Viaggio nell’emozione della sorpresa
La sorpresa è un’emozione primitiva, basica, nucleare nell’inizio dell’esistenza.
La sorpresa negli occhi di un bambino che scopre il mondo e che vive un’esperienza per la prima volta.
Lo stupore di quando arriva Babbo Natale con il dono desiderato e quello stesso bambino spalancherà la bocca, sospirando e cogliendo per la prima volta quella scintilla nella pancia dove per l’intera vita sentirà le emozioni.
Quella sorpresa che si traduce in meraviglia, in curiosità di esplorare il mondo, in fame di vita.
Significato della sorpresa
La sorpresa, dicono dei saggi, è un’emozione che genera emozioni.
Io penso che dovremmo misurare e dare valore alla nostra quotidianità partendo dal senso di sorpresa che è presente nelle nostre giornate.
Sorprendersi di risvegliarsi al mattino accanto alla persona che ami, stupirsi di un nuovo viaggio e delle meraviglie della natura che riserva, sorprendersi di un traguardo sofferto che tanto desideravi, la sorpresa di scoprire i personaggi di un nuovo libro o di un film.
Che cos’è la vita? Scoprire che dopo una nota possiamo trovarne un’altra dando forma alla nostra melodia in questa o in quella esperienza.
Come gestire quest’improvvisa emozione
Questo dono va svelato un poco alla volta, senza eccessiva fretta, senza consumarlo troppo velocemente, ma nemmeno senza consumarlo proprio.
Sentite lo spettro delle emozioni complementari? Sentite che di fatto è un bilanciamento, come in una ricetta, troppo o troppo poco. Inazione o eccitazione.
La sorpresa invece non basta mai! Cerca di condire le tue giornate inserendo sempre un pizzico di quest’emozione così sana e così famelica di vita.
Occhio! Quest’emozione brucia in fretta o si spegne se non alimentata. Dalle nutrimento, dalle possibilità d’essere.
Crea un contesto di vita che ti permetta di sorprenderti e quando è tanto che non senti quest’emozione chiediti perché e cosa puoi fare per afferrarla.
Lei è sfuggente.
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Andrea Botti
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