
Ho paura di me stessa e vorrei poterne parlare con qualcuno
Ho paura, ho paura di me stessa. Tutto è iniziato l’anno scorso. Mio padre ha un’azienda di dolci e io e i miei fratelli lavoravamo con lui, ma l’anno scorso mio fratello maggiore ha deciso di intraprendere la sua strada senza di noi, nello stesso momento mia sorella maggiore è rimasta incinta “per caso”, metto tra virgolette perché la vedo come una scusa di lasciare l’azienda.
In questo modo, mi sono ritrovata all’età di 24 anni da sola a gestire un’azienda, poiché mio padre 60enne non riesce più a gestire come una volta. All’inizio l’ho presa come una sfida è l’ho portata avanti penso abbastanza bene, l’unico problema è che non mi sono resa conto che mi sono trascurata ma soprattutto ho trascurato la mia lucidità.
Ora affronto casa-lavoro con difficoltà, poiché i problemi di lavoro mio padre li porta anche a casa, ho provato a parlarne con loro, ma non vengo ascoltata o meglio ci provano ma continuano ad addossarmi tutti i problemi. Ho paura perché nella mia testa ci sono tanti pensieri, piango in continuazione.
Cerco di parlarne con la mia amica ma con scarsi risultati, tutti hanno i loro problemi e sono tutti bravi ad addossarmi il loro problemi ma mai bravi ad ascoltarmi e a capirmi. Mi sento incompresa, infelice della mia vita, mi sento intrappolata e vedo solo una fine, non bella per me. Non ho più voglia di fare molto, se ho del tempo preferisco passarlo a dormire.
Sono continuamente stanca e ho paura di addormentarmi e non svegliarmi più. infatti, la notte dormo poco, ho avuto un paio di attacchi di panico. Vorrei parlare con qualcuno, vorrei poter raccontare tutto, questa è solo una piccola parte.
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1 Commento
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Federico Samele
Pubblicato alle 16:47h, 20 MarzoBuongiorno, ho sentito molta sofferenza nel suo racconto, posso immaginare quanto debba essere difficile dover gestire all’improvviso e da sola un’azienda.
Mi arriva anche un forte senso di solitudine, come se oltre all’azienda dovesse gestire da sola anche tutto il dolore che sta provando.
Comprendo e accolgo il suo desiderio di parlare con qualcuno, così da poter dare un nome e una forma a tutto quello che di doloroso sta provando in questo periodo.
Le do la mia disponibilità qualora desiderasse un confronto più approfondito.
Le auguro una buona giornata
Dott. Federico Samele