Dipendenza da internet
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Cos’è la dipendenza da internet
La dipendenza da Internet è una forma di abuso/dipendenza, che spinge colui che ne soffre a fare un uso patologico di computer, tablet o cellulari dotati di connessione alla Rete.
Esistono infatti tante persone che arrivano a trascorrere interi giorni e notti in rete (anche 40-50 ore a settimana), senza disconnettersi, trascurando le proprie priorità di vita quotidiana.
Vediamo come dunque Internet, nonostante riesca a consentire un miglioramento nella vita delle persone, arrivi anche a rappresentare per un pericolo per chi non sa usufruirne in maniera adeguata.
Alcuni soggetti, poiché sono alla ricerca di nuovi amici virtuali o di un’immagine di sé più positiva, finiscono per isolarsi, perdendo la cognizione del tempo, fino a sostituire il mondo reale con un proprio mondo virtuale.
Nella letteratura psichiatrica, la dipendenza da Internet è nota con il nome originale inglese “Internet Addiction Disorder” (IAD): espressione questa coniata nel 1995 dallo Psichiatra Ivan Goldberg, prendendo come modello di riferimento il gioco d’azzardo patologico.
Ma come può manifestarsi tale dipendenza?
Tipi di dipendenza
La dipendenza da Internet si può manifestare sotto varie forme.
Vediamole qui di seguito:
- Cyber-sex addiction: questa risulta essere una dipendenza dal sesso virtuale che porta il soggetto ad utilizzare materiale pornografico on-line o chat-room.
Kimberly S. Young, docente di Psicologia presso l’Università di Pittsburgh e direttrice del Center for Online Addiction, ha tracciato un profilo del cybersexual addicted e a tal proposito ha affermato come questo sia “ un soggetto che si dedica in modo sempre più compulsivo all’uso di internet per trovare un partner o materiale erotico, fino a considerare l’eccitazione che ne deriva come forma primaria di gratificazione sessuale, e fino a ridurre l’investimento sul partner reale.”
- Dipendenza ciber-relazionale o dalle relazioni virtuali: ovvero quella tendenza ad instaurare relazioni con persone conosciute on-line, che può arrivare a portare instabilità nella vita coniugale e personale del soggetto.
- Net compulsions: tendenza a comportamenti compulsivi come il gioco d’azzardo o shopping compulsivo on-line;
- Sovraccarico cognitivo (information overload): ricerca costante di informazioni attraverso il web;
- Computer addiction: tendenza a partecipare a giochi virtuali: qui il soggetto partecipa costruendosi un’identità fittizia.
Esordio della dipendenza da internet
Secondo alcune ricerche più recenti non esiste un tipo specifico di persona vulnerabile allo sviluppo di una dipendenza da internet, anche se risultano essere più a rischio
- i giovani uomini single
- gli studenti universitari
- le donne di mezza età
- le persone con un più basso livello di istruzione.
- persone affette da altri disturbi psicologici quali dipendenze, depressione, timidezza estrema e bassa autostima.
Possiamo distinguere addirittura due tipologie di pazienti computer-dipendenti:
- persone con un’età compresa tra i 25 e i 40 anni circa, molto spesso consapevoli del loro problema
- ragazzi dai 13 ai 20 anni: di solito sono soggetti intelligenti e razionalmente più maturi di altri, tendenti all’isolamento.
Gli adolescenti seppur più vulnerabili, dunque non sono gli unici ad essere coinvolti in rischi di questo tipo.
Molto spesso anche persone più adulte possono incappare in questo tipo di eccessi.
Cause della dipendenza da internet
Ma perché si può diventare dipendenti da internet?
Il fenomeno può essere favorito:
- dalla presenza di altri disturbi comportamentali
La dipendenza da Internet (IAD) risulta frequentemente associata ad altri disturbi psichiatrici, tra cui dipendenza da sostanze, depressione, problemi di rabbia e ansia sociale (Flisher C. 2010, Ko C. et al., 2012).
- da situazioni ed eventi di vita sfavorevoli, quali contrasto coniugale o problemi lavorativi, abuso infantile
- condotte a rischio: eccessivo numero di ore trascorse in internet, riduzione delle esperienze di vita relazionali.
