Perché i miei genitori mi considerano come una nullità?

Salve a tutti, sono una studentesa di 18 anni e faccio il V superiore.

Nella situazione in cui ora ci troviamo mi rendo conto che la vita non è facile per nessuno, però mi sento davvero male moralmente.

In famiglia vengo considerata un fallimento nonostante i miei voti a scuola varino dall’8 al 9 e qualche 7. La scuola è davvero pesante e non mi permette di concentrarmi abbastanza sulla preparazione ai test di medicina.

Quest’anno, nonostante il brutto periodo, sono riuscita a prendere la patente in meno di un mese, spinta si dalla mia motivazione ma sopratutto dalla pressione che mi mettevano i miei genitori, ma i miei genitori credono che sol perchè sono molto goffa nei movimenti tutti i miei progetti futuri siano solo un sogno lontano inesaudibile.

Ogni mio errore fatto in casa viene collegato ad un uso sproporzionato del cellulare. Sarà anche vero che ultimamente utilizzo il telefono di più durante la giornata ma è solo per mantenere i rapporti sociali con i miei amici, altimenti a casa sono sola, però se per sbaglio mi casca il barattolo dello zucchero per terra, non credo che la colpa sia da collegare all’uso del telefono.

Mi sento ferita nel profondo perchè vengo considerata come una nullità nonostante mi sforzi per apparire una buona studentessa con grandi ambizioni di cui molte di queste le sto portando a termine, agli occhi dei miei genitori.


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1 Commento
  • valentina ambrosio
    Pubblicato alle 00:02h, 04 Dicembre

    Buonasera,
    dalle sue parole mi arriva la sensazione di due genitori molto severi e giudicanti, e di una ragazza molto brava che fa d tutto per aderire a quell’immagine di perfezione che le viene rimandata.
    La tendenza al perfezionismo è estremamente dannosa per l’individuo, perchè nessuno è perfetto in tutto ciò che fa ed è, e perchè come mi pare che accade a lei, si innesca un circolo vizioso in cui tutto ciò che si fa “Non è mai abbastanza” e ciò genera malessere, incomunicabilità, frustazione, rabbia, dolore.
    Indagherei, attraverso un percorso psicologico, le dinamiche familiari e personali sottese a questi aspetti, e cercherei di rilevare le risorse che ha per migliorare la sua immagine di sè e porre le distanze emotive dagli attacchi dei suoi genitori.
    Spero di averle fornito un utile spunto di riflessione
    Resto a sua disposizione
    Dott.ssa Valentina Ambrosio

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