1 Commento
  • valentina ambrosio
    Pubblicato alle 12:10h, 10 Maggio

    Buongiorno,
    leggendo il suo pensiero mi verrebbero tante supposizioni e sensazioni.
    Questa condizione potrebbe essere generata, immagino, dai vostri modi di essere e di fare, dall’incastro dei vostri bisogni (consci e inconsci), dalla vostra struttura di personalità e tanti altri fattori, Mi chiedo però, come “vi leggete” reciprocamente in coppia, ovvero come la sua immagine e l’immagine della sua partner (e dei gesti che fate) vengano recepite e accolte; ovvero che aspettative, motivazioni e credenze (non dette immagino) ci sono sotto.
    Rispetto all’essere insoddisfatto della sua capacità di emozionarsi, di godere per i propri successi o condividere, potrebbe essere una difesa da un’emozione (paura? dolore?) così grande che non può essere “contattata” e sfiorata.
    Se come dice, è qualcosa che avviene ciclicamente, è una situazione che affonda le radici nel tempo e ogni tanto torna richiamare la sua attenzione.
    Per affrontare questi temi così delicati e profondi, le consiglio di valutare l’idea di intraprendere un percorso, per capire insieme al professionista come sciogliere questi nodi irrisolti e questi dubbi e vivere più serenamente in coppia e con sè stesso.
    Rimango a disposzione
    Buona giornata
    Dott.ssa Valentina Ambrosio

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