Come affrontare il tema della guerra con i bambini
Il tema che in questi giorni sembra essere più in rilievo è sicuramente quello che riguarda la guerra.
Le ostilità in Ucraina sembrano intensificarsi sempre di più e sicuramente i bambini, seppur piccoli, assorbono tutto ciò che sentono e vedono a riguardo, in tv, tra coetanei e a casa. A scuola questo tema è trattato con delicatezza e grande sensibilità: ma a casa, noi genitori, cosa possiamo dire o fare per affrontare con i nostri figli questo tema così delicato?
La guerra e i suoi risvolti a livello emotivo: quali sono?
Sicuramente l’interrogativo posto poc’anzi ha motivo di esistere: la guerra ha sicuramente delle grandi ripercussioni su noi adulti, dal momento che ne abbiamo paura; inoltre, sembra nuovamente rendere incerto il nostro futuro che già era in bilico per via del Covid.
Noi adulti, però, proprio perché siamo grandi, abbiamo in un certo senso le risorse necessarie per far fronte alle nostre stesse paure e a volte, nonostante questo, possiamo avere difficoltà anche noi nel gestire le nostre stesse emozioni, soprattutto in casi come questi, che generano tanto dolore e morte. Quanto detto ci fa capire che in questi casi bisogna essere cauti e scegliere il modo giusto per affrontare certe tematiche con i nostri figli.
I bambini hanno bisogno di essere guidati, soprattutto in questo periodo di smarrimento che sicuramente ha colpito maggiormente loro e la loro spensieratezza. Per questo da genitori è doveroso quanto salutare chiedersi questo: “cosa si può far per affrontare con un bambino il tema della guerra?“ Cosa possiamo dire e come possiamo farlo?
Consigli utili per genitori: come affrontare il tema della guerra con i figli?
Domande di questo tipo sono più che legittime.
“Quello che sta accadendo in Ucraina può essere fonte di preoccupazione sia per i bambini che per gli adulti. Ignorare o evitare l’argomento può portare più piccoli a sentirsi persi, soli e più impauriti, il che può influire sulla loro salute e il loro benessere. È essenziale avere conversazioni aperte e oneste con i bambini per aiutarli a elaborare ciò che sta accadendo”, ha affermato Erika Russo, psicologa e responsabile area psicosociale e case-management di Save the Children Italia.
Come riuscire a fare questo? Qui di seguito vi proponiamo alcuni consigli utili che possono fare sicuramente la differenza.
Ascolto: questo è il primo ingrediente, quello fondamentale.
Sicuramente in tal senso è importante cercare di trovare del tempo per ascoltare il vostro bambino. Cos’è che sa della guerra e di quello che sta succedendo? Come si sente? Provate a fargli queste domande: questo vi aiuterà a capire la sua visione della guerra e quello che prova.
Attenzione all’età: nel parlare di un argomento così delicato, bisogna far attenzione all’età del bambino.
Un bambino piccolo potrebbe non capire cos’è la guerra e dunque in tal caso bisogna adeguare la conversazione in base alla sua età. Nel farlo cercate di non essere troppo dettagliati, per evitare ansie e paure inutili. In tal senso potreste dire che a volte succede che i paesi non trovando un accordo, arrivano a combattere.
Supporto: è importante che vostro figlio si senta supportato e che senta accolte le sue preoccupazioni. Questo sicuramente lo farà sentire più sicuro e sollevato. Dunque non minimizzate nulla di quello che dice o vi dirà.
Rassicurazione: in tutto questo non dimenticate di dire a vostro figlio che gli adulti stanno facendo tutto il possibile per risolvere il problema, mettendo in evidenza che non è compito di un bambino fare questo e che dunque tutti i bambini possono sentirsi liberi di giocare e divertirsi. Nel dire questo mostratevi calmi e rilassati.
Fatelo sentire utile: se vostro figlio vuole a modo suo aiutare chi è stato colpito dal conflitto, non respingete questo suo bisogno. Potete, per esempio, proporgli di creare disegni che invocano la pace o di scrivere lettere in cui manifestano i loro sentimenti e le loro preoccupazioni. Qualsiasi cosa che possa permettergli di sentirsi utile, va bene.
Lettura di un libro: per promuovere una riflessione approfondita sul tema, potete consigliare anche la lettura di libri che aiutano ad affrontare tematiche delicate come questa e magari potete leggerli insieme, per creare anche dei momenti di analisi di quello che viene letto.
Creazione di una storia: per poter affrontare questo argomento potete proprio inventare una storia creata per vostro figlio o potete crearla insieme a lui stesso.
Riflessioni conclusive: che cosa abbiamo detto sinora?
Insomma, da quanto detto sinora una cosa è evidente: le preoccupazioni dei bambini non vanno ignorate e nemmeno le loro paure. A casa e a scuola è fondamentale guidarli, accoglierli, ascoltarli e spiegare loro cosa sta succedendo, senza minimizzare nulla di ciò che ci dicono. Creare dei momenti di confronto, anche tra coetanei, è fondamentale, soprattutto se si parla di tematiche delicate come questa.
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