Sono sovraccarica di pensieri ed emozioni e non mi sopporto più. Cosa dovrei fare?

Salve, mi chiamo Michela e ho 23 anni, ogni piccolezza mi inizia ad irritare, e come se stessi diventanto intollerante a tutto e tutti; sento questa rabbia che sale e così cerco di reprimerla il più possibile, perché razionalmente mi rendo conto che la reazione risulterebbe smisurata rispetto all’accaduto, e vorrei riuscire a comunicare in modo tranquillo quello che mi infastidisce, il problema è che la maggior parte delle cose che mi infastidiscono sono cose per cui non dovrei provare un tale fastidio, e se lo dicessi ad alta voce probabilmente risulterei esagerata, non lo so.

In più piango spesso, davvero tanto.

Se sto parlando con qualcuno e l’altra persona non riesce a capire quello che sto dicendo (magari il mio tono di voce è troppo basso oppure non mi sono espressa bene), e questa stessa persona esordisce con “che cosa hai detto??” inizio a sentire questa agitazione che cresce e mi viene da piangere, e subito dopo inizio ad avere pensieri negativi sulla mia persona e su quanto io sia stupida e non capace di stare al mondo e di rapportarmi con gli altri.

Così mi chiedo se forse io abbia una chiave di lettura distorta, ogni sguardo, frase e gesto viene malinteso?

Se non posso fidarmi dei miei stessi occhi, se non posso fidarmi delle mie sensazioni, come faccio? Come faccio a capire quando interpreto bene e quando intrerpreto male?

Se non posso neanche fidarmi di me stessa. Mi sento sovraccarica di pensieri e emozioni. Non riesco più a sopportarmi.


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2 Commenti
  • Andrea Botti
    Pubblicato alle 15:18h, 18 Settembre

    Buongiorno Michela.
    A volte le emozioni, che hanno un valore amico e supportivo, possono diventare davvero dei limiti che generano tanto dolore.
    Però è importante cogliere il messaggio che sta dietro ogni emozione. Cioè? Un bisogno.
    Ogni emozione va ad attivarsi partendo da ciò che desideriamo o di cui abbiamo bisogno.
    Soprattutto la rabbia.
    Quando ci arrabbiamo? Quando qualcuno, o a volte noi stessi, non cogliamo i nostri bisogni e di conseguenza non li rispettiamo.
    Quindi ci incavoliamo con noi stessi quando non riusciamo a tradurre un bisogno in parola e con gli altri quando questi non rispettano il nostro vissuto.
    Come fare?
    Ritengo che un lavoro terapeutico possa darle un grande beneficio con determinati obiettivi: la comprensione di ciò di cui Michela ha bisogno in uno spazio protetto, lo sviluppo di una comunicazione assertiva efficace e il potenziamento dell’autostima.
    E’ possibile imparare a gestire tutte queste emozioni? Sì, sviluppando degli strumenti che la faranno sentire più stabile e serena.

    Resto a disposizione.

    dr Andrea Botti

  • valentina ambrosio
    Pubblicato alle 19:20h, 24 Settembre

    Ciao Michela, come tu stessa dici sei sovraccarica e quindi ci sono momenti in cui non riesci più a contenere questo carico ed esplodi piangendo o arrabbiandoti (principalmente contro te stessa).
    Quello che farei è lavorare sull’autostima, affinché comprenda meglio cosa vuoi, cosa sei, quali risorse e potenzialità hai e migliorare il rapporto con gli altri, successivamente o in parallelo analizzerei l’origine di questa rabbia così forte che forse non trova un giusto canale di sfogo.
    Parlarne con un terzo neutrale, competente, che comunica le proprie emozioni e si sintonizza con te, può essere una strada da percorrere nella direzione del tuo benessere.
    Buona serata dott.ssa valentina ambrosio

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