Storia sentimentale travagliata: come fare a stare meglio?

Sono un uomo di 33 anni e vivo e lavoro all’estero.

Vorrei raccontare la mia travagliata ultima storia sentimentale. Uno sviluppo concreto di 7 mesi, sebbene accompagnato da 2 anni di conoscenza, ma che a me é sembrato molto piú lungo per via dell´intensitá.
Ho conosciuto una collega dell´ufficio 2 anni fa, ungherese, trovandola subito interessante, ma impegnata.
16 mesi fa ho saputo che era libera e ho provato, in modo molto leggero, a capire se l´interesse potesse essere reciproco e non pareva cosí.

Cosí ho fatto nuovamente, dopo vari mesi in cui problemi di salute mi avevano tenuto mentalmente impegnato, nel maggio scorso. Venendo poi a sapere che la donna, di 26 anni, si stava vedendo con il mio amico piú vicino. Che, pur consapevole del mio interesse, non me lo aveva fatto sapere, ritenendolo non necessario visto che “sono interessato a tante”.

A settembre, dopo aver recuperato l´autostima nei mesi estivi, frequentando altre donne, con la palestra, il tennis e i problemi di salute alle spalle, mi sono riavvicinato a lei sapendo che la questione con il mio amico non aveva avuto un seguito. Superando il preconcetto che avevo sempre avuto di non uscire con qualcuna che era stata con un amico della cerchia stretta.
Il mio modo piú confident di approcciarmi per arrivare a farmi uscire dalla zona amico e generare in lei dell´interesse aveva successo, come da lei confermatomi. Mi diceva che mi sentiva completamente cambiato con lei e che la cosa la faceva sentire strana e le piaceva.

Dopo una maggiore escalation di curiositá e attrazione, abbiamo dormito insieme 2 volte in ottobre, finché ho scoperto, per caso una sera a una festa con altri colleghi,  a fine mese che si stava sentendo anche con un altro uomo. Senza mai uscirci insieme fino ad allora, da agosto, anche prima che entrassi in scena io.
Prima di questo mi aveva comunque detto che era venuta con me solo per la curiositá suscitatale dai miei gesti e dalla mia personalitá, ma che non ero il suo tipo per una relazione a lungo termine, che tra l˝altro in quel momento comunque non voleva.

Ho cercato, per farla ingelosire, di far sembrare che ci stessi provando con un˝altra collega, una ragazza italiana per la quale lei ha una certa stima, vedendola quasi come un modello di stile da imitare.

La gelosia ha funzionato per generare un´altra situazione in cui abbiamo dormito insieme a inizio novembre.

Ma i contatti con l´altro non erano interrotti, anzi dopo qualche giorno infine sono usciti insieme e il giorno dopo mi ha finanche pregato di non raccontare di noi all´amica in comune della festa di agosto.
Cosa che mi ha fatto molto male, facendomi avvertire un totale disinteresse per i miei sentimenti, per non interferire nella sua nuova situazione.

Non potevo fare altro che farmi da parte, interrompendo con lei qualsiasi contatto anche di amicizia.
A inizio dicembre, peró, c´é stata una nuova occasione di incontrarsi insieme a un pub con altri amici e siamo di nuovo finiti a casa insieme e cosi per un paio di volte.

Stesso copione dopo qualche giorno in cui sembrava iniziato un certo discorso, alla mia mossa di proporle una gita di un giorno fuori porta, la reazione é stata che non ci sarebbe venuta, che c´era certamente alchimia tra noi ma non abbastanza da stare insieme, che dovevo lasciarla andare e mi accorsi che scrisse subito all´altro per recuperare il contatto.

Dopo 3 giorni a una festa aziendale, senza aver avuto modo di incontrare di nuovo l´altro, dove non ci eravamo neanche salutati, ci siamo incrociati a fine serata, si era ingelosita per vedermi ballare con altre, accettó subito di venire a dormire da me.
Chiarendo il giorno dopo che lei vedeva gli accadimenti sempre come l´ultima volta e io sempre come la prima e non ci dovevo pensare.

Per 3 settimane quasi non ci siamo visti, ma sentiti nel periodo di natale.
A gennaio siamo tornati e mi ha detto che ci aveva pensato e voleva stare con me, perché se non ero il suo tipo esteticamente lo ero per tanti altri motivi.

Per due mesi siamo stati insieme, vacanza insieme, caffé per caso con il padre, tanti giorni romantici e bei ricordi, tante belle parole di sto bene, ti voglio bene, mi fai sentire sicura da parte sua.

A inizio marzo nel giro di qualche giorno, esplosa in un weekend le sue parole, la situazione é nuovamente cambiata. Sotto la pressione di dover cercare un nuovo lavoro e capire quale, che il suo non le piaceva, i genitori la pressavano per riguardarsi visto il pericolo imminente del virus e io che, sapendo cosa succedeva in italia, ero piú preoccupato e bisognoso delle sue attenzioni.

E via di non siamo allo stesso punto, mi sento che ho bisogno di tempo per me stessa adesso, non sento quello che senti tu, dovremmo lasciare perdere. Sebbene accompagnata dal dubbio che si sarebbe presa del tempo per riflettere guardando al generale e non solo al momento.

Poi é intervenuto l´isolamento, che non ha da tempo per riparlarne, lei a 100 km dai suoi e solo qualche chiacchierata per sapere come si sta.

Io capisco il momento difficile suo e ho grandi sentimenti per lei per cui vorrei recuperare la relazione, ma la cosa occupa troppo i miei pensieri e non mi fa lavorare, vivere la dimensione della quarantena bene e non so come gestirla, visto che non la vedró per mesi.

Che fare per stare meglio io? Come comportarsi con lei?


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1 Commento
  • Alice Carella
    Pubblicato alle 19:41h, 14 Aprile

    Salve,
    come ha esordito lei, la sua storia è “travagliata”. Parto da questa parola che lei stesso ha scritto all’inizio del messaggio per farla riflettere sul fatto che una relazione non deve essere travagliata ma deve arricchirci anche se spesso si presentano delle situazioni conflittuali. Quando una relazione inficia negativamente sul funzionamento di una persona nel suoi ambiti di vita (es, il lavoro) allora bisogna cominciare a chiedersi se vale la pena continuare quella relazione e perché si continua a voler rimanere attaccati ad essa. Spesso le coppie vanno in terapia proprio per capire se la storia è finita o se si può recuperare. Il percorso insieme è spesso quello più risolutivo perché ci si mette in discussione insieme. Non esiste un modo unico per affrontare queste situazioni: ogni persona ha la sua storia di vita e questa va conosciuta in profondità per poter dire qualcosa in merito alla sua attuale relazione e come gestirla.

    Un saluto

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