Depressione perso bambino

Sono davvero la peggiore nemica di me stessa?

Buonasera, sono una ragazza alla soglia dei 30 anni che sta affrontando un periodo tormentato.

Non mi sento soddisfatta di me stessa e delle mie relazioni, mi sento sola e questa solitudine mi fa male. Faccio fatica ad aprirmi con le persone (motivo di recente rottura con un ragazzo), non esterno le mie emozioni e non permetto di farmi conoscere a fondo.

Ho paura del giudizio, di non essere capita, di non piacere. Solo che il risultato è proprio quello che vorrei evitare. Sento di aver un gran bisogno di trasporto e di intimità… Ma mi sembra così difficile. Inizio un rapporto con serenità e leggerezza senza pensare troppo a cosa succederà, quando la frequentazione si intensifica è come se il mio obiettivo diventasse piacere e basta, senza essere totalmente me stessa.

Quando sento di potermi aprire e inizio a fare intravedere qualche fragilità, dall’altra parte l’interesse è ormai scemato e la storia è in pratica finita. Credo di essere entrata in un classico circolo vizioso: mi chiudo per non soffrire, ma non facendo avvicinare nessuno soffro. Purtroppo faccio anche fatica ad accettare il mio corpo, ne provo vergogna e non riesco a farmi guardare nuda.

Il raggiungimento dell’orgasmo è, tra l’altro, un traguardo lontano. Mi fa rabbia essere cosciente di non avere niente di sbagliato: nessun ragazzo si è dato alla fuga durante l’intimità o mi ha fatto notare con malignità i difetti che non accetto e che per me sono giganteschi e inguardabili.

Non capisco da dove nasca questo mio blocco che mi sembra di aver sempre avuto né perché continui ostinatamente a rifiutare me stessa.  Mi piacerebbe rimettermi in gioco, non solo in amore ma anche in amicizia, ma sembrano mancare occasioni e non ho idea di come crearle.

Possibile che il mio sia solo uno state of mind negativo? Sono davvero la peggiore nemica di me stessa? Se si, che devo fare? Voglio uscire allo scoperto, stravolgermi e sentirmi finalmente leggera e fiera di me stessa.

Grazie a chiunque mi risponderà


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1 Commento
  • valentina ambrosio
    Pubblicato alle 21:42h, 19 Ottobre

    Buonasera,
    la sua consapevolezza dei punti critici su cui lavorare è già un grosso punto di partenza.
    Immagino che la strada da intraprendere sia comprendere le radici di questo malessere, la paura del giudizio, il non sentirsi amata in primis da se stessa, la paura di aprirsi e condividere..occorrerebbe andare a fondo e comprendere come e perché si è strutturata in questo modo.
    Non so se è la peggiore nemica di se stessa, a volte inconsciamente mettiamo in atto meccanismi autosabotanti a scopo difensivo (paura del cambiamento ad es), ma altre volte ciò che attiva alcune dinamiche psicologiche e relazionali, soprattutto se ben radicate, sono copioni, messaggi interni e stili comunicativi che hanno origini antiche.
    Inizierei un percorso di terapia per analizzare questi aspetti e migliorare la sua qualità di vita. a 360 gradi.
    Buona serata dott.ssa Valentina Ambrosio

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