Allorgasmia: eccitarsi pensando agli altri

Allorgasmia: eccitarsi pensando agli altri

L’allorgasmia è quell’abitudine che ci porta a raggiungere l’eccitazione, immaginando qualcuno che non è con noi, durante l’atto sessuale, qualcuno che non è il nostro compagno: insomma, si pensa ad un’altra persona, mentre si sta vivendo un attimo di passione con il proprio compagno, per sentirsi eccitati o per provare desiderio.

Per alcuni di voi questa magari è solo pura follia, ma in molti “sono abituati” a fare questo.

Allorgasmia: cos’è

Innanzitutto, è bene sottolineare come l’allorgasmia non sia un disturbo: questa pratica non è infatti presente all’interno del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali.

L’immaginazione in questo fenomeno, fa da grande protagonista delle fantasie erotiche. Un’immaginazione che permette di raggiungere l’eccitazione, pensando ad un’altra persona, mentre si fa sesso con la propria partner.

Allorgasmia: cosa comporta, cosa non è, cosa dicono gli esperti?

Sicuramente fantasie di questo tipo possono aiutarci a comprendere meglio noi stessi e le nostre preferenze sessuali che, in realtà, sono dei processi mentali che ci rivelano i nostri desideri più intimi.

Attraverso queste pratiche si cerca di dare una scossa simbolica al proprio rapporto: è per questo che non ci si deve sentire in colpa ad avere tali fantasie; non c’è alcun motivo per considerare tale pratica come una forma di infedeltà, anche se la maggior parte di noi potrebbe pensarla così: fantasticare su un’altra persona non significa smettere di amare il proprio compagno.

Gli esperti, a tal proposito, sembrano essere certi: questa pratica può essere una valida alternativa per uscire dalla propria routine sessuale, al fine di ravvivare il desiderio sessuale; ovviamente non deve essere prolungata nel tempo, altrimenti finisce per dividere la coppia.

Quando fantasticare su un altro diviene una salvezza?

Se partiamo dal presupposto che sono davvero tante le coppie insoddisfatte della loro vita sessuale, la risposta potrebbe essere quasi scontata e ovvia: a quante coppie capita di perdere quell’ardore sessuale che caratterizzava il loro amore?

Questo avviene perché, a lungo andare, il sesso viene messo in secondo piano: è qui che l’allorgasmia può poter essere utile a far riaccendere quella fiamma sessuale spenta.

Come una finestra di vita che si apre per far capire che c’è ancora tanto da fare e sperimentare. Questa è solo una delle tante opzioni che si possono prendere in considerazione. Chi è in crisi, non deve necessariamente ricorrere a queste fantasie, ma farlo non sarebbe certo una cosa orrenda o spaventosa, come si potrebbe pensare.

Secondo la dottoressa Carolina Schwengel, esperta in sessualità, l’allorgasmia può essere usata in piena libertà, poiché aiuta ad eccitarsi all’inizio del rapporto sessuale a patto, ovviamente, che non diventi patologica e non si debba ricorrere continuamente ad essa rendendola l’unica forma di eccitazione.

In questi casi, più che avvicinarci al nostro partner, non faremmo altro che allontanarci. Non solo da un punto di vista sessuale, ma anche emotivo.

A chi si pensa in queste occasioni?

Beh si può poter pensare ad artisti o e persone famose, ma anche a persone comuni, come i propri colleghi: a prescindere da questo, però, non dobbiamo sentirci in colpa, nemmeno se pensiamo a quel ragazzo o a quella ragazza che lavora con noi… la pratica dell’allorgasmia è simbolica.

Queste fantasie sono inoffensive, purché non si ecceda e si inizi ad abusarne. Questo potrebbe far rivelare l’altra faccia della medaglia, rendendo l’allorgasmia l’unica via sessuale a nostra disposizione per eccitarci facendoci allontanare dal nostro partner che, a sua volta, potrebbe sentirsi ferito, svalutato e umiliato.

Consigli per l’allorgasmia

Ci troviamo in coppia e non facciamo altro che pensare alla nostra vicina, mentre abbiamo dei rapporti con la nostra compagna?

Questo avviene frequentemente ed è l’unico modo che permette di eccitarci e e ci sta allontanando dal nostro partner? In tal caso sarebbe utile richiedere un aiuto professionale, individuale e/o di coppia al fine di ritrovare quell’ardore perduto. Chiedete aiuto ad uno psicologo o uno psicoterapeuta e non ve ne pentirete.


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