Rapporto conflittuale famiglia

Rapporto conflittuale con la mia famiglia: sono io quella sbagliata?

Molti trovano nella famiglia conforto…io,quando sto con loro,provo solo sofferenza.
Potrei usare mille termini,ma questo è quello che si addice di più.

Capita spesso che io mi senta nervosa e triste e ora, dopo un pò di anni, ho realizzato che le persone che mi fanno piangere, che mi fanno soffrire sono proprio quelle che mi dovrebbero far star bene… non ci credo nemmeno io.

Dopo questa premessa è ora di presentarmi! Piacere, sono Elena ed ho 17 anni✨

Sono una ragazza molto solare, amo la vita e tutti lo percepiscono… nessuno penserebbe mai cosa mi capita e provo, penso sia surreale per tutti che ad una come me succedano determinate cose.

Partiamo dai miei genitori. Mia mamma mi vuole bene, lo so, ma un pò di rammarico nei miei confronti lo ha sempre avuto.
Da piccola si arrabbiava con i miei fratelli e veniva a picchiare e sgridare me e non loro… una volta ha anche provato a fare una cosa molto brutta che non mi sento di dire, anche se probabilmente si è già capito.

Posso pulire quanto voglio ed aiutarla: per lei non farò mai nulla dalla mattina alla sera.

Mio padre… anch’esso mi vuole bene come lei, non ha avuto mai atteggiamenti come quelli di mia madre ma non mi lascia vivere la mia adolescenza. Non mi fa uscire se non quanto capita 1 volta alla settimana. Lui usciva e si divertiva ogni giorno.

Io resto a casa a piangere e a guardare gli altri divertirsi (anche i miei fratelli). Anche per lui posso pulire 24h su 24, ma non faccio mai nulla ugualmente tutto il giorno. Non è abbastanza… forse non sono abbastanza.

Dei miei fratelli faccio un’infarinatura generale. Ho praticamente perso rapporto con loro e non so cosa gli ho fatto da trattarmi così male e insultarmi. Mia sorella sta con me 24h su 24… davanti fa la “bella faccia”, poi parlando con i miei genitori mi insulta inventando spesso cose.

Ora mi chiedo… sono io sbagliata? Ho fatto qualcosa di male per meritarmi questo? Perchè trattarmi così? Sto muta e non parlo mai con loro per questo atteggiamento… e me lo rinfacciano anche.

Forse non sono abbastanza, non sono come vogliono loro… mi vedono a loro modo,come se fossi “sterotipata”.

Provo a parlargli da anni di questa situazione ma non cambia nulla… Spesso penso al suicidio, perché veramente… non ce la faccio più… almeno questo atto farebbe capire come mi sento e capirebbero la gravità della situazione.


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1 Commento
  • valentina ambrosio
    Pubblicato alle 22:39h, 30 Agosto

    Buonasera Elena, dalle sue parole traspare tanta sofferenza..sì anche io non saprei usare termine più adeguato. Probabilmente la via d’uscita sarebbe una terapia familiare in quanto ogni membro della famiglia immagino ha nei confronti degli altri questioni irrisolte,cose non dette,e tanta rabbia inespressa. Più praticabile forse è un percorso personale che può aiutarla a prendere le distanze falla radice della sua sofferenza e anche a vedere le cose da un’altra prospettiva e provare a fare qualcosa per se stessa per star meglio e prendere in mano la sua giovinezza. Spero di essere stata utile dott.ssa Ambrosio

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