- potenzialità psicopatogene proprie della rete, la quale garantisce l’anonimato e l’insorgere dunque di sentimenti di onnipotenza che possono tradursi in comportamenti inadeguati
- personalità predisposte al ritiro sociale e alla paura di mettersi in gioco nelle relazioni reali.
Cerchiamo di vederne i sintomi.
Sintomi della dipendenza da internet
Le persone con dipendenza da Internet, mostrano sintomi clinici come craving, astinenza, tolleranza, impulsività e compromissione delle capacità cognitive nel prendere decisioni rischiose (Sim T. et al. 2012, Sun D. et al. 2009, Block J. 2008; Shapira N. et al., 2000).
Quelli appena delineati risultano essere dunque alcuni degli elementi distintivi che permettono agli specialisti di identificare il rischio di sviluppare tale dipendenza.
- L’attività su internet può arrivare a dominare i pensieri del soggetto assumendo dunque un valore primario (dominanza).
- All’inizio, il soggetto si ritrova a provare molta eccitazione e un senso di rilassatezza (alterazioni del tono dell’umore).
- Man mano che il tempo passa, al fine di raggiungere la stessa eccitazione, il soggetto è costretto però ad aumentare la quantità di tempo di collegamento a Internet: questo perché l’effetto diminuisce e si sviluppa un’assuefazione (tolleranza).
Ciò non può che comportare cambiamenti drastici delle sue abitudini: il soggetto può arrivare a:
- trascurare i suoi affetti
- subire alterazioni nel suo vissuto, nella qualità del suo sonno, avendo difficoltà ad alzarsi al mattino
- avere un calo di rendimento scolastico o professionale
- provare irascibilità e nervosismo
- avere modificazioni a carico dell’umore
- avere un’alterazione della percezione del tempo
Oltre ai problemi appena visti, il soggetto dipendente può anche sperimentare dei veri e propri sintomi fisici, tra cui dolori diffusi al collo e alla schiena, problemi alla vista.
Interrompere o ridurre l’uso prolungato di Internet, a sua volta ha anche dei contro, però, poiché il soggetto si ritrova a manifestare i cosiddetti sentimenti d’astinenza, tra cui
- agitazione psicomotoria
- ansia
- pensiero ossessivo di ciò che sta succedendo sul web
- movimenti volontari o involontari delle dita durante la battitura.
Goldberg tra i sintomi caratteristici dell’Internet Addiction Disorder ha incluso:
- il bisogno di trascorrere in rete un tempo sempre maggiore e di connettersi sempre più spesso, per ottenere soddisfazione
- la marcata riduzione dell’interesse per ogni altra attività
- l’incapacità di interrompere o tenere sotto controllo l’utilizzo di Internet
- continuo uso del web nonostante la consapevolezza di aver sviluppato dei problemi di ordine sociale, psicologico e fisico.
Diagnosi di dipendenza da internet
Ma come si arriva a diagnosticare tale dipendenza? Esistono dei criteri diagnostici a tal riguardo?
A tal proposito sappiamo che nel 1995 Ivan Goldberg propose di introdurre nel DSM questa sindrome, che nella versione più recente del “Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali” (DSM-5), è descritta sotto il termine di “Internet Gaming Disorder”, i cui criteri diagnostici sono:
- Preoccupazione: il soggetto è inquieto quando non può giocare ed è impegnato a fare altro.
- Astinenza: compare quando non è possibile per il paziente accedere a una qualsiasi forma di videogioco.
- Assuefazione: questo criterio si riferisce all’aumentare progressivo del tempo passato a giocare.
- Provata difficoltà a staccarsi dal gioco e a diminuire la durata della connessione.
- Rinuncia ad altre attività di qualsiasi tipo
- Esistenza di problemi alla sfera socio affettiva
- Tendenza a mentire sull’esposizione ai videogame/internet
- Necessità di fuggire da situazioni emotive negative.
- Conseguenze sociali devastanti, come la perdita del lavoro e delle relazioni interpersonali
In base a una serie di studi su popolazioni di potenziali gioco-dipendenti, si è notato come la diagnosi possa essere confermata in presenza di almeno 5 criteri nei precedenti dodici mesi.
