giudizio vicini cane

Ansia, malessere e paura del giudizio dopo aver adottato un cane: cosa devo fare?

Buongiorno,

ho scelto di scrivere qui in quanto non mi sento più serena da quando qualche settimana fa abbiamo adottato un cane. Il cane è un taglia grande di 8 anni, buonissima e molto tranquilla, adottata dal canile, ma da quando l’abbiamo presa un po’ di problemi si sono susseguiti.

So che per quanto riguarda i problemi iniziali del cane sono normali e ovviamente ci vorrà tempo e pazienza perchè lei si abitui alla sua nuova vita. Purtroppo però assieme a questi normali problemi, si sono aggiunte problematiche con una vicina ( la quale ha sempre avuto problemi con tutto il condominio in cui viviamo) la quale ogni volta che incontriamo ci fa pesare e non poco il fatto di aver preso il cane.

Inoltre, i genitori del mio fidanzato che non vivono con noi hanno sollevato diversi problemi per quanto riguarda il cane e faticano ad accettarlo. Tutto questo mi ha portato a vivere in uno stato di ansia (con anche un episodio di attacco di panico molto lieve) che mi porta a piangere quasi ogni giorno, ingigantire anche la più piccola problematica che sorge, e a vivere non più serena.

Ne ho parlato con il mio compagno e i miei familiari i quali mi sostengono e mi esortano a non pensare al problema con la vicina (che mi pesa molto) e sono sicuri (come anche io lo sono in fondo) che tutto si risolverà per il meglio. Vorrei solo chiedere un consiglio se è meglio rivolgermi ad uno psicologo per poter sfogare e parlare con uno specialista di tutto ciò.


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2 Commenti
  • Andrea Botti
    Pubblicato alle 17:24h, 29 Agosto

    Buongiorno.
    La sensazione, stando alle sue parole, è che sia molto complicato accontentare tutte le persone coinvolte.
    E’ quindi importante definire a priori se davvero sia possibile fare sempre tutti contenti?
    La mia domanda è retorica, infatti ci sarà sempre qualche persona che ci giudicherà negativamente o per la quale non saremo o faremo abbastanza.
    Tutto ciò per dire cosa?
    Che forse il cane ha rotto degli equilibri già precari e l’ha esposta alla possibilità di essere giudicata negativamente.
    La cosa importante ritengo sia quella di tornare centrate su di sè e ricercare dialogo e alleanza nel suo compagno così da gestire la situazione.
    Uno spazio di supporto psicologico così da trovare sostegno, ascolto e chiavi di lettura diverse che possano aiutarla a gestire le emozioni potrà certamente essere un valido strumento.
    Quindi caldeggio questa direzione, con l’obiettivo di dare un significato quanto più chiaro possibile all’ansia e al panico provati. Infatti dentro le manifestazioni ansiose c’è sempre un contenuto o un significato non afferrato.

    Resto a disposizione.

    Un saluto.

    dr Andrea Botti

  • valentina ambrosio
    Pubblicato alle 22:48h, 30 Agosto

    la mia sensazione è che Ci sono tanti aspetti che andrebbero approfonditi (famiglia del suo compagno, vicina,gestione del cane..)tutti uniti da in filo conduttore: che bisogno devo soddisfare? A che desiderio implicito devo rispondere? Compiacimento? riconoscimento? perfezione? E che paura nascondono e “mantengono”?
    La storia del cane immagino sia stata solo una banale scusa per far emergere discussioni con la vicina e per permettere alla famiglia del suo compagno di intromettersi nella vostra vita,ma ipotizzo che poteva essere anche un altro il pretesto per innescare queste problematiche, quindi forse andrebbe compreso meglio che tasti profondi sono stati toccati e fom

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