Amo i miei genitori ma non sto vivendo, avete un consiglio?
Buongiorno… Vorrei avere un parere sulla mia situazione visto che non mi apro con nessuno e quando lo faccio, creo solo problemi…
Sono una ragazza di 22 anni, ho sempre lavorato e mi sono data da fare da quando mi sono diplomata (2017) fino ad oggi.. Sono una ragazza solare, sempre con il sorriso, aiuto tutti ma al tempo stesso mi sento sola e sto male dentro. Ho una famiglia numerosa, ho tre fratelli maschi (uno più grande e due più piccoli).
Nella mia famiglia sono sempre stata l’unica a voler fare tutto ciò che una ragazza alla mia età vorrebbe fare visto che tutti gli altri miei fratelli sono fidanzati da anni e non hanno queste esigenze e quindi, ad aprire la strada: andare a ballare, stare tranquilla quando esce con gli amici e magari fare le 2 o le 3…
Con i miei genitori non ho un rapporto. Quando cerco di crearlo viene rovinato magari perché la sera prima faccio tardi o perché secondo loro non racconto la verità anche quando sono sincera al 100%.
Mi ritengo una persona affidabile e matura per la mia età. Ogni cosa che faccio per loro è fatta male e mi rinfacciano che perdo continuamente la loro fiducia…
Magari perché faccio leggermente tardi con gli amici, quando secondo loro non gli dico le cose, quando prendo delle decisioni diverse dalle loro o semplicemente quando chiedo delle cose e provo ad insistere. Questa situazione mi fa stare malissimo perché amo i miei genitori ma non sto vivendo. Sono sempre presa dall’ansia su ogni cosa che faccio perché ci sono loro dietro.
Ho ansia quando torno la sera entrando in casa. Alcune volte nemmeno voglio uscire pur di evitare tutto questo. Prima di poter chiedere qualcosa, penso e ripenso al modo in cui poterlo dire ed al momento giusto per chiedere. Spesso arrivo ad arrivare a fare delle prove per come poter spiegarmi nella mia camera! I miei amici dicono che dovrei un po’ andare contro a loro per potermi vedere splendere..
I miei fratelli non mi appoggiano e loro fanno sempre tutto senza avere queste complicazioni con i miei genitori. Non sto proprio vivendo.
Sono una ragazza molto sensibile e loro spesso non mi guardano in faccia perché dicono che mi approfitto di loro e che penso solo a me stessa quando alla fine aiuto a casa, lavoro, porto mio fratello più piccolo in giro, faccio tutto quello che chiedono loro ma mai che mi chiedessero come stia veramente.
Spesso avrei bisogno solamente di un abbraccio, affetto da loro e sentirmi dire che va tutto bene. Che non sono sbagliata e che mi vogliono bene. Scoppio a piangere per qualsiasi cosa:in camera, a lavoro, in macchina. L’importante è che io stia da sola quando mi sfogo.
Vi ringrazio in anticipo e mi scuso per il poema…
Hai bisogno di aiuto? Chedi ai nostri psicologi online
-
-
-
-
1 Commento
Pubblica un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
Sabrina Burato
Pubblicato alle 23:33h, 09 AgostoBuonasera, dal suo sfogo emerge una difficoltà di comunicazione e comprensione tra lei e il resto della famiglia, in particolare con i genitori che appaiono piuttosto normativi. Credo che ci sia la necessità di mettere a tema i significati che reggono le sue reazioni emotive, le paure e il senso di inadeguatezza. Andrebbe approfondito maggiormente il suo contesto familiare e il sistema di valori e di norme che lo caratterizzano per poterla aiutare a prendere una posizione maggiormente identitaria ed efficace. Non mi è possibile dare una risposta esaustiva o dei consigli in questa sede, Le consiglio di approfondire queste tematiche nell’ambito di un percorso psicologico, nell’ottica di un processo di crescita ed emancipazione. Auguri per tutto!