Paura di essere omosessuale

Ansia e paura di essere omosessuale: cosa devo fare?

Salve, sono una ragazza di vent’anni, sono fidanzata da due anni con un ragazzo splendido che amo da morire. Durante l’adolescenza ho avuto un rapporto sessuale con una persona del mio stesso sesso.
Avevo sedici anni ed ero appena uscita da una storia con un ragazzo ossessivo e in adolescenza si sa, c’è la curiosità di provare cose nuove. Il rapporto non mi ha eccitato sessualmente.

A distanza di anni mi sono fidanzata con ragazzi e ho sempre avuto attrazione per persone del sesso opposto al mio.

Durante la quarantena però ho manifestato così dal nulla senza ovvi motivi l’ansia di poter essere omosessuale, sono consapevole di amare  il mio fidanzato e che quando sono in sua compagnia sparisce ogni tipo di dubbio.

Quando invece mi ritrovo da sola comincio a pensare a mille cose, guardo donne per cercare di capire se questa mia paura è la realtà, mi sento morire, vomito per il nervoso e spesso mi manca il respiro e mi viene da piangere.

La notte mi sveglio in preda all’agitazione e comincio a guardare foto di uomini per cercare una reazione del mio corpo.

L’ansia mi aumenta quando vado a cercare su internet delle risposte o video di persone che si sono riscoperte gay.

Dentro di me sento una sorta di disperazione, sento che se dovessi esserlo davvero non sarei davvero felice.

Spero sempre un giorno di svegliarmi e che tutti questi dubbi svaniscano nel nulla e che possa tornare a godermi il mio fidanzato senza essere sempre pensierosa e triste.

Ho provato ad andare in terapia piu volte ma con scarsi risultati. Ho manifestato in passato anche l’ossessione di non amare abbastanza il mio fidanzato.

Spero di poter ricevere una vostra risposta… sto molto male.


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1 Commento
  • Irene Mosca
    Pubblicato alle 01:12h, 13 Maggio

    Carissima,

    dalle parole che leggo, mi viene da ipotizzare che la presenza di un’intensa paura nei confronti di questo vissuto, possa riflettere una sua tendenza all’iper-riflessività (più cognitiva). Tale tendenza può infatti andare a scapito di un vissuto più autentico dell’esperienza della sessualità o della relazione affettiva.
    Tuttavia, se questo timore rappresenta per lei un’eccessiva fonte di ansia o preoccupazione, sarebbe preferibile riprovare un percorso psicologico, possibilmente volto a conoscere i significati sottesi, così come i suoi modi di emozionarsi e di essere in relazione con l’altro.

    Resto a disposizione.
    Un caro saluto,
    Dr.ssa Irene Mosca

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