Trattamento della dipendenza da internet
Ma come è possibile guarire da tale dipendenza?
Gli approcci per gestire l’uso patologico del web sono sostanzialmente gli stessi impiegati per gli altri tipi di dipendenza e comprendono la psicoterapia e la terapia cognitivo-comportamentale, al fine di ridurre gradualmente il comportamento patologico, ma, al contempo, di individuare delle alternative che possano sostituirlo.
Il programma di trattamento richiede innanzitutto che la persona riconosca di avere un problema.
La terapia, secondo il modello studiato da Kimberley S. Young (2011) del Center for Internet addiction, comprende 3 fasi.
- Prima fase: si prepara un piano d’intervento orientato a raggiungere l’obiettivo specifico, sulla base di una valutazione dell’uso attuale di Internet
- Seconda fase, prevede la Ristrutturazione Cognitiva: qui si affrontano i pensieri disadattivi e distorti del paziente
- Terza Fase: sono identificati eventuali fattori concomitanti associati allo sviluppo della dipendenza da Internet, i quali possono includere problemi personali, situazionali, sociali, psichiatrici, o professionali.
Di solito, non è prevista la prescrizione di psicofarmaci, tranne per i casi in cui non vi sia associato un importante livello di depressione.
Consigli per uscire dalla dipendenza da internet
Cosa si può fare a livello pratico per ottimizzare l’uso di internet?
Qui di seguito alcuni consigli per gli adulti, ma anche per i genitori: dopotutto questa è una dipendenza che abbiamo visto poter colpire anche adolescenti.
Consigli per adulti
- Limitare la quantità di tempo trascorso quotidianamente al computer: non più di 30-60 minuti al giorno.
- Alternare questi momenti con attività sociali o altri svaghi
- Per evitare di cadere nella trappola di Internet, provate a
- Mettere per iscritto quello che dovete fare.
- Ordinare le attività per priorità, in modo dettagliato.
- Quando vi capita di connettervi, provate a chiedervi: sto facendo qualcosa di costruttivo? O sto perdendo solo tempo? Posso far qualcosa di più benefico per me?
Consigli per i genitori
- Invitate i vostri figli a partecipare ad attività extra-scolastiche, affinché possano coltivare relazioni vere.
- Dite ai vostri figli di stare davanti al pc per non più di 1 ora al giorno
- Informateli circa i rischi di una dipendenza da internet.
Bibliografia
- Block JJ (2008), Issues for DSM-V: internet addiction, American Journal of Psychiatry,165(3):306–307
- DiNucci, Darcy (1999). “Fragmented Future” (PDF). Print 53 (4): 32. Disorder, Journal of Biomedicine and Biotechnology, vol. 2012, Article ID 854524, 5 pages.
- Dong G, Huang J, Du X (2011), Enhanced reward sensitivity and decreased loss sensitivity in Internet addicts: An fMRI study during a guessing task, J Psychiatr Res, 45:1525-1529.
- Flisher C. (2010) Getting plugged in: An overview of Internet addiction. J Paediatr Child Health, 46:557-9.
- ISTAT Report (2014,) Cittadini e nuove tecnologie, http://www.istat.it/it/archivio/143073
- Ko C.H., Liu G.C., Hsiao S. et al. (2009), Brain activities associated with gaming urge of online gaming addiction, J Psychiatr Res, 43(7):739-747
- Young K. (1998) Internet addiction: The emergence of a new clinical disorder. Cyberpsychol Behav, 1:237- 244
- Young, K. S. (2007). Cognitive-behavioral therapy with Internet addicts: Treatment outcomes and implications. CyberPsychology & Behavior, 10(5), 671–679.
- Ko, C.H., Hsiao, S., Liu, G.C., Yen, J.Y., Yang, M.J. (2010). The characteristics of decision making, potential to take risk, and personality of college students with internet addiction. Psychiatry Research 175: 121–125.
- Park, S., Park, Y., Lee, H., Jung, H., Lee, J. (2012). The effects of behavioral inhibition/approach system as predictors of internet addiction in adolescents. Personality and Individual Differences