
Coincidenze, fenomeni paranormali o altro?
Salve, mi chiamo Athos e sono un veterinario di Napoli.
Volevo dirvi alcune cose che mi stanno capitando e non so perché mi danno molto fastidio, premetto che so che quanto dirò è capitato a tutti qualche volta!.
Praticamente mi è capitato di pensare ad un amico/a che non vedevo da molto tempo e dopo poco incontrarlo per strada o ricevere una loro telefonata, poi mi capita di pensare ad una canzone che non sento da tempo, accendo la radio e la sento, etc etc: quello che mi preoccuperebbe molto è che possa essere qualcosa di paranormale e quindi spero proprio di no e che esista una spiegazione razionale!
Un’ultima cosa in caso si trattasse solo di coincidenze: sarebbero normali anche se mi capitano spesso? Spero proprio che possiate aiutarmi.
Ora vi saluto e mi scuso ancora per il disturbo.
Athos
P. S
So che Jung chiamava questi fenomeni sincronicita’ma spero sia stata smentita dalla comunità scientifica.
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2 Commenti
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Alice Carella
Pubblicato alle 16:31h, 10 DicembreCaro Athos,
mentre leggevo le tue parole, il primo pensiero che mi è venuto in mente è “sincronicità”. Non sono fenomeni assolutamente paranormali e strani. Tutti noi siamo immersi, quotidianamente, in situazioni di questo genere ma non tutti siamo pronti o disposti a vederli ed accoglierli. Jung è ed è stato una grande personalità nel mondo della psicologia e non solo. Il fatto che dei fenomeni non possano essere spiegati dalla scienza, non significa che non esistano. A tal proposito, ti consiglio di leggere il libro della Von Franz “Divinazione e Sincronicità”, dove si cercano dei punti di contatto tra fenomeni come la sincronicità e la scienza.
Ad ogni modo, le sincronicità che tu hai incontrato, possono aver un significato nel presente o anche nel futuro. Io me le scriverei su un foglio e lo metterei in un cassetto, per poi riprenderlo in un secondo momento..
Ti ringrazio per questo tuo quesito molto originale, perchè fornisce degli spunti di riflessione interessanti rispetto a delle tematiche molto sensibili.
Ricordo che anche l’inconscio non è qualcosa di scientificamente comprovabile, eppure ad oggi, l’esistenza dell’inconscio è riconosciuta anche dagli orientamenti più tradizionalisti.
Saluti,
Dott.ssa Alice Carella
valentina ambrosio
Pubblicato alle 19:31h, 10 DicembreSalve Athos,
ammetto che non sapevo che Jung ne avesse parlato di questo fenomeno che io rimandavo più ad un bias cognitivo o a meccanismi celebrali.
Non per tutto c’è una causa razionale e riconducibile, ma non necessariamente deve essere classificata come paranormale.
Grazie per gli spunti e se ti interessa approfondire il tema delle neuroscienze e dei bias ti consiglio di visitare la pagina della settimana del cervello che ogni anno organizza seminari ed eventi molto belli.
cordiali saluti