
Separato da una moglie con una grave malattia… vivo di sensi di colpa
Buonasera, sono qui a chiedervi aiuto, per quanto sia possibile in una domanda secca.
Mi ero separato da mia moglie e quindi allontanato da casa lasciando anche mio figlio. Dopo un anno mia moglie si è ammalata gravemente ed io per i sensi di colpa sono tornato a casa, lasciando la compagna con cui nel frattempo stavo, e l’ho accudita per non lasciarla morire da sola.
Dopo due anni lei fortunatamente si è ripresa, se così possiamo dire… i danni sono stati devastanti ed è quindi oggi in una situazione molto delicata. Io intanto ho annullato la mia esistenza, resto innamorato di un’altra persona e non riesco a vivere senza ma non riesco a fare del male a mia moglie, alla quale sono legato da un affetto molto profondo.
Come posso risolvere questa cosa? Sono certo che mia moglie ne soffrirebbe terribilmente è l’ultima cosa che vorrei, dopo tanto dolore, è dargliene un’altro. A volte penso che l’unica mia soluzione sarebbe la morte (lo penso e basta). Chiedo un consiglio. Tutto qui. Grazie
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1 Commento
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Mara Schiavi
Pubblicato alle 11:10h, 15 AprileBuongiorno,
Certamente la situazione è delicata, ma va affrontata perché non può annullare la sua esistenza in nome del sollievo che può dare a sua moglie. Penso che sua moglie sia consapevole del fatto che lei attualmente sta con lei per non darle ulteriore dolore, pertanto penso che anche sapere che una persona ci sta accanto non per amore ma per sacrificio sia altrettanto doloroso è umiliante. Penso quindi che sia necessario per lei riflettere sui sentimenti e sulle emozioni che questa situazione suscita e che la mette in scacco per riuscire a prendere in mano nuovamente la sua vita, perché come vede, se vediamo le cose da un altro punto di vista; anche stare con sua moglie amando un’altra persona, non è piacevole. Penso che un percorso terapeutico le possa essere d’aiuto nel comprendere meglio le sue modalità e gestire meglio le sue emozioni relativamente a questa situazione di difficoltà.
Sono a disposizione,
Una buona giornata
Dr..ssa Mara Schiavi