Verso una genitorialità consapevole

Verso una genitorialità consapevole

Genitorialità consapevole: un viaggio attraverso ciò che siamo e verso ciò che saremo.

Non esiste il genitore perfetto, non esiste un unico modo per essere genitori. Esistiamo noi con le nostre storie passate e le nostre storie presenti, esistono i nostri figli.

Esiste un legame profondo tra i genitori che siamo oggi e i figli che siamo stati un tempo. Possiamo scegliere di interrogarci, con uno sguardo consapevole su chi eravamo ieri, su chi vogliamo essere oggi qui, ora con i nostri figli e costruire una relazione autentica con loro in virtù di un’esperienza familiare serena e piena.

Genitorialità consapevole come occasione

La genitorialità è un passaggio molto delicato che segna un momento cruciale nella vita di una persona. Ad un certo punto senti che arriva il momento di mettere un punto all’ultimo capitolo e di voltare pagina.

Inizia una nuova vita, un turbinio di emozioni affolla la tua nuova esistenza, come tra le lenti di un caleidoscopio: variabilità, colore, movimento.

Cosa succede? Cosa mi sta capitando? Cosa devo fare? Come mi devo comportare? Chi sono ora?

Ansie, paure, preoccupazione, insicurezza, felicità, dolore, stanchezza. Tante  sensazioni, a volte contrastanti , coesistono, spesso ti trascinano, ti annebbiano, ti confondono. Ti può capitare di sentirti perso, affranto, solo, inadeguato e anche felice, euforico, bambino, innamorato.

Cosa sta succedendo?

Diventare genitore espone. Espone alle richieste di un cucciolo che ha bisogno di lui per sopravvivere, espone ai doveri, espone alle responsabilità, espone al giudizio altrui, espone al litigio, alle crisi di coppia, al cambiamento. Tutto ciò coesiste con il dover necessariamente (almeno nelle prime fasi e soprattutto per la mamma) mettere in secondo piano se stessi, i propri bisogni, i propri desideri, le proprie abitudini per fare spazio alle priorità di qualcun altro.

In questa cornice così faticosa, poiché comporta sforzi di adattamento notevoli, bisogna tenere conto di un altro elemento meno evidente ma profondamente radicato nell’esistenza di ciascuno di noi e profondamente trainante in tutta questa esperienza.

Diventare genitore è un viaggio particolare, un viaggio che si percorre in avanti (verso il futuro, il genitore che siamo oggi) e indietro (verso il passato, il figlio che siamo stati). È inevitabile riattraversare certi sentieri, certi vissuti già provati, un tempo, quando eravamo noi stessi dei figli.

Certe volte queste “passeggiate” rappresentano momenti piacevoli, di riscoperta di una felicità antica, bambina, spensierata. Altre volte le orme del passato aprono ferite, voragini. Esiste un legame profondo tra il nostro essere genitori oggi e la nostra esperienza di figli.

Purtroppo raramente riusciamo a cogliere queste sfumature, molto più spesso ci lasciamo trascinare dalle emozioni di ieri in modo inconsapevole e le riviviamo nel presente lasciandoci completamente sopraffare da esse, e ciò si ripercuote sulla relazione con i nostri figli.

La sofferenza si trasmette da una generazione all’altra, certi nodi faticano a sciogliersi, certi errori ritornano, in modo più o meno consapevole. Chi ne paga le conseguenze, sono i bambini di oggi purtroppo, che rimangono sotto scacco di una modalità passata che si ripete nostro malgrado anche oggi. Situazioni che abbiamo vissuto un tempo, quando eravamo figli, e che ci hanno fatto tanto soffrire riaffiorano, nelle relazioni di oggi e diventano motivo di sofferenza per i nostri cuccioli.

Succede così che rimaniamo noi stessi sotto lo scacco del passato, di vecchie dinamiche da cui è difficile liberarsi se non attraverso un viaggio di consapevolezza piena profonda e reale di chi siamo stati e chi vogliamo essere oggi. Ecco allora che diventa davvero importante imboccare la strada buona del viaggio, della scoperta, della consapevolezza. So chi sono stato, capisco chi sono oggi, scelgo che genitore voglio essere per mio figlio.

Questa buona strada permette di mettersi in cammino verso un’esperienza più serena di genitorialità consapevole, sganciata dai vissuti dolorosi del passato (agiti spesso in modo automatico) e proiettata verso una modalità personale e autentica di essere genitore.

Non subisco. Non mi lascio travolgere dalle ferite.

Posso scegliere di esserci.


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