Paura del giudizio

Ho paura della reazione degli altri e mi sento osservata

Ciao a tutti! Scrivo perché ho sempre pura della reazione delle altre persone per tutto quello che faccio. In ogni momento che vivo mi sento osservata da qualcuno, anche se in realtà non vedo chi lo sta facendo.  Non so cosa fare.


Hai bisogno di aiuto? Chedi ai nostri psicologi online


Tags:
1 Commento
  • Mattia Garau
    Pubblicato alle 12:02h, 07 Settembre

    Buongiorno,
    innanzitutto grazie per aver esposto apertamente il suo problema nella sezione “Lo psicologo risponde”. In questo modo anche altre persone che visitano il sito e vivono la medesima situazione potranno trarne spunti.

    Venendo al tema da lei brevemente esposto, ci sono alcuni aspetti da tenere in considerazione:
    – Capita a tutti di sentirsi osservati in un qualche momento della propria quotidianità, ciò che invece risulta un’esperienza difficile da gestire è quando questo vissuto sia continuativo ed emotivamente destabilizzante.
    – La maggior parte delle persone per strada, al lavoro, a scuola, ecc. si guarda un po’ in giro: è un agire istintivo di controllo (ci sono pericoli?) e di gestione dell’ambiente che le circonda (cosa fare e come procedere?) o anche di reazione al mondo interno (noia, stanchezza, perdita di concentrazione, ecc.). C’è anche chi magari è assorto nei propri pensieri e resta con lo sguardo fisso su qualcosa o su qualcuno (in questo caso con una potenziale reazione di disagio nella persona investita dallo sguardo).
    – In ambienti invece più stretti quali ascensori, scompartimenti dei treni, corridoi, ecc. in cui lo spazio tra noi e gli altri è molto più risicato tra i 20-50 cm. (Edward T. Hall, 1963) e possa comportare anche un minimo di contatto fisico, le persone che non sono in confidenza tra loro tendono ad evitare reciprocamente di incrociare gli sguardi. Nel momento invece in cui ciò accada, emergono domande del tipo: Perché mi sta guardando? C’è qualcosa che non va? Ho fatto qualcosa di sbagliato? Cosa vuole da me questo/a? Non sono in ordine (abbigliamento, capelli, ecc.)? Queste domande risultano molto più marcate nelle persone che vivono le critiche con particolare disagio emotivo.
    – L’essere cresciuti in un ambiente famigliare e sociale trascurante, critico/punitivo ed esigente può comportare l’interiorizzazione di un sentimento pervasivo di inadeguatezza e di un sistema di autocritica molto severo che, associato ad una eccessiva focalizzazione e erronea interpretazione degli indizi sociali, ci fa sentire continuamente in pericolo di poter essere criticati. (Turkat et al. 1985, Beck et al. 1990)
    – Disgusto, disapprovazione, disprezzo, vergogna e rabbia sono 5 emozioni che in molti studi di neuroscienze, scienze cognitive e comportamentale (Rozin et al., 2016) hanno molti punti di contatto.

    Come vede il tema da lei portato risulta abbastanza complesso. Un percorso di psicoterapia potrebbe esserle d’aiuto per ritrovare un buon rapporto con le sue emozioni, recuperare autostima e vivere i rapporti interpersonali in modo più soddisfacente.

    Sperando di esserle stata utile, mi trova a disposizione.
    Le auguro un buon proseguimento di giornata e di trovare la/il terapeuta più adatta/o alle sue esigenze.
    dott. Mattia Garau

Pubblica un commento