Ansia da coronavirus: ho paura per me e per il mio partner (militare nelle stazioni).

Dopo l’avvento del coranavirus dei mesi scorsi, vivo la mia relazione con timore, il partner lavora, è un militare a servizio nelle stazioni, e nonostante prenda tutte le precauzioni ha sempre timore di potersi e potermi infettare.

Come si dovrebbe vivere una relazione oggigiorno? Penso a tutti quelle relazioni (con dei lavori a rischio) che come me sono in difficoltà per paura e timore.

Grazie per ogni consiglio che potete darmi.


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1 Commento
  • Andrea Botti
    Pubblicato alle 17:36h, 29 Agosto

    Buongiorno.
    La situazione che abbiamo vissuto negli ultimi mesi e che andremo a toccare con mano da qui a breve è senza precedenti.
    Nei mesi di lockdown le persone hanno sconvolto i propri equilibri di vita e hanno dovuto più volte, in breve tempo, riorganizzare la propria esistenza, sia soli sia nella coppia, per non parlare della gestione dei figli.
    Ora, rispetto alla ripresa di questa pseudo normalità, proprio perchè il virus ancora esiste, bisogna trovare, di nuovo, un ritmo sostenibile.
    La paura di essere contagiati o di contagiare il prossimo è sempre presente e, guidati dal buon senso e con tutti i dispositivi di protezione individuale, sarà importante continuare a “comportarsi bene”.
    Ma per quanto riguarda la relazione? e la vita di coppia?
    Beh, in questa direzione sarà necessario toccare con mano questa paura. Infatti l’evitamento spesso rinforza e ingigantisce la paura.
    Potrebbe forse essere utile ritagliarsi uno spazio di ascolto e confronto con un collega che possa fornirle nuovi spunti di riflessione e strumenti per gestire la relazione in un contesto così delicato.
    Suggerisco di coltivare il dialogo con il suo partner così da non perdere l’alleanza affettiva: in coppia sarà più facile vincere e gestire la paura che da sola.
    Molte figure sanitarie hanno dovuto rinunciare a molti spazi affettivi proprio perchè lavoravano in prima linea. Ma poi, con i controlli del caso, magari periodici, hanno trovato un modo per vivere lo stesso le proprie relazioni.
    E’ un pò come la paura di volare: rinuncio per la vita ai viaggi oppure provo a toccare con mano quella paura e imparo a gestirla?
    L’idea è quella di trovare dei gradi di libertà che possano svilupparsi gradualmente, un passo alla volta.

    Resto a disposizione,

    Un saluto.

    dr Andrea Botti

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