
Perché ho paura a chiedere aiuto?
Sono Ale, ed ho 26 anni.
Perché ho paura a chiedere aiuto? Eppure sono stata aiutata diverse volte, avevo una psicologa fino a 5 anni fa, ogni 15 giorni. Mi sono trovata benissimo, poi non capisco perché ho sentito che lei, si era affezionata a me, che ce la metteva tutta per aiutarmi a superare certe situazioni.
Di botto, ho chiuso perché ho notato che la mia psicologa, era come se stava invadendo la mia vita. Anche se credo che sia normale, lei riusciva a farmi dire quello che non volevo dire o meglio ancora mi faceva paura quel fatto che io le raccontavo i miei traumi senza rendermene conto.
Nelle ultime sedute, ho avuto molta paura, mi ero chiusa, piangevo. Nonostante io le volessi bene e per lei era lo stesso nei miei confronti. Ho avuto tanta paura, la sto sentendo anche in questo momento. Lei ha visto, che non riusciva ad aiutarmi e mi ha consigliato dove andare, da un neuropsichiatra di sua conoscenza.
Mi ha fatto ancora più paura questa cosa. È come se avessi ricevuto un rifiuto nei miei confronti. Io avevo solo bisogno di tempo. Adesso che ne ho bisogno, che sono in crisi con me stessa, che non capisco molte cose, in più da due anni ho scoperto di avere una malattia chiamata endometriosi, e devo essere operata per la seconda volta.
Ho mille dubbi, mi sento sotto stress a lavoro. Non so che fare, nonostante so che ho bisogno di aiuto non riesco a farmi aiutare. Help me.
Hai bisogno di aiuto? Chedi ai nostri psicologi online
-
-
-
2 Commenti
Pubblica un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
Alice Carella
Pubblicato alle 10:41h, 18 GennaioBuongiorno,
la tua paura nel farti aiutare è più che comprensibile visto che la tua passata psicoterapeuta, come dici tu, ha invaso la tua vita. Un aspetto importante della terapia è proprio evitare proiezioni, identificazioni e dinamiche di dipendenza. Se ciò avviene, il terapeuta perde quel distacco che le permette invece di aiutare il paziente e finisce per diventare una mamma/sorella/amica. Non parliamo più di rapporto terapeutico. Forse, ma è solo una mia ipotesi, il tuo non riuscire a iniziare la terapia con un altro professionista, può anche essere dovuto al fatto che, così facendo, “tradiresti” la tua precedente psicoterapeuta.
Ci sarebbero tanti altri spunti di riflessione da fare ma ti invito a portare questa tua situazione all’attenzione di un nuovo psicoterapeuta ed approfondire con le/lui la tua situazione.
Rimango a tu disposizione,
Dott,ssa Alice Carella
valentina ambrosio
Pubblicato alle 20:00h, 18 GennaioSalve Ale,
la relazione terapuetica è come una danza: è essenziale non pestarsi i piedi, seguire il ritmo dell’altro, assecondarlo, intuire le sue mosse..insomma è una relazione molto complessa e delicata.
CI sarebbero da indagare molti aspetti legati al tuo precedente percorso (aspettative disattese, misunderstanding, non detti, emozioni e sensazioni ambivalenti, fiducia/sfiducia…) che potrebbero far comprendere la sua difficoltà ad affidarsi nuovamente ad un altro professionista.
Potrebbe magari scegliere l professionista con calma vedendo il suo profilo, leggendo gli articoli per poter avere una prima panoramica e poi fare una prima consulenza (spesso gratuita e comunque non impegnativa) e decidere cosa fare, in base alla risonanza di “Pancia” che le rimanda.
Resto a sua disposizione
cordiali saluti