Ho paura di impazzire: può succedere veramente?
Quando la paura di impazzire ci assale, che fare?
Quante volte abbiamo detto a noi stessi “sto diventando pazzo o sto per impazzire”? Quante volte ci siamo sentiti al limite delle nostre forze tanto da temere di diventare “pazzi”? Perché spesso arriviamo a provare e a sentire tutto questo?
Paura di impazzire: cosa c’è dietro?
Capita spesso nella vita di pensare o pronunciare queste frasi: succede quando il nostro carico emotivo diventa così pesante che quasi non riusciamo più a sopportarlo. Queste frasi denotano una paura ed un timore: quello d’impazzire. La paura di perdere il senno e, quindi, il controllo di quelle che sono le proprie facoltà mentali.
Una paura che, a sua volta, non fa altro che aumentare la propria ansia. Come accennato poco fa, alla base di tutto questo può esserci uno stato emotivo importante, ma anche uno stato fisico.
Chi teme la paura di impazzire tende ad interpretare il proprio stato mentale o fisico alterato come un segno di pazzia e questo, come detto, non può che alimentare il circolo vizioso dell’ansia. Le preoccupazioni di conseguenza crescono e la capacità di gestirle diminuisce.
La paura di diventare pazzi con questi presupposti non può che aumentare ed essere sempre più presente.
Eppure sappiamo bene che spesso questa è solo una paura, dal momento che una persona non può perdere realmente le proprie facoltà mentali da un momento all’altro. A tal proposito è bene precisare che perdere il contatto con la realtà è tipico di problemi psichiatrici che si manifestano attraverso sintomi che sono individuabili già lungo il corso del proprio sviluppo e non da un momento all’altro.
Quando sentiamo la paura di “impazzire”, dunque, spesso stiamo sentendo addosso il peso delle alterazioni emotive, cognitive, fisiche che non sono necessariamente da associare ad un disturbo psichiatrico.
Certo, sicuramente il timore di poter diventare pazzi è tipico delle persone ipocondriache, ovvero delle persone che hanno il disturbo d’ansia per la salute, ma non è detto che le due cose vadano sempre di pari passo.
Stato emotivo alterato: è questo?
Detto questo, perché una persona può arrivare a percepire questa sensazione di imminente pazzia? A causa di uno stato emotivo alterato, per esempio: tutti noi abbiamo dei limiti e questo vale anche se si parla di emotività.
Noi possiamo riuscire e riusciamo a gestire le nostre emozioni se non superiamo il nostro limite, se non andiamo oltre la nostra soglia.
È proprio quando andiamo oltre questa soglia che avvertiamo questo senso di pazzia: perché non siamo più in grado di gestire le nostre emozioni che a loro volta diventano una minaccia (ci sentiamo minacciati, in pericolo, proprio perché non riusciamo a controllarle).
Questo ci fa capire come sia opportuno, quanto fondamentale, imparare a capire quali sono i nostri limiti e quando è il momento di fermarsi. Spesso ci affanniamo, facciamo mille cose, vogliamo sempre dare il massimo senza renderci conto che stiamo solo abusando di noi e delle nostre energie… e cosa succede quando siamo stremati, stanchi e senza forze? Ci sentiamo stremati, stanchi, senza forze e incapaci di gestire tutto il carico emotivo e fisico accumulato.
Ecco perché ad un certo punto sentiamo quasi d’impazzire.
Consigli: cosa fare quanto sentiamo di stare per impazzire?
Sicuramente il primo consiglio è quello di ascoltare e osservare meglio il nostro corpo e i campanelli di allarme che ci invia: solo in questo modo potremo accogliere le nostre emozioni.
Se, per esempio, ci sentiamo stressati e abbiamo una bassa capacità di concentrazione, perché magari stiamo lavorando troppo, impariamo a concederci una piccola pausa, proviamo a diminuire il carico lavorativo, concediamoci dei piccoli piaceri che possono aiutare a ricaricarci. I segnali del nostro corpo arrivano per aiutarci e non per destabilizzarci: prendiamoli come tali, ovvero come dei messaggi che dobbiamo cogliere per agire e gestire meglio alcune situazioni.
Se dunque siamo tristi, arrabbiati, accogliamo queste emozioni, proviamo a capire cosa ci stanno comunicando e agiamo di conseguenza, senza necessariamente arrivare al limite.
In tal senso può essere utile praticare sport, attività fisica o attuare delle tecniche di rilassamento che possono aiutarci anche a diventare più consapevoli del nostro corpo, del nostro respiro fino ad avere delle ripercussioni positive anche da un punto di vista psicologico, dal momento che fare sport, per esempio, stimola la produzione di endorfine e serotonina, neurotrasmettitori che producono stati di benessere.
Se sentite di essere già arrivati al limite e non sapete che pesci pigliare, potete rivolgervi ad un professionista che vi aiuterà a fronteggiare e gestire meglio le vostre emozioni e le vostre paure.
Grazie ad un percorso di questo tipo potrete innanzitutto imparare ad interpretare meglio i segnali che il vostro corpo vi invia, senza necessariamente percepirli come minacciosi e potrete darvi la possibilità di vivere le vostre emozioni, senza evitarle.
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