
Non vedo e sento mio fratello da 6 anni ma i miei genitori vogliono impormi un riavvicinamento
Sono un ragazzo di 27 anni e convivo da 6 anni con la mia compagna.
In casa mia i rapporti coi miei genitori non sono mai stati facili, ma ancor meno con mio fratello, con cui non ricordo di aver mai condiviso neppure un momento di felicità o cose simili. In soldoni, io e lui siamo stati come acqua e olio e nell’ultimo periodo di convivenza a casa dei miei era praticamente solo di gridate e litigi continui.
Una volta uscito di casa ho mantenuto la mia promessa e non l’ho più contattato, tant’è che ad oggi sono sei anni che non lo sento più.
Di recente ho avuto la mia prima figlia e di comune accordo, essendoci stati i primi allentamenti delle restrizioni, io e la mia compagna abbiamo deciso di dare un piccolo ricevimento, ma alla notizia della nostra intenzione di non invitare mio fratello, si è scatenato il finimondo, coi miei che hanno iniziato a farfugliare discorsi su come anche se non mi sta simpatico devo comunque invitarlo perchè la famiglia deve rimanere unita anche se alcuni dei membri non si sopportano, perchè le tradizioni vanno rispettate e quant’altro, sottolineando che una volta conclusa la pandemia loro cominceranno a mettere in pratica il loro “piano” (Così l’hanno chiamato) per riavvicinarci e costringerci a comportarci da fratelli, ipse dixerunt Al che la mia reazione è stata piuttosto piccata.
Stiamo pensando sinceramente di annullare tutto, perchè io per sei anni sono stato bene e felice, non vedo perchè ora debba vedermi costretto a riallacciare rapporti con una persona che odio e non sopporto. La soluzione a ciò quale può essere, se i miei non vogliono condividere il mio punto di vista? Tagliare ogni contatto pure con loro?
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