorno d’oggi, sembra essere sempre più diffuso: parliamo di un problema subdolo e difficile da riconoscere poiché silenzioso.

Cos’è la violenza psicologica?

“Il maltrattamento psicologico è quel qualcosa in grado di distruggere completamente una persona. Un silenzio, uno sguardo freddo o un’occhiata di disprezzo possono fare molto male”.  (María José Rodríguez de Armenta)

Da questa definizione possiamo capire quanto possa fare male e lasciare ferite che durano nel tempo: ferite che non si vedono, ma che bruciano.

Il maltrattamento psicologico è una forma di violenza in cui, spesso, la vittima non si rende conto di esserne  “vittima”, fin quando non viene aggredita fisicamente: una sorta di violenza invisibile che può avere conseguenze altrettanto invisibili.

Tipologie di maltrattamento psicologico

Spesso, questo tipo di violenza deriva proprio da chi ci sta vicino, da chi amiamo: ed è qui che entra in gioco la violenza psicologica nella coppia: pensate a quando si recrimina all’altro, costantemente, di non essere abbastanza per lui /lei o di meritare di più: tutto questo, a lungo andare, può far sentire inadeguati.

Non da meno è la violenza psicologica in famiglia: alcuni meccanismi possono essere manifestati anche nei confronti dei figli, per manipolarli e far si che facciano quello che i genitori vogliono: pensate, ad esempio, quando esprimono le loro opinioni, in un modo manipolatorio che non tiene conto del volere del figlio, che alla fine obbedisce, senza opporsi.

Come può questo bambino, da adulto, non diventare insicuro?

Caratteristiche del maltrattamento psicologico

Maltrattare significa anche dire parole che fanno male, che denigrano e non tenere conto dell’altro, del suo volere: d’altronde, l’obiettivo di un maltrattamento psicologico è questo: sottomettere una persona che, spesso, nemmeno se ne accorge.

Per prendere consapevolezza del problema, iniziamo a far caso a questi piccoli, ma grandi segnali.

  • Insulti e parole di disprezzo: chi vi maltratta psicologicamente vi disprezza. Vi fa sentire una nullità.
  • Gelosia eccessiva: se vi tratta male, ma al contempo mostra nei vostri confronti una gelosia eccessiva, vuole legarvi a sé.
  • Tentativi di isolamento da terzi: chi vi maltratta vi vuole tutta/o per sé. Controlla le volte in cui uscite e con chi uscite. E soprattutto decide lui/lei quando potete uscire.
  • Minaccia costante: un’altra arma? Minaccia di abbandonarvi o tende a stuzzicarvi, proprio nei punti più critici.
  • Sensi di colpa: come se non bastasse, chi vi maltratta psicologicamente vi fa credere di essere voi i colpevoli di tutto. Vi fa sentire soli, incapaci di reagire.

Conseguenze della violenza psicologica

Come anticipato, le conseguenze di questo tipo di maltrattamento non sono visibili: un braccio rotto è visibile, ma quando si parla di violenza psicologica, le cose sono completamente diverse.

Questo tipo di violenza, però, può portare ad una serie di conseguenze come:

  • Perdita di memoria: chi è sottoposto ad un simile trattamento sperimenta ansia e stress: per questo può succedere che si verifichino vuoti di memoria, bassa concentrazione. Da un punto di vista biologico, sembrerebbe che le aree del cervello legate alla memoria, non funzionino come dovuto in presenza di situazioni stressanti.
  • Instabilità emotiva: la vittima, convinta che la situazione cambi, si ritrova invece a sperimentare nuove delusioni e frustrazioni che fanno di non essere più padroni della propria vita.
  • Ripercussioni fisiche: una vittima di questo tipo di maltrattamento non subisce violenza fisica, eppure, a lungo andare, chi viene maltrattato psicologicamente può manifestare sintomi fisici come: insonnia, dolore muscolare, disturbi digestivi.
  • Senso di smarrimento: chi subisce tutto questo, arriva a pensare che nulla può servire per cambiare la situazione e si rassegna alla condizione in cui si trova.
  • Pensieri suicidi: la vittima può avere pensieri legati al suicidio per riuscire a liberarsi da questa violenza: per questo il suicidio viene visto come una soluzione a tutti i problemi.

Come uscire dalla violenza psicologica?

Sicuramente è necessario capire se la relazione che si sta vivendo, in coppia o meno, presenta i segnali appena individuati. Cercate di riprendere in mano la vostra vita,  coltivate quello che vi piace. Partite dalle piccole cose, ad esempio iscrivendovi ad un corso o in palestra.

Iniziate a conoscere nuove persone e riprendete i contatti con chi amate e, soprattutto, fate attività fisica: una vera medicina che aiuta a rilassarvi e a stare meglio con voi stessi.

Allontanatevi dalla fonte del maltrattamento. Bisogna avere il coraggio di allontanare chi ci fa del male. Se questo vi risulta difficile, provate a parlarne con uno psicologo online.

Ricordate che “il maltrattamento che preoccupa di più è quello che non lascia segni sulla pelle” Walter Riso.


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