Come aiutare una persona potenzialmente affetta da philofobia?
Buonasera, scrivo in forma anonima non direttamente per un mio problema ma per qualcuno che mi sta vicino. Spiego brevemente per capire se questa persona soffra di Philofobia e se si come possa aiutarla. Ho avuto una relazione di tre anni con un ragazzo estremamente socievole e all’apparenza espansivo.
Dopo poco più di un anno dall’inizio della relazione, quando le cose sono iniziate a farsi serie, lui si allontana e mi tradisce, torniamo insieme e le cose tra noi vanno sempre crescendo. Circa un anno dopo, arriva da lui il desiderio di fare un esperienza all’estero e decidiamo di trasferirci. Questo spostamento viene rimandato per cause esterne per un po’ fino a quando insieme partiamo.
Venti giorni dopo la nostra partenza deve rientrare in Italia con la promessa di tornare il prima possibile fino a che io non percepisco la sua distanza e ormai la mancata voglia di tornare nella nostra casa. Metto fine alla nostra relazione, ma entrambi ci consideriamo una famiglia e speriamo che i rapporti rimangano buoni. Per mesi ci sentiamo spesso (tranne i periodi in cui io decido di mettere un freno), ci sentiamo molto legati tanto che all’ultimo riprendiamo i contatti tanto frequenti come quando stavamo insieme. Scopro (da altri) che da quando è tornato si frequenta con una ragazza (tradendomi).
Afferma di non provare niente per questa ragazza e lo dimostra anche con svariati atteggiamenti. Mi chiedo se a questo punto sia solo infantile o che effettivamente soffra di philofobia e vada a cercare relazioni senza impegno nel momento più spaventoso per lui.
Premetto che ha sempre avuto atteggiamenti in cui facesse intendere di avere paura nel legarsi troppo. Se fosse così, posso fare qualcosa per aiutarlo? Come posso aiutare me stessa? Spero di aver dato abbastanza informazioni per capire la situazione.
Ringrazio anticipatamente
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1 Commento
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valentina ambrosio
Pubblicato alle 22:21h, 11 MaggioBuonasera
aiutare lui non saprei perchè se non riconosce di aver un disagio è inutile e controproducente.
Aiutare se stessa..si può comprendere che cosa da questa relazione ha imparato, che risorse ha attivato, che cosa ha compreso su di sè, su che bisogno inconscio si è agganciata..
Insomma si può, se lo sente, iniziare un percorso per comprendere meglio se stessa dopo questo evento
resto a sua disposizone
cordiali saluti
Valentina Ambrosio