Test bassa autostima

Bassa autostima

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Mi chiedi qual è stato il mio progresso?
Ho cominciato a essere amico di me stesso
.”
Lucio Anneo Seneca

 

Cos’è l’autostima e quando è bassa

Sentiamo spesso parlare di autostima, un concetto questo sempre più ricorrente, ma dare una definizione univoca non è semplice, poiché tale concetto è da sempre al centro di molte teorie e concettualizzazioni.

Facciamo però riferimento ad una buona definizione, ovvero quella data da Battistelli nel 1994 secondo cui l’autostima: “E’ l’insieme dei giudizi valutativi che l’individuo dà di se stesso.” (Battistelli, 1994).

Le tre caratteristiche del concetto di autostima, che sono presenti in tutte le sue concettualizzazioni, sono (Bascelli, 2008):

  • la presenza di un sistema che permette l’auto-osservazione e l’auto-conoscenza;
  • l’aspetto valutativo che permette, quindi, di valutarsi in modo generale;
  • l’aspetto affettivo che permette una valutazione positiva o negativa.

L’autostima, è dunque, un concetto fondamentale soprattutto per noi stessi, perché è in base a come ci percepiamo e a come ci “valutiamo” che ci comportiamo in un determinato modo.

Il nostro agire sembra dipendere dalla visione che abbiamo di noi: le credenze alla base dell’autostima alimentano e causano infatti le nostre azioni. Se ci sentiamo competenti e crediamo fermamente in noi stessi, tenderemo sicuramente ad avere un approccio positivo verso le situazioni e ci metteremo più frequentemente in gioco. In caso contrario, tenderemo a non affrontare le situazioni che riteniamo pericolose e, perlopiù, non agiremo.

Come afferma anche Nathaniel Branden nel suo libro “I 6 pilastri dell’autostima”: L’autostima è la disposizione a sperimentare sé stessi come competenti nel far fronte alle sfide fondamentali della vita e di essere degni della felicità”.

L’autostima dunque gioca un ruolo fondamentale nella nostra vita. Può infatti divenire un ostacolo per la nostra realizzazione e per il nostro benessere, quando è troppo bassa.

Cosa significa avere bassa autostima? Avere un insieme di credenze e giudizi negativi verso la propria persona.

Esordio della bassa autostima

La bassa autostima è un fenomeno alquanto diffuso, poiché molto spesso è coinvolto anche in altri disturbi, come i disturbi d’ansia o il disturbo narcisistico di personalità che, nella maggior parte delle volte, nasce per nascondere proprio una bassa autostima.

Una bassa autostima in questi casi può essere proprio la fonte del disturbo: percepirsi costantemente in modo negativo e avere scarsa fiducia in se stessi e negli altri può determinare, col tempo, l’innescarsi di molti altri disturbi.

Questo capita spesso, ma non è certo inevitabile: ci sono infatti casi in cui una bassa autostima può arrivare a compromettere il benessere di un individuo, senza necessariamente portare alla comparsa di un disturbo.

Una bassa autostima può essere riscontrabile già sin dall’infanzia: questa sembra formarsi proprio a causa delle prime esperienze che un individuo sperimenta.

Un bambino inizia a crearsi delle idee e delle aspettative su sé stesso proprio in base alle esperienze che vive. Tale struttura, riscontrabile già dall’infanzia, può inoltre, durante lo sviluppo, consolidarsi o al contrario, modificarsi.

Ma quali sono i sintomi di una bassa autostima?

Sintomi di una scarsa autostima

I sintomi che ci permettono di capire che “soffriamo” di bassa autostima sono diversi e, spesso, associati a molti disturbi.

Vediamo quelli principali.

  • Incapacità di prendere decisioni, dovuta ad una moltitudine di dubbi su sé stessi;
  • Modalità di pensiero negativa e critica verso sé stessi;
  • Eccessivo controllo su sé stessi;
  • Volere a tutti i costi mettersi in mostra per essere accettati socialmente;
  • Un’eccessiva autocritica che si esplica anche nel linguaggio;
  • Tendenza al pessimismo.
  • Tendenza al perfezionismo per raggiungere l’ideale tanto sognato;
  • Costante senso di colpa dovuto alla percezione di non essere meritevoli di ciò che la vita può offrire;
  • Giustificazione persistente per dare una buona impressione di sé stessi o per mostrare sicurezza;
  • Eccessiva invidia causata dal volere essere come gli altri;
  • Insonnia, mal di testa cronico e stanchezza.

Ma è possibile addirittura avere una sua diagnosi?

Diagnosi di bassa autostima

Per quanto riguarda la scarsa autostima isolata rispetto ad altri disturbi, non sembrano essere presenti dei criteri diagnostici: questa infatti non è riportata nel DSM-5.

Può essere considerata però essa stessa un criterio diagnostico, quando è concomitante ad alcuni disturbi.

Per capire, però, se un individuo ha una bassa autostima, bisogna fare attenzione ai sintomi sopracitati, ma soprattutto alle conseguenze che si possono verificare nella vita di tutti i giorni.

Nello specifico, l’individuo può presentare:

  • Mancanza di iniziativa verso la propria vita e le diverse opportunità che essa può offrire: questo è dettato dalla paura dell’insuccesso che determina insicurezza verso sé stessi e le proprie capacità. Tutto ciò porta l’individuo a non agire;
  • Difficoltà nelle relazioni, poiché chi ha una bassa autostima tende a minare anche il rapporto con gli altri: ci si sente insicuri, sempre in competizione e ciò finisce per interferire con i rapporti;
  • Malessere persistente, perché ci si può sentire insoddisfatti e di poco valore.

Ma quali sono le cause di una bassa autostima?

Cause di autostima bassa

Le cause alla base di una bassa autostima sono molteplici, ma un ruolo decisivo sembra essere svolto proprio dalle esperienze che un individuo sperimenta durante la sua vita.

Decisive per lo sviluppo dell’autostima sono le esperienze infantili: in queste, gioca un ruolo decisivo proprio il genitore. Molte volte, una scarsa autostima è dovuta infatti alla presenza di un genitore troppo critico o che tende a demoralizzare in molteplici occasioni il proprio figlio. In questo caso, il bambino si sentirà continuamente sotto accusa, non supportato dal proprio genitore; per questo tenderà a percepirsi in modo totalmente negativo.

Possiamo dunque affermare come possano essere proprio i genitori ad alimentare una bassa autostima nel proprio figlio, con il loro atteggiamento e comportamento.

Oltre la famiglia, che ha sicuramente un peso decisivo, ci sono anche altri fattori scatenanti: tra questi per esempio abbiamo le esperienze vissute con i propri coetanei.

Un bambino, poiché è inserito in un contesto sociale, intrattiene dunque relazioni sociali. Se fa parte, per esempio, di un gruppo che non rispetta le sue idee e le sue opinioni, o peggio ancora se ha amici che lo bullizzano costantemente, il bambino non può che veder compromesso il proprio benessere e sviluppare quindi insicurezza e bassa autostima.

Un altro fattore che causa una bassa autostima?

La percezione del nostro corpo: la società odierna ci opprime così tanto con i suoi ideali fisici, che ci porta ad avere anche determinati ideali mentali.

Ciò, soprattutto in giovane età, ha una fortissima influenza: non essere come i propri ideali, per gli adolescenti, è quasi inaccettabile.

Come non provare dunque malessere? Come non avere una bassa autostima con questi presupposti?

Ciò che causa ulteriormente una bassa autostima è proprio l’aspettativa che l’individuo crea su se stesso: se un individuo ha delle alte aspettative su sé stesso, tenderà ad interpretare come fallimentari tutte le esperienze che non le soddisfano.

Ciò non può che a sua volta portare ad un vero e proprio malessere con conseguenti pensieri e credenze su sé stessi totalmente svalutanti.

La cosa peggiore è che tutto ciò finisce per innescare un vero e proprio circolo vizioso che si autoalimenta sempre di più.

Ecco perché una bassa autostima può arrivare a consolidarsi, diventando un ostacolo importante.

Trattamento di chi presenta un’autostima bassa

Quali sono i trattamenti efficaci, al fine di modificare e, quindi, aumentare la propria autostima?

Nella maggior parte dei casi, quando siamo di fronte ad una bassa autostima consolidata e, quindi, difficile da modificare autonomamente si può far riferimento alla Psicoterapia Psicodinamica. Secondo tale prospettiva, questa problematica è generata dalle esperienze infantili negative che hanno determinato una svalutazione nei confronti di sé stessi. In questo caso, la terapia ha l’obiettivo di aiutare il paziente a diventare più sicuro e assertivo, a rinforzare positivamente i successi vissuti, al fine di sviluppare un senso di compassione verso sé stessi sempre maggiore.

La relazione tra il paziente e il terapeuta

Deve essere vissuta positivamente, deve infondere fiducia nel paziente e porsi come una base sicura: solo così si potranno analizzare le esperienze passate e ristrutturare quelle negative, ovvero quelle che hanno determinato dei pensieri negativi.

In tal modo si possono anche individuare quegli schemi ricorrenti che determinano a loro volta il mantenimento della bassa autostima, al fine di modificarli.

Un altro trattamento molto efficace

La terapia cognitivo-comportamentale: tale terapia permette di lavorare sugli ostacoli che concorrono allo sviluppo e al mantenimento della bassa autostima, ovvero sulle proprie paure irrazionali, sui propri pensieri disfunzionali e sul proprio stile comunicativo inefficace.

Consigli pratici per migliorare la propria autostima

Quali possono essere i consigli pratici da mettere in atto per aumentare la propria autostima?

Eccoli di seguito.

Poniti obiettivi realistici

Sicuramente lo scopo di ogni azione risiede proprio nel raggiungimento di un obiettivo: tutto ciò che facciamo è in funzione dall’obiettivo che vogliamo raggiungere.

Ma cosa fa la differenza?

Sicuramente avere degli obiettivi realistici: non ha alcun senso, anzi è totalmente deleterio porsi obiettivi irrealistici perché, in caso di fallimento, non possiamo che sentirci come dei falliti e quindi incorrere in giudizi negativi.

 Prima di porci un obiettivo, analizziamo dunque bene la situazione e cerchiamo di capire cosa possiamo raggiungere davvero.

Non focalizzarti sui tuoi limiti

Siamo esseri umani e in quanto tali, abbiamo dei limiti.

Ma questi sono davvero un pericolo per noi?

Lo possono diventare nel momento in cui assumono troppa importanza rispetto alle nostre capacità e competenze.

 Il segreto è, dunque, accettare i nostri limiti e focalizzarci su quelle che sono le nostre qualità.

Non permettiamo ai pensieri negativi di dominare la nostra vita: focalizziamoci su noi stessi.

Non paragonarti agli altri

Perché paragonarsi sempre agli altri?

Non ci fa bene, anzi alimenta il nostro malessere e la nostra bassa autostima.

Ognuno di noi ha una propria personalità e delle proprie competenze. Focalizzarvi sempre sugli altri non vi aiuterà certo a migliorare voi stessi.

Celebra le tue vittorie

Ogni vittoria che riusciamo a conquistare è solo un passo avanti per aumentare la nostra autostima.

Celebriamo ognuna di esse e godiamoci il momento: la felicità che stiamo vivendo è soltanto dovuta a noi stessi e alle nostre competenze.

Quindi premiatevi, festeggiate e godetevi tutto ciò che di positivo state vivendo.

Corri dei rischi

Vi sembra una cosa assurda?

In realtà non lo è affatto: solitamente, chi ha una bassa autostima tende a non assumersi rischi per paura del fallimento.

Per aumentare la vostra autostima è necessario che voi agiate, che facciate qualcosa per voi stessi e che vi faccia star bene.

Non preoccupatevi del risultato: l’importante è mettersi in gioco e uscire dalla propria “comfort zone”.

Riferimenti

  • Battistelli P. (1994), “Autostima”, in S. Bonino (a cura di), Dizionario di Psicologia dello Sviluppo, Torino: Einaudi.

SOFFRI DI BASSA AUTOSTIMA? SCOPRILO CON IL TEST

 

Compila il seguente questionario di self-report per adulti per saperne di più sui sintomi di bassa autostima.

NOTA: il questionario ti darà un’idea generale sulla possibilità che tu possa avere o meno un disturbo di ansia sociale. Ma NON sostituirà una valutazione completa da parte di un medico.

Di seguito troverai un elenco di domande relative alle esperienze di vita comuni tra le persone a cui è stato diagnosticato un disturbo di bassa autostima.

Leggi attentamente ogni domanda e rispondi, indicando la frequenza con cui le affermazioni si sono verificate negli ultimi mesi. Cerca di pensarci il meno possibile, affinché possa avere un risultato quanto più accurato.

Al termine del test, puoi scegliere di condividere i risultati con un professionista presente nell’elenco degli psicologi online.

ATTENZIONE: il seguente questionario non possiede alcuna funzione diagnostica, ma è pensato per determinare se si manifestano sintomi simili a quelli degli adulti che soffrono di bassa autostima.

Il questionario è destinato ad adulti di età pari o superiore a 18 anni e non sostituisce un consulto specialistico. Il suo risultato del questionario ha uno scopo puramente informativo e preventivo e potrebbe risultare utile come eventuale campanello di allarme. Se rispondi affermativamente ad un numero significativo di domande, può essere utile rivolgersi ad un esperto psicologo online o dal vivo, prima che la situazione peggiori.

RICORDA: Una diagnosi accurata può essere fatta solo attraverso la valutazione clinica da parte di un professionista qualificato.

La tua privacy è importante per noi. Tutti i risultati resteranno completamente anonimi.

Test bassa autostima